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Aggiornamenti
Lunga vita al cibo

DIMOSTRAZIONI PRATICHE Le nuove potenzialità del sistema globale di confezionamento Cryovac BDF®, che si rinnova nel tempo per offrire garanzie ulteriori alla corretta conservazione dei cibi.

Oltre 74 operatori del settore alimentare, in rappresentanza di 49 industrie di 16 paesi, si sono confrontati per due giornate con le più recenti proposte Sealed Air Cryovac in fatto di confezionamento. A giugno scorso, infatti, il Packforum - il centro di esposizione permanente alle porte di Parigi della Sealed Air - ha ospitato la presentazione delle recenti innovazioni introdotte nel sistema globale di confezionamento Cryovac BDF®. È opportuno ricordare che, dopo il lancio avvenuto all’inizio degli anni ’90, il BDF ha rivoluzionato il confezionamento in atmosfera modificata degli alimenti deperibili, introducendo materiali barriera con un favorevole rapporto qualità/prezzo e la tecnologia form-fill-seal orizzontale. L’adozione di questa tecnologia ha segnato cambiamenti significativi nel packaging di carni, formaggi, prodotti ittici e caseari, a tutto vantaggio di produttori e retailer.
Sulla spinta dell’innovazione
Nel corso degli anni, il concetto alla base del Cryovac BDF stesso ha subito numerose modificazioni, grazie alla progressiva introduzione di nuove generazioni di film, vassoi sempre diversi e specifiche tecniche che garantiscono una presentazione ottimale e la prolungata conservabilità di una gamma ampia di alimenti (piatti pronti compresi). Quella che viene definita ”la nuova era” del BDF prende avvio con nuove macchine manuali o interamente automatiche, soluzioni ad apertura facilitata, proposte di cottura al microonde (messe a punto per consumatori con un forte potere d’acquisto e poco tempo a disposizione), un’estesa gamma di vassoi (con varianti di alluminio e carta ceramica), metodi di pastorizzazione, possibilità di stampa e soluzioni grafiche realizzate con software all’avanguardia.
I benefici offerti da questo sistema di confezionamento sono molteplici: aspetto tradizionale e ottima shelf-life; output elevato ed efficienza produttiva; vassoi di forme e dimensioni diverse; migliore termoretraibilità; maggiore praticità (cottura al forno, apertura facilitata); assenza di contaminazioni nelle zone di saldatura (a differenza dei sistemi a lidding); estrema versatilità (una sola macchina per più formati e tipi di prodotto); differenziazione.

I vantaggi di un sistema
• Vassoi e materiali - Il sistema prevede l’uso di tutti i tipi di vassoi, realizzati in PS espanso, PS a iniezione, PET espanso, PP/HIPS, alluminio, ceramica, CPET e cartone.
Altri tipi di vassoio stanno inoltre rivoluzionando la tradizionale concezione del packaging termoretraibile “overwrap”, come i vassoi ondulati e i supporti pieghevoli in diverse forme e dimensioni.

Praticità
Cryovac BDF offre ora ai consumatori l’apertura facilitata a striscia, completamente nuova rispetto ai sistemi tradizionali che presentano la zona di strappo in un angolo della confezione. Si tratta di una soluzione esclusiva Cryovac EMEA (che vende il materiale e l’applicatore prodotto da terzi) e che consente di aprire la confezione con un unico e facile movimento longitudinale. Il sistema si basa su una perforazione, praticata al momento dello svolgimento del film, che viene poi coperta e sigillata da una striscia di materiale sensibile alla pressione e tagliata in funzione della lunghezza della confezione. L’applicatore, che può funzionare con qualsiasi macchina e permette di inserire la striscia in un punto a piacere della superficie del film, lavora a una velocità max di 60 confezioni al minuto. La nuova tecnologia si presta ad applicazioni diverse, nel settore dei formaggi, pizza, confezioni case-ready e piatti pronti (compresi gli imballaggi studiati per la cottura in microonde).

Conservabilità prolungata
Le caratteristiche del sistema sono state migliorate con una soluzione a basso residuo di ossigeno. Grazie alla tecnologia Vac-Map di Ilapak, Cryovac può offrire la stessa conservabilità dei prodotti in espanso ottenuti per termoformatura (ad esempio pizza).

Trattamento termico
Il BDF (neutro o stampato) è usato per confezionare in atmosfera modificata alimenti freschi o pastorizzati.
Dopo aver rimosso il film, i piatti pronti possono essere scaldati in un forno tradizionale, se il vassoio è resistente alla temperatura (alluminio, C-PET, ceramica, o cartone leggero), o scaldati al microonde (1.000 W per 5 secondi) se il film è pre-perforato e se il vassoio è compatibile con questa tecnologia (alluminio, C-PET, PP, ceramica).
Il BDF neutro può essere impiegato anche per la pastorizzazione nella confezione; nel caso del BDF stampato, la pastorizzazione deve avvenire mediante immersione in acqua. I test di laboratorio hanno fornito i seguenti risultati: immersione/aspersione con acqua fino a 85 °C, autoclave fino a 100 °C (entrambi i processi per un massimo di 1,5 ore).
La pastorizzazione nella confezione permette una totale decontaminazione degli alimenti ed evita il rischio di ricontaminazione al momento del confezionamento.
Per garantire l’ermeticità e una presentazione idonea dopo la pastorizzazione, vanno tuttavia osservate condizioni di lavorazione specifiche: i vassoi stampati BDF e BDF-T e i nuovi materiali ad apertura facilitata sono stati espressamente sviluppati per soddisfare queste esigenze.

Possibilità di differenziazione
Il BDF offre una superficie stampabile sino a 7 colori e permette ai clienti di personalizzare l’offerta a costi più contenuti.
Anche in questo caso i vantaggi sono numerosi: minori costi per confezione, presentazione di maggior impatto rispetto a quella ottenuta con film neutri ed etichette di carta, più forte l’appeal sul consumatore, migliore visibilità dei prodotti, sfruttamento completo della superficie di stampa.
Questa tipologia di confezionamento è anche più “ecologica” rispetto a quelle realizzate con materiali plastici ed etichette o fascette, il che comporta anche una semplificazione dei processi di packaging con conseguente diminuzione dei costi di manodopera e di sosta tecnica (risparmi sino al 30%).
In questo modo è anche possibile evitare l’applicazione di etichette, comprese quelle che contengono le indicazioni variabili (prezzo, peso, data ultima di vendita e codice a barre).



Createam3D
Dal design del prodotto e delle soluzioni grafiche, alla consulenza su applicazioni, materiali e tecnologie nonché attività di Ricerca e Sviluppo. Questo è quanto offre Createam3D, servizio a valore aggiunto messo in campo da Sealed Air a livello europeo, che consente ai clienti di ottenere una rappresentazione fotografica realistica delle varie soluzioni di packaging. In pratica, il servizio consente di vedere la nuova confezione, studiare alternative, materiali, forme e colori (senza ricorrere all’esecuzione di prototipi) ed avviare immediatamente l’attività di marketing. I design così realizzati rispondono alle specifiche dei clienti e alle loro esigenze e sono forniti con bozzetti che illustrano l’uso potenziale della confezione.

From the design of the product and its graphics, to consultancy on applications, materials and technologies as well as R&D activities. This is what is offered by Createam3D, the added value service fielded by Sealed Air at European level that enables customers to get a clear photo-realistic presentation of their own new packaging concepts; to see their product plus their logo on their new pack; to explore alternative shapes, materials, colors, textures or print without having to wait for physical prototypes; and thus to help create demand for their new products immediately. Bespoke designs are developed to meet specific customer packaging needs, along with story boards to communicate pack use.




Updates
Long live food

PRACTICAL DEMONSTRATIONS The new potentials of the Cryovac BDF® global packaging system, renewed in time to offer further guarantees for the correct preservation of food.

Over 74 food sector operators, representing 49 concerns from 16 countries, over a period of two days familiarised with the most recent Sealed Air Cryovac packaging proposals. In fact last June, at Packforum - the Sealed Air permanent exhibition centre close to Paris - hosted the presentation of the recent innovations introduced in the Cryovac BDF® global packaging system. It is worth recalling that after its launch in the early nineties Packaging of fresh foods by bringing cost effective shrink barrier technology on horizontal form-fill-seal equipment. This led to ground-breaking changes in fresh meat, poultry, fish and cheese packaging, bringing major benefits to both processors and retailers.

With the thrust of innovation
Over the years, the concept at the base of Cryovac BDF has evolved with enhanced presentation, optics and shelf life, new generation films, new trays and a myriad of new features. Today the concept is entering a new era, with a new equipment fleet (from entry level equipment to high speed automatic lines), new easy opening features, microwaveable solutions (to meet the needs of time starved, cash rich consumers), a new tray range (including aluminium or ceramic paper trays), new applications, pasteurisation, new printing and graphic possibilities along with impressive design software.
This packaging system offers multiple benefits:
traditional appearance, shelf life benefits secured; high production output and efficiency; flexibility in tray size and shape; a traditional presentation, similar to stretch PVC; improved shrink presentation vs. laminates; enhanced convenience (ovenability, easy opening); absence of contamination in sealing areas vs. lidding system; outstanding versatility (one machine for many formats and changes of products); plus differentiation and innovation.
The advantages of the system
• Trays and materials - The system entails the use of all types of trays, realized in PS foam, PS injection moulded, PET foam, PP/HIPS, aluminium, ceramic, CPET and carton. Also new tray concepts and shapes are revolutionising the classic world of tray shrink overwrap, such as the wavy tray which is exclusive to the BDF concept; or folding supports that come in various shapes.

Practical
Cryovac BDF now also offers increased consumer convenience with the upcoming launch of a new easy opening strip, totally unlike the traditional corner grip. This wide strip is exclusive to Cryovac EMEA, who sells the co-branded applicator and material. Pulling on this wide grip area in a transverse direction is easier than ever and opens the pack in one simple motion, right in the middle. To apply this process on the pack, a perforation is made at the film unwinding stage, then covered and sealed by a pressure sensitive strip, which is cut according to the pack size. The applicator can be retrofitted on new or existing wrappers. This new feature can be applied at speeds of up to 60 packs per minute. Its location can be moved across the film. This proven technology is suitable for different applications: cheese, pizzas, case ready packs and ready meals (including microwaveable structures).

Extended preservation
System performance has also been improved with a low residual oxygen solution. With the Vac-Map technology from Ilapak, Cryovac can offer the same shelf life as thermoforming in foam products with applications such as pizzas.

Heat treatment
BDF (plain and printed) can be used to pack pasteurised or fresh ready meals under modified atmosphere. Ready meal products can be either heat treated in a conventional oven after removing the film (BDF is not dual ovenable), provided the tray is made of ovenable materials (aluminium, C-PET, ceramic, or paperboard); or heat treated in a microwave oven (i.e. 1000 W for up to 5 seconds), provided the film is pre-pierced to allow steam evacuation during the cooking cycle, and provided the tray is made of microwaveable material (aluminium, C-PET, PP, ceramic).
Plain BDF film can also be used for pasteurisation in the pack. It can be printed as well, but in this case the process is limited to water bath pasteurisation. Lab trials have been conducted showing fitness for use in the following conditions: water bath / shower up to 85°C, autoclave up to 100°C - both for maximum 1.5 hour. Pasteurisation in the pack allows full decontamination of the food product, thus avoiding the potential recontamination at the packaging stage. Special conditions apply, however, to ensure pack hermeticity and appropriate presentation after pasteurisation.
Printed BDF, BDF-T trays and the new easy opening materials are being developed to achieve fitness for use in the above mentioned conditions.

Open to differentiation
BDF offers high quality surface printing in up to 7 colors, allowing customers to personalise their packs in an innovative and creative manner while saving money.
The customer benefits are numerous: cost per pack advantage, better pack appearance than plain film and paper labels, increased pack differentiation and merchandising appeal, better food visibility with maximised print surface, environment friendly solution compared with plastic film plus paper label and sleeve (non homogeneous scrap and life cycle analysis), and a more simple packaging process as one operation has been eliminated, resulting in lower labour costs and less machine downtime (up to 30% savings). All labels can be discarded, including those where the variable information (price, weight, sell by date and bar code) is printed.



Teoria & pratica
Scienza chiama industria

SHELF LIFE Una panoramica su stato dell’arte e futuro della conservazione di alimenti: accademici ed esperti si sono confrontati su tecnologie, procedure e applicazioni in un simposio scientifico internazionale, organizzato da GSICA e Università di Catania.

Accademici di chiara fama ed esperti di importanti centri R&S aziendali si sono incontrati lo scorso giugno a Catania in occasione dello “Shelf Life International Meeting” - SLIM 2006*. Obiettivo: capire in quale direzione stia andando la ricerca teorica, e al contempo quali strumenti pratici si stiano affermando per prevedere, controllare ed estendere la shelf life di un prodotto.

Le frontiere della ricerca
Dalla microbiologia alla chimica e chimico-fisica, dalla scienza dei materiali alle tecnologie di trasformazione e confezionamento dei cibi, l’argomento “shelf life” afferisce ad aree scientifiche eterogenee; nella pratica, rappresenta un sistema complesso che interessa attività industriali differenti, dal processo alimentare alla produzione di imballaggi, dalle tecniche di confezionamento e/o imbottigliamento alla gestione della catena logistica. Anche alla luce di queste considerazioni, SLIM 2006 si è dimostrato un appuntamento prezioso sia per la quantità e il valore dei singoli contributi presentati, sia per il coinvolgimento di ricercatori di aree disciplinari diverse, con l’obiettivo di favorire e diffondere l’innovazione.
Tre le sessioni in cui è stato suddiviso il simposio, dedicate ad aspetti distinti e tuttavia complementari: rispettivamente, i modelli predittivi, l’estensione della shelf life e i test di controllo.
(Nella “spalla” a lato sono elencati i nomi dei relatori, i titoli degli studi presentati e le strutture universitarie e/o aziendali di riferimento).
• Shelf life modelling - Previsione, tramite modelli matematici, della shelf life e del decadimento della qualità di alimenti e bevande; previsione delle capacità-barriera e protettive dei materiali da imballaggio; studio delle caratteristiche cinetiche della degradazione della qualità del cibo; previsione del decadimento degli indici sensoriali; microbiologia predittiva e valutazione del rischio.
• Nuove tecnologie per prolungare la shelf life - Nuovi materiali; packaging attivo e intelligente; dispositivi speciali e accessori; tecnologie innovative di trasformazione dei cibi; conservanti alimentari alternativi a quelli utilizzati oggi; tecniche di riduzione del rischio.
• Prove di shelf life - Tecniche analitiche non invasive e sensoriali; indicatori di freschezza; selezione e convalida di indici di qualità affidabili; valutazione delle prestazioni dei materiali da imballaggio; gestione del rischio; marketing e aspetti logistici della shelf life.
Shelf life, oggi
Come abbiamo anticipato, gli studi sulla shelf life non hanno soltanto una rilevanza scientifica in sé, ma rivestono un’importanza strategica determinante per la maggior parte dell’industria alimentare e, di conseguenza, dell’imballaggio e confezionamento.
Occorre quindi definire con maggiore chiarezza l’argomento (che cos’è la shelf life), fornendo ulteriori chiavi di lettura per approfondire tecnologie e metodologie alternative che si rivolgono (come vedremo) a differenti esigenze industriali.
A questo proposito, sono illuminanti le considerazioni espresse da una delle voci più autorevoli in materia, in occasione della presentazione del proprio corso universitario: Luciano Piergiovanni, ordinario al Dipartimento di scienze e tecnologie alimentari e microbiologiche (diSTAM ) presso l’Università degli Studi di Milano.

Vita reale vs. commerciale
Oggi, parlare di shelf life significa, al contempo, affrontare un problema scientifico complesso e una sfida quotidiana per l’industria alimentare e del packaging: «l'organizzazione della produzione e della distribuzione, nonché la scelta delle caratteristiche dell'imballaggio, del termine minimo di conservazione e della data di scadenza, ad esempio, sono temi che possono essere affrontati correttamente solo conoscendo la shelf life del prodotto».
Con quest’ultima definizione, si badi, non s’intende la reale vita del prodotto: la perdita di alcune caratteristiche corrisponde infatti alla fine della commerciabilità di un dato bene, ma non necessariamente alla perdita delle sue caratteristiche merceologiche fondamentali o di quelle igieniche di sicurezza o, ancora, dell’efficacia nutrizionale.
Una definizione efficace del termine shelf life potrebbe essere, pertanto, «il periodo di tempo che corrisponde, in definite circostanze (confezione, trasporto, condizioni di conservazione, clima...), a una tollerabile diminuzione della qualità di un prodotto confezionato».

Modellare o simulare?
Vi sono diversi approcci all’argomento shelf life. In particolare, se il problema è quello di stimare un “tempo”, questo può essere fatto attraverso una misura diretta o una sua previsione.
• «Conoscendo o studiando gli eventi primari più probabili in funzione delle caratteristiche del prodotto, del processo, dell'imballaggio o del ciclo distributivo, è possibile immaginare e prevedere le possibili conseguenze e gli attributi di qualità, le cui variazioni condizioneranno la vita commerciale del prodotto. L’approccio “modellazione della shelf life” è in genere difficile, ma rigoroso; se efficace, è il metodo più economico e più rapido per arrivare a una soluzione che rimane pur sempre di tipo approssimato».
• Monitorare il cambiamento della qualità nel corso della commercializzazione (reale o simulata che sia) consente di individuare e misurare attributi e fenomeni rilevanti, identificando gli eventi primari fondamentali e le misure da intraprendere per contrastarli.
«Si parla, in questo caso, di “simulazione della shelf life” con prove di invecchiamento artificiale: un approccio più sicuro del precedente, ma più oneroso per il gran numero di campioni da analizzare e i tempi lunghi».
• Una strada intermedia tra modellazione e simulazione è quella che prevede le prove di invecchiamento accelerato (ASLT, accelerated shelf life test). «In altri termini, si ricorre a una simulazione di conservazione in condizioni più critiche di quelle reali (aumentando la temperatura, l'esposizione alla luce o l'umidità relativa), estrapolando attraverso un calcolo la vita di scaffale nelle condizioni di effettiva conservazione.
Il metodo è efficace quando si conosce esattamente il fattore di accelerazione del decadimento introdotto dalle condizioni di invecchiamento accelerato».
• Un'altra strategia intermedia tra modellazione e simulazione prevede l'impiego degli indicatori-integratori tempo temperatura (TTI, time-temperature integrator). «Si tratta di piccoli dispositivi sensibili, applicati sulle confezioni o sui pianali di carico, che consentono di monitorare l'evoluzione della qualità dei prodotti per lo più attraverso il cambiamento di colore. Ciò è possibile se la reazione su cui si basa il segnale dell'indicatore ha le stesse caratteristiche cinetiche del più rilevante meccanismo di alterazione della qualità del prodotto; in altre parole, se possiede la stessa velocità e la stessa sensibilità termica (energia di attivazione). Il monitoraggio della qualità del prodotto, perciò, non richiede analisi costose e difficili, se è già nota la cinetica dei fenomeni in gioco».

In conclusione
Qualunque sia la direzione scelta nell'affrontare lo studio della shelf life, insomma, la conoscenza del packaging è tanto importante quanto quella del prodotto confezionato. L’esortazione a condividere esperienze e competenze differenti, pertanto, è un suggerimento prezioso sia per i dipartimenti universitari, sia per i laboratori aziendali. A tutto vantaggio della qualità.



I session: Shelf life modelling
Chairmen: Paolo Masi (University of Napoli - Italy) and Nathalie Gontard (University of Montpellier - France).
• Lectures: Dong Sun Lee (Kyungnam University, Masan - South Korea) “Food shelf life determination based on microbial growth kinetics”; R.J.W. Lambert (Nestlé Research Centre, Lausanne - Switzerland) “Rapid predictive modelling for challenge testing and product development”; S. Calligaris (University of Udine - Italy) “Prediction of consumer acceptance limits of bakery products from oxidation indexes”; M. Profaizer (SanPellegrino Spa, Sondrio - Italy) “Shelf life of PET bottles estimated via a finite elements method simulation of carbon dioxide and oxygen permeability”; C. Berlinet (INRA, Massy - France) “Quality of orange juice considering the matrix and the packaging material an integrated approach”; Kenneth S. Marsh, (Kenneth S; Marsh & Associates Ltd. Central - S.C. USA) “Shelf life modelling in real time and real conditions”; J. Smula (University of Sannio, Benevento - Italy) “Nondimensional model of bacterial growth under non-isothermal condition for the prediction of food shelf-life”; S. Siliani (University of Firenze - Italy) “Prediction of stability in extra virgin olive oil”; E. Torrieri (University of Napoli - Italy) “Influence of oxygen on the respiration rate of a fresh-cut product: mathematical model and modified atmosphere package design”; S. Limbo (University of Milano - Italy) “Degradation of -carotene in aqueous medium exposed to fluorescent and halogen lights under different oxygen partial pressures”; R. Di Felice (University of Genova - Italy) “Unsteady and steadystate gas permeation through active packaging walls”; B. Alfaro (AZTI-Tecnalia, Sukarrieta - Spain) “Development of a software to predict the shelf life of fresh fish according to sensory and microbial parameters”.

II session: New technologies for shelf life extension
Chairmen: Gianna Costa (ISMAC-CNR, Genova - Italy) and Francisco Artes (University of Cartagena, Murcia - Spain).
• Lectures: Thomas Eie (Matforsk Norwegian Food Research Institute, As - Norway) “New technologies for extending shelf life”; A. Figoli (Institute on Membrane Technology, Rende - Italy) “Polymeric capsules production loaded with antimicrobial agents for food packaging application”; A. Montenero (University of Parma - Italy) “Plasma-activated packaging polymer films”; M. Iotti (University of Modena and Reggio Emilia - Italy) “Antimicrobial absorbent bio-pad for food applications”; K. Bentayeb (University of Zaragoza - Spain) “Determination of the shelf life of a new antioxidant active packaging for the food storage”; V. Lo Turco (University of Messina - Italy) “Virgin olive oil production from de-stoned pastes: a new technology to improve the shelf life of the product”; A.G. Fiore (University of Foggia - Italy) “Study on the quality of ‘salami’ with extra-virgin olive oil”; R. Sacchi (University of Napoli - Italy) “Shelf life of vegetable oils bottled in plastic (PET) containers with oxygen-scavengers”; D. Ercolini (University of Napoli - Italy) “Microbial spoilage in refrigerated beef during storage in different protective atmospheres”; M.R. Galdi (University of Salerno - Italy) “Effect of oxygen scavenger fillers on mechanical and barrier properties of a co-extruded multilayer film”; A. Rodríguez (University of Zaragoza - Spain) “The use of natural essential oils as antimicrobial solutions in paper packaging”; A.E. Catalano (University of Catania - Italy) “Effect of different packaging on enzymatic and chemical degradation of chilled cut oranges during shelf life”; G. Goldhan (Fraunhofer Institute for Process Engineering and Packaging IVV, Freising - Germany) “Enhancement and indication of food quality by combinations of oxygen scavenger and indicator systems”; M. Spaziani (University of Udine - Italy) “Moisture barrier, mechanical and antimicrobial properties of low pH pectin-soy flour edible film”; P.J.A. Sobral (University of São Paulo - Brazil) “Physical properties of edible film based on cassava starch as affected by the plasticizer concentration”; S. Ben-Yehoshua (Volcani Centre, Bet Dagan - Israel) “Developing a novel environmentally friendly microbiocidal formulation from peel of citrus fruit”.

III session: shelf life testing
Chairmen: Dario Dainelli (Cryovac Sealed-Air, Passirana di Rho - Italy) and Nico De Kruijf (TNO, Nutrition and Food Research, Zeist - The Netherlands).
• Lectures: Nathalie Gontard (University of Montpellier - France) “Innovative and integrative approaches applied to shelf-life testing and improvement of packaged foods"; P. Baardseth (Matforsk Norwegian Food Research Institute, As - Norway) “The effect of light of different wavelength on photo-oxidation in ice cream”; M.G. Bellomo (University of Catania - Italy) “Pigment stability in pistachio kernels”; F. Galgano (University of Basilicata, Potenza - Italy) “Shelf life monitoring of broccoli packed with different films”; A. La Storia (University of Napoli - Italy) “Surface analysis by atomic force microscopy of bacteriocin activated plastic films for food packaging”; M. Riva (University of Milano - Italy) “Near infrared spectroscopy as a tool to study the shelf life of foods”; R. Sacchi (University of Napoli - Italy) “Rancidity evaluation and shelf life monitoring of virgin olive oil by electronic-nose”; W.D. van Dongen (TNO, Nutrition and Food Research, Zeist - The Netherlands) “Measuring the quality of packed foods”; A. Bevilacqua (University of Foggia - Italy) “A head space gas analyzing approach for evaluating the shelf life of mozzarella cheese”; C.L. Randazzo (University of Catania - Italy) “Application of PCR-DGGE and cloning analysis to study bacterial population in minimally processed vegetables”; P.J.A. Sobral (University of São Paulo - Brazil) “Physicalchemical characteristics of frozen ground beef and aged beef from BOS INDICUS steers supplemented with a-tocopherol acetate”; S.E. Bellomo (Istituto Sperimentale per l’Agrumicoltura, Acireale - Italy) “Physico-chemical, sensory and microbiological evaluations of minimally processed blood oranges using a pilot-plant”; V. Mancebo-Campos (University of Castilla-La Mancha - Spain) “Virgin olive oil shelf life - study of oil stability at room temperature and under accelerated storage conditions”; A. Incerti (University of Catania - Italy) “Differential responses of antioxidants to salt stress in berries of wild type and non-ripening tomato mutant”; A. Derossi (University of Foggia - Italy) “Study on relationships between food kinetic state and some reactions of food degradation”.




Theory and practice
Science calls industry

SHELF LIFE - An overview of the state of the art and future of food preservation: academics and experts tackled the issues of technologies, procedures and applications at an international scientific symposium, organised by GSICA and the University of Catania.

Academics of renown and experts from important Research and Development departments met last June in Catania for the “Shelf Life International Meeting” - SLIM 2006*. Objective: to understand where theoretical research is going and, at the same time, what practical instruments there are for predicting, checking and prolonging the shelf life of a product.

The frontiers of research
From microbiology to chemistry and chemical-physics, from the science of materials to transformation technology and food packaging, the subject of shelf life is concerned with miscellaneous scientific fields. In practice it represents a complex system involving different industrial activities, from food processing to the production of packaging, from packaging and/or bottling techniques to the management of the logistics chain. In the light of these considerations SLIM 2006 proved to be an important event in terms of both the number and high level of individual contributions and the involvement of researchers from different disciplines with the aim of encouraging and propagating innovation.
The symposium was divided into three sessions, dedicated to distinct but complementary aspects: respectively predictive models, the extension of shelf life and control tests.
(There is a list of the names of speakers, their academic titles and relative universities and/or companies in the “shoulder”).
• Shelf life modeling - Predictions, using mathematical models, of the shelf life and deterioration in the quality of food and beverages: prediction of amount of barrier and protection provided by packaging materials; study of the kinetic features of the decay in the quality of food; prediction of decay in sensorial indexes; predictive microbiology and risk evaluation.
• New technologies for prolonging shelf life - New materials; active and intelligent packaging; special devices and accessories; innovative technologies and food transformation; alternative food preservatives to those used today; risk reduction techniques.
• Shelf life tests - Non invasive and sensorial techniques; freshness indicators; selection and verification of reliable quality indicators; evaluation of the performance of packaging materials; risk management; marketing and logistical aspects of shelf life.

Shelf life today
As we have already said, not only do studies on shelf life have their own scientific relevance but they also play a major strategic role in most of the food industry and consequently in packaging too.
It is therefore necessary to define the subject better (what is shelf life?) and thus provide further keys to an understanding of alternative technologies and methodologies which address (as we will see) various industrial requirements.
With regard to this the observations made, during his presentation of his university course, by one of the most authoritative experts on this subject, Luciano Piergiovanni, professor of the Department of food science and technology and microbiology (diSTAM) at the University of Milan, are enlightening.

Real life versus commercial life
Nowadays when we talk about shelf life we are tackling a complex scientific problem and a daily challenge to the food and packaging industry: “The organisation of production and distribution as well as the choice of packaging features, the minimum limit of preservation and expiry date for example are themes which may be correctly dealt with only once the shelf life of the product is known”.
However, caution is required.
This latter definition does not refer to the product’s real life. Indeed, the loss of some characteristics corresponds to the end of the saleability of a given product but not necessarily to the diminution of its fundamental features or its hygiene, safety or nutritional efficiency. An efficient definition of the term shelf life might therefore be “the period of time which corresponds, in certain circumstances (packaging, transport, conditions of preservation, climate…), to a tolerable reduction in the quality of a packaged product”.

To model or to simulate?
There are various approaches to the subject of shelf life. In particular, if the problem is that of estimating a “time”, this could be achieved by measuring it directly or predicting it.
• “Knowing or studying the most probable primary events relative to the characteristics of the product, the process, the packaging or the distribution cycle, it is possible to imagine and predict possible consequences and quality attributes, whose variations will condition the commercial life of a product. The “modeling of shelf life” approach is often very difficult, but scrupulous.
If it is efficient it is the cheapest and fastest method for obtaining a solution which will still always be approximate”.
• Monitoring the change in quality during the marketing of a product (whether real or simulated) allows us to pinpoint and measure important attributes and phenomena, identifying primary fundamental events and the steps to take in order to counter them.
“In this case we talk about “shelf life simulation” by means of artificial ageing tests: a safer approach than the previous one, but more exacting due to the large number of samples to analyse and the amount of time it takes”.
• A middle way between modeling and simulating is an ASLT, accelerated shelf life test. “In other words we simulate preservation in critical and real conditions (increasing the temperature, exposure to light or relative moisture), extrapolating shelf life by means of calculation in conditions of effective preservation.
The method is efficient when we know the precise factor of acceleration of decay introduced by accelerated ageing conditions”.
• Another middle way between modeling and simulation involves the use of TTI time temperature indicators-integrators. These are small sensitive devices, applied on the packaging or loading platform which allow us to monitor the evolution of the quality of a product mainly through its changing colour. This is possible if the reaction the indicator’s signal is based on has the same kinetic features as the most important mechanism of alteration of the quality of the product. In other words, if it has the same speed and heat sensitivity (energy of activation). The monitoring of the quality of the product does not therefore require costly and tricky analyses if the kinetics of the phenomena is already known”.

In conclusion
Whatever the choice made in order to study shelf life, the knowledge of the packaging is just as important as the knowledge of the packaged product. The exhortation to share different experiences and knowhow is therefore precious advice both for university departments and company labs. All to the advantage of quality.




Gas speciali per cibo e bevande
Due produttori di gas compressi e liquefatti, Rivoira e SIAD (gruppo Praxair), hanno messo a punto una serie di miscele e servizi estremamente innovativi per lindustria degli alimenti e delle bevande. Con soluzioni complete e personalizzate per il raffreddamento, la surgelazione, il confezionamento e l’imbottigliamento.

Ogni giorno, cresce l’impiego di gas nell’industria alimentare e nei relativi processi di confezionamento caratterizzati da una forte richiesta nell’aumento della shelf-life. E, in parallelo, anche lo studio e la ricerca di nuove frontiere applicative da parte dei produttori di gas insieme alle aziende alimentari. Le ultime novità da Rivoira e SIAD (gruppo Praxair), tecnologia per tecnologia.

Azoto liquido
L’impiego di azoto liquido, direttamente a contatto con il prodotto da surgelare, consente un raffreddamento rapido degli alimenti, tale da ridurre le perdite per disidratazione, evitare il danneggiamento della struttura cellulare e mantenere inalterato l’aspetto superficiale. Oltre agli indiscutibili vantaggi in termini qualitativi, l’inserimento di apparecchiature criogeniche per la surgelazione in linee di produzione alimentari ha portato considerevoli benefici economici, riducendo sensibilmente i costi d’investimento in impianti produttivi; al contempo, ha aperto nuove possibilità, consentendo per esempio crostature o rigidi indurimenti superficiali di prodotti come gelati, torte, pizze e altri generi alimentari, e facilitando l’esecuzione di operazioni automatizzate di confezionamento.

Surgelazione criogenica
Per rispondere alle richieste dei consumatori, è sempre più diffusa l’esigenza di surgelare e glassare prodotti alimentari in pezzi o di piccole dimensioni (come carne, pesce, paste asciutte, funghi, fragole ecc.), senza che questi si attacchino tra di loro. Grazie alla costante attività di ricerca, Rivoira e SIAD hanno sviluppato un innovativo sistema di surgelazione criogenica IQF (Individual Quick Freezing) che assicura una surgelazione perfettamente omogenea consentendo a questa tecnologia di raggiungere livelli di efficienza superiori a quelli degli impianti meccanici tradizionali.

Atmosfera modificata
Questa tipologia di confezionamento soddisfa oggi molte differenti richieste, garantendo al prodotto l’incremento della shelf-life e l’inalterabilità delle caratteristiche di qualità, sapore, profumo e colore. Grazie a un’esperienza pluriennale in stretta collaborazione con le principali aziende di settore, Rivoira e SIAD hanno messo a punto Foodline, una linea di gas per il confezionamento alimentare in atmosfera protettiva. È costituita da miscele di azoto, anidride carbonica, ossigeno e argon appositamente studiate per le diverse esigenze applicative e personalizzate in funzione delle necessità del singolo cliente.
Con Foodline, Rivoira e SIAD non intendono offrire solo una gamma di gas per il confezionamento ma soprattutto un servizio completo che comprende: lo svolgimento di prove presso il cliente per la messa a punto dei processi di confezionamento; la verifica dei risultati ottenuti con sofisticate apparecchiature di analisi; la fornitura di impianti e materiali.
La presenza di Rivoira e SIAD in campo alimentare si estende inoltre ad innumerevoli applicazioni tra cui: il controllo della temperatura nel trasporto degli alimenti; il trattamento delle acque di processo; la criomacinazione, l’inertizzazione dei serbatoi; la termoregolazione e la gasatura delle bevande.


Special gases for food
and beverages

Two producers of compressed and liquid gases, Rivoira and SIAD (Praxair group) have fine-tuned a series of extremely innovative mixtures and services for the food and beverage industry. With complete and personalised solutions for cooling, freezing, packaging and bottling.

Every day more and more gas is used in the food industry and in the relative packaging processes characterised by a demand for an increase in shelf-life. At the same time there is an increase in the study and research into new applicative frontiers on the part of gas producers as well as the food industry.
The latest news from Rivoira and SIAD (Praxair group), technology by technology.

Liquid nitrogen
The use of liquid nitrogen, in direct contact with the product to be frozen allows food to be cooled rapidly reducing leakage due to dehydration, avoiding damage to cell structure and maintaining the surface aspect unaltered. As well as the undeniable advantages in qualitative terms the addition of cryogenic equipment for freezing on food production lines has led to considerable economic benefits and considerably reduced investment costs in production plants. At the same time it has opened up new possibilities, allowing, for example, the crusting or stiffening of the surfaces of products such as ice-cream, cakes, pizzas and other foodstuffs making automated packaging easier.

Cryogenic freezing
In response to consumer demand the practice of freezing and frosting foodstuffs (such as meat, fish, dried pasta, mushrooms, strawberries etc.) individually or in small portions is increasingly widespread. Thanks to their constant research activity Rivoira and SIAD have developed an innovative system of IQF (Individual Quick Freezing) cryogenic freezing which guarantees homogenous freezing allowing this type of technology to achieve levels of efficiency which exceed those of traditional mechanical plants.

Modified atmosphere
This packaging typology meets many different requirements, guaranteeing the product a longer shelf life and inalterability of characteristics such as quality, flavor, fragrance and color. Drawing on their experience of working with major companies in this sector, Rivoira and SIAD have fine-tuned Foodline, a line of gases for packaging food in protected atmospheres. It consists of a mixture of nitrogen, carbon dioxide, oxygen and argon studied for various applications depending on the specific needs of the individual customer. With Foodline, Rivoira and SIAD do not intend to offer merely a range of gases for packaging but a complete service including on-site testing in order to adjust the packaging process, checking results obtained using sophisticated tools for analysis and supplying machinery and materials. The presence of Rivoira and SIAD in the food field extends moreover to numerous applications including controlling the temperature in food transport; cryogrinding, inertialising tanks and the thermoregulation and gassing of beverages.




Una novità tira l’altra
Un progetto importante interessa quel frutto tanto squisito e blasonato quanto delicato e deperibile che è la ciliegia di Vignola. Al naturale, si mantiene fresca al massimo per 3 o 4 giorni, e non regge, dunque, i tempi (e i modi) della logistica della GDO. Ma, debitamente confezionato con il film “Nature Fresh” del Gruppo Fabbri, triplica la propria shelf life, trasformandosi in un prodotto di quarta gamma. Con vantaggi sul piano del marketing e della comunicazione.
• Insieme al Comune e al consorzio per la tutela della ciliegia di Vignola (che ha avviato le procedure per ottenere il marchio DOP), Gruppo Fabbri ha portato avanti un progetto che ha già superato tutte le fasi di messa a punto sul piano scientifico e tecnico, ormai in dirittura d’arrivo. Vedremo dunque le ciliegie in busta “confezionate in aria di Vignola” sugli scaffali di una delle prime catene distributive italiane, a cominciare da un’area test nel Nord Italia.
• Lo studio che ha reso possibile sviluppare il “progetto ciliegia” ha coinvolto l’Università di Modena e Reggio Emilia, che vi ha destinato un dottorato di ricerca. Dal canto suo, il Gruppo Fabbri ha messo a disposizione i propri laboratori. Così, grazie al lavoro congiunto di università e industria, il prodotto confezionato ha superato brillantemente anche la prova finale del panel test (un assaggio comparato di ciliegie fresche e confezionate in Nature Fresh).
• Nature Fresh è un sistema di confezionamento basato sui PE Breath, una famiglia di film multistrato a permeabilità selettiva, che vengono di volta in volta modulati a seconda delle specifiche esigenze del prodotto da confezionare, in modo da garantire il giusto scambio fra ossigeno e anidride carbonica, ed evitare quindi il prodursi di fenomeni anaerobici.
• Antifog, permeabili al vapore acqueo, i film sono anche molto trasparenti, brillanti e non microforati (offrendo dunque garanzie di igienicità al contenuto). Infine, sono ben “macchinabili” su flow pack verticali oltre che sulle termosaldatrici, stampabili e pelabili.


One new feature draws another
An important project involves the luscious though delicate and perishable fruit the Modena area is famous for, the Vignola cherry. Naturally, it stays fresh for a maximum of 3 to 4 days, hence it does not stand up to the times (and modes) of broadscale distribution logistics. Yet, duly packed with “Nature Fresh” film of the Fabbri Group, it triples its shelf-life, becoming washed clipped and dried produce. With advantages at the level of marketing and communication.
• Along with the Municipality and the consortium for protecting the Vignola cherry (that has started up the procedure for obtaining the DOP mark), Fabbri Group continued with a project that has already passed all the preparatory phases on a scientific and technical level and is now close to completion. Hence we will see the cherry in a bag “packed in the Vignola area” on the shelves of the prime Italian distribution chains, starting off with northern Italy as a test area.
• The study that has enabled the development of the “cherry project” that has involved the University of Modena and Reggio Emilia, that has organized a research doctorate around the subject. For its part, the Fabbri Group has made its own lab-workshops available. Thus, thanks to a joint work of university and industry, the packed product has brilliantly also got through the final panel test (a comparative taste of fresh cherries and those packed in Nature Fresh).
• Nature Fresh is a packaging system based on PE Breath, a family of multilayer films with selective permeability, that are modulated according to the specific needs of the product to be packed, so as
to guarantee the right oxygen and carbon dioxide exchange and hence avoid the development of anaerobic phenomena.
• Antifog and steam permeable, the films are also highly transparent, brilliant and are not microholed (hence guaranteeing the content’s hygiene).
Lastly, they are easily machineable on vertical flowpacks as well as on heatsealers, they are
printable and pealable.



La shelf life raddoppia
L’Università di Kiel (D) ha condotto alcuni test sull’insalata confezionata con film Kobusch-Sengewald e atmosfera protettiva Linde AG. Lo studio ha riguardato il numero totale di batteri, la composizione dell’atmosfera modificata e l’aspetto dell’insalata, in condizioni di conservazione a 4 - 5 °C. I testcompiuti dai ricercatori tedeschi hanno interessato sia alcune singole varietà di verdure (lattuga iceberg, indivia, cetrioli a fette, carote à la julienne) sia le insalate miste (lattuga, indivia, uova, pomodori, pollo, cetrioli e mais; pomodoro, formaggio feta, lattuga, indivia, peperoncini, cetrioli, cipolle, peperoni e olive).
L’azione combinata del film multistrato Kobusch-Sengewald e della miscela di gas Linde, consente di raddoppiare la shelf life di questi prodotti, che passa da tre a cinque/sei giorni, se conservati correttamente in un ambiente fresco.


Shelf-life doubles
The University of Kiel (D) has carried out tests on convenience salads packaged in Kobusch-Sengewald film in combination with a mixture of gases produced by Linde AG. During the tests the total number of bacteria, the appearance of the salads and the composition of the gas atmosphere in the packaging were examined subsequent to storage at
4 - 5 °C. German researchers tested some individual salad vegetables (iceberg lettuce, endive, sliced cucumber, julienne carrots) and mixed salads (lettuce, endive, egg, tomato, chicken, cucumber and sweet-corn; tomato, feta cheese, lettuce, endive, chilli peppers, cucumber, onions, peppers and olives).
The combined action of Kobusch-Sengewald multilayer film and mixture of Linde gases doubles the shelf-life of these products from three to five/six days, if stored properly in a cool environment.



Flessibile o rigido, MAP o sottovuoto?
Formaggi in porzione o in forme intere, in film estensibile o confezioni rigide sottovuoto oppure in atmosfera modificata (MAP): Optima di Ulma è una confezionatrice versatile, in grado di adattarsi alle singole esigenze di ogni prodotto. Per quanto riguarda gli imballaggi rigidi in particolare, viene impiegato uno speciale tipo di coperchio che può essere richiuso: una soluzione che consente al consumatore di riporre il prodotto in frigo, opportunamente protetto.
• Optima è una termoformatrice che può confezionare non soltanto gli alimenti, ma anche prodotti medicali (anch’essi, sia in imballaggi rigidi che flessibili).
Realizzata con materiali resistenti a corrosione, questa macchina dispone di un telaio in acciaio inox e soddisfa i requisiti più severi in termini di igiene, pulizia, sicurezza e minima manutenzione.



Flexible or rigid, MAP or vacuum?
Whole cheeses and pieces of cheese vacuum packing in stretchable film, pieces of cheese packed in rigid film with modified atmosphere: Optima by Ulma makes different flexible and rigid film formats, which allows package to be adjusted to product.
For rigid packages, a special type of cover is used, which can be closed back. This eases consumer use when product is not finished the first time; this material allows to close the package back and put it in the refrigerator.
• Optima is a thermoforming machine to pack food and medical products, obtaining flexible and rigid packages. It has been made with corrosion resistent materials. Moreover, Optima has a stainless steel frame and its design incorporates the latest requirements related to hygiene, easy cleaning, security and minimum maintenance.



Misurare la permeabilità delle bottiglie
CarboPack BT è il nuovo sistema ExtraSolution per la misura della shelf-life su bottiglie o contenitori per bevande addizionate di CO2. Da oggi è possibile eseguire un test non distruttivo sulla singola bottiglia, in un tempo estremamente rapido (circa un’ora), e conoscere la quantità di CO2 persa per giorno. Il dispositivo è completamente automatico ed è in grado di misurare sia le perdite (ad es. provenienti dai tappi) che le permeazioni del gas attraverso il materiale plastico di cui è costituito l’oggetto da analizzare. Inoltre fornisce il risultato grafico della permeazione e la shelf-life prevista. Come tutta la strumentazione ExtraSolution - di cui ricordiamo MultiPerm per le misure di barriera - CarboPack BT si posiziona al vertice della categoria sia per prestazioni (risoluzione di 0.0013 cm3/24h) sia per estrema facilità d’uso.
Non sono infatti richieste competenze tecniche specifiche per il funzionamento dello strumento, che viene fornito completo di PC con schermo LCD e stampante a colori. ExtraSolution (c/o Polo Tecnologico Navacchio) è un’azienda spin-off dell’Università degli Studi di Pisa.



Testing the permeability of bottles
CarboPack BT is ExtraSolution’s new system for testing the shelf-life of bottles or containers filled with carbonated beverages. It is now possible to perform non-destructive tests on single bottles in a extremely short time (about 1 hour), and calculate daily loss of carbon dioxide. The instrument is fully automatic and able to measure gas leakage (i.e. from the stopper) and permeation through the plastic walls of the analyzed object. It also displays graphics on permeation and on forecast shelf-life.
Like all of ExtraSolution’s instruments - of which we want to quote MultiPerm, enabling permeability measurement through thin films - CarboPack BT is top of the range in terms of its performance (0.0013 cm3/24h resolution) and user-friendly interface.
No special technical skills are required to operate the instrument as it is supplied with PC, 17” LCD display and color printer.
ExtraSolution (c/o Polo Tecnologico Navacchio) is a spin-off company of the University of Pisa.



Vantaggi al naturale
Spar Austria vende mele, pere e pomodori biologici in vassoi rigidi sigillati con un film flow wrap, entrambi realizzati con il NatureWorks® PLA. Derivato interaente dal granturco, NatureWorks PLA assicura le stesse prestazioni e lo stesso aspetto dei film derivati dal petrolio, garantendo però la massima attenzione per l’ambiente. Rivenditori e analisti rilevano come questo materiale naturale aumenti l’appeal del cibo fresco, e come i consumatori preferiscano i prodotti confezionati in PLA. Per questo tipo di imballaggio, Spar si avvale delle forniture di due produttori: l’Italiana ILPA realizza i vassoi rigidi e i cestelli, mentre la tedesca Treofan fornisce il film di avvolgimento (marchio registrato Biophan, NatureWorks PLA). Secondo Spar, la maggiore freschezza dei prodotti confezionati in NatureWorks PLA va oltre la semplice percezione dei consumatori: la shelf life di pomodori, mele e pere biologiche imballate in questo modo è superiore del 10-15% rispetto ai prodotti nelle confezioni tradizionali. Per informare correttamente i consumatori sui vantaggi del NatureWorks PLA, Spar ha applicato una apposita etichetta su ogni confezione, in cui si spiegano l’origine del materiale (il mais) e le modalità di compostaggio.


Natural advantages
Spar Austria sells organic apples, pears and tomatoes in rigid trays sealed with a flow-wrap film, both made with NatureWorks® PLA. Made 100 percent from maize, NatureWorks PLA provides the convenience, look, feel and performance of petroleum-based plastic packaging - while guaranteeing minimum environmental impact. Retailers and researchers have shown that consumers perceive that nature-based packaging enhances the appeal of fresh food, and prefer products packaged in NatureWorks PLA containers. Two manufacturers supply the transparent rigid tray and flow-wrap used by Spar. Italian thermoformer, ILPA, produces the rigid trays and punnets while film manufacturer, Treofan, headquartered in Germany, supplies the flow-wrap film (trademarked Biophan, NatureWorks PLA). According to Spar, consumers’ perception that products packed in NatureWorks PLA are fresher may be correct: the shelf-life of organic tomatoes, apples and pears packed in NatureWorks PLA is 10 to 15 percent longer than that of conventionally packed fruit. To educate consumers about the benefits of this kind of packaging, Spar places an label on each package explaining that the origin of the material is maize and describing how it can be used for compost.



Film commestibile
MonoSol LLC (film speciali solubili in acqua) propone il film commestibile “Edible Film” F-100. Realizzato con ingredienti approvati dalla Food and Drug Administration, MonoSol ha messo a punto questo film solubile in acqua per imballaggi pre-dosati di ingredienti secchi impiegati nelle lavorazioni delle industrie alimentari, per esempio l’imballaggio di aromi, coloranti, enzimi, vitamine, lieviti eccetera.
Applicazioni di tipo “consumer” sono invece in corso di sviluppo. Gli ingredienti confezionati nelle bustine realizzate con il nuovo film commestibile MonoSol offrono ai panettieri e ad altri operatori dell’industria alimentare la praticità di utilizzare quantità predosate nelle varie operazioni di miscelazione e traformazione, con evidenti vantaggi in termini di tempi e costi risparmiati. Inoltre, la precisione del dosaggio consente ai produttori di realizzare prodotti di qualità omogenea, senza dimenticare che il controllo della polvere nelle oprazioni di miscelazione aumenta la sicurezza dei lavoratori e riduce la necessità di lavaggi.
Realizzati con polimeri commestibili di cellulosa, gli Edible Film F-100 di MonoSol si dissolvono completamente in acqua fredda. Il film può inoltre essere impiegato per la fabbricazione di borse e altri imballaggi flessibili sulla maggior parte delle macchine di confezionamento.


Edible film
MonoSol LLC (specialty water soluble films) introduces its new F-100 Edible-Ingredient Film. Made from FDA-approved ingredients, MonoSol engineered the new water-soluble Edible Film specifically for unit-dose packaging of dry ingredients used in mixing and batching operations within the food processing industry. Industrial applications for the F-100 Edible-Ingredient Film include packaging flavors, colorants/dyes, enzymes, vitamin fortifiers, conditioners, yeasts and more. Consumer applications are currently being developed. Food ingredients packaged in pouches made of MonoSol’s new Edible Film offer bakers and other food processors the convenience of using pre-measured quantities in mixing and batching operations, which saves production time and processing costs. In addition, these pre-measured units also improve the accuracy of the mixing operation, which helps food processors produce product of consistent quality. Furthermore, controlling dust in mixing operations enhances worker safety and reduces cleanup requirements. Made from edible cellulose polymers, MonoSol’s
F-100 Edible Film dissolves completely in cold water. The film can be converted into bags or wrappers on most conventional packaging machines.





Segni particolari: design
Sorgente Santa Croce Spa, storica azienda abruzzese di imbottigliamento, ha colto l’occasione dei primi caldi estivi per proporre un restyling delle sue bottiglie da mezzo litro, mezzo litro sport, un litro e mezzo e 2 litri.
Il progetto è stato affidato a PET Engineering (San Vendemiano, TV). L’azienda, specializzata nell’ideazione di contenitori di PET per il beverage, si è fatta carico dello sviluppo tecnico, dell’industrializzazione delle bottiglie e della fornitura degli stampi. L’intera operazione puntava a ottimizzare l’efficienza produttiva in fase di soffiaggio, movimentazione e stoccaggio. Si è così proceduto a migliorare la resistenza verticale dei contenitori al momento della palettizzazione, ridisegnandone ad hoc l’impugnatura. Il design del punto di presa ha inoltre permesso di diminuire il peso della bottiglia e, con esso, i costi relativi al materiale. Ma non solo di tecnica si è trattato. Il restyling condotto dall’azienda veneta ha infatti dato origine a pack dalla linea agile e moderna, che riprendono in un gioco di rimandi tattili e visivi l’immagine dell’etichetta valorizzando la purezza e la trasparenza del contenuto.


Distinguishing marks: design
Sorgente Santa Croce Spa, a historical bottling company based in Abruzzo took the opportunity presented by the early summer heat to restyle its half litre, half litre sport, a litre and a half and 2 litre bottles. The project was assigned to PET Engineering (San Vendemiano, TV).
This company, specialised in the design of PET containers for beverages, took charge of technical development, industrialisation of the bottles and supply of moulds. The entire operation aimed to optimise productive efficiency during blowing, transport and storage. Therefore, the first step was to improve the vertical resistance of the containers during palletization, redesigning the grip ad hoc. Moreover, the grip design led to a reduction in the weight of the bottle and, with this, the relative material costs. But the work did not just involve the technical side. The restyling carried out by the company based in Veneto generated slim, modern packs which pick up on the image on the label in a tactile and visual way, enhancing the purity and transparency of the contents.



Per il latte, per il processo
L’impianto per la lavorazione del latte Parmalat Belgorod Dairy “firmato” in Russia da Sordi testimonia il primato tecnologico dell’azienda (dal 2004 partner del Sympak Dairy Team) nel campo del processo indiretto UHT. Cuore del progetto è l’impianto tubolare UHT Steriplak-T, affidabile, sicuro e tecnologicamente all’avanguardia. Il sistema di scambio di calore mediante scambiatori tubolari a superficie corrugata permette, ad esempio, di aumentare la resa termica dell’impianto, migliorando il profilo organolettico e nutrizionale del prodotto e riducendo i tempi di pulizia in virtù dell’azione meccanica generata.
Gli impianti STERIPLAK-T utilizzano scambiatori di calore multi-tubo, che consentono di aumentare la superficie di scambio di calore senza alterare le dimensioni complessive dell’unità, e si distinguono per l’alta flessibilità operativa. Con la stessa linea è possibile produrre latte, naturale o aromatizzato, bevande/succhi di frutta, tea, prodotti acidificati a lunga shelf-life, panne da cucina, panne montata, budini, gelati, ecc. Un sistema di rigenerazione del calore indiretto a circuito chiuso assicura inoltre la sicurezza dei procedimenti.


For milk and for processing
The Parmalat milk processing plant Belgorod Dairy, “made” in Russia by Sordi, demonstrates this company’s (a partner of Sympak Dairy Team since 2004) technological supremacy in the field of indirect UHT processing. The core of the design is the reliable, safe and technologically avant-garde tubular plant. The system of heat exchange through tubular exchangers with corrugated surfaces enables, for example, the plant’s thermal yield to be raised, improving the product’s organoleptic and nutritional profile and reducing cleaning times by virtue of the mechanical action generated.
The STERIPLAK-T plants use multi-tube heat exchangers which allow an increase in the heat exchange surface without altering the overall dimensions of the unit and are distinguished by their high operative flexibility. The same line can produce plain or flavoured milk, fruit beverages/ juices, tea, acidified products with a long shelf life, cream for cooking, whipped cream, puddings, ice-cream etc.
Moreover, a closed circuit indirect heat regeneration system guarantees the safety of procedures.



Capsule per succhi
Sulle bottiglie di succo di arancia e mela a marchio Britvic, riempite e sigillate in Germania da Beckers Bester per il mercato britannico, campeggiano le chiusure metalliche RTB Twist-Off da 43 mm di Silgan White Cap Europe/Asia (nome assunto da Amcor White Cap a seguito della fusione con la statunitense Silgan Holdings Inc.). I succhi sono confezionati in bottiglie di vetro da 275 ml. Un unico design di chiusura è utilizzato per tutte le referenze della gamma, con considerevoli vantaggi in termini di ottimizzazione della produzione e dello stoccaggio. La capsula metallica, di tipo tamper evident, si apre agevolmente, senza apribottiglie, ed è altrettanto semplice da richiudere. La collaborazione tra beckers bester e Silgan White Cap Europe/Asia si è svolta all’insegna del Total System Approach, il programma di servizi offerto da White Capo ai propri partner che comprende lo sviluppo della soluzione di confezionamento; la progettazione delle linee di produzione complete di sistema di alimentazione delle chiusure, dispositivi di chiusura e controllo e, per finire, l’installazione, l’assistenza e la manutenzione delle attrezzature.


Closures for juice
Silgan White Cap Europe/Asia (the new name of the Amcor White Cap following the merger with the North American company Silgan Holdings Inc.) is supplying 43mm RTB Twist-Off (Regular Twist-Off with button) metal closures for Britvic orange and apple juice. These juices, which are sold in the UK market, are filled and sealed in Germany by Beckers Bester. The juices are packed in 275ml one-way glass containers.
There is one design of the 43mm RTB Twist-Off for the flavours in the range. The major benefits of this are optimisation in storage and production. The closure is easy to open without a device as well as being simple to reseal. The cap has a tamper evident feature.
beckers bester are benefiting from Silgan White Cap Europe/Asia’s Total System Approach, a full service concept. This includes the development of packaging solutions, planning product lines with closure feed, sealing and test systems, installing machinery and equipment and providing maintenance and assistance.



Shelf life: giocare d’anticipo
AgrTopWave®, LLC (Butler, USA) ha messo a punto un interessante strumento di analisi, in grado di determinare il grado di utilizzazione del materiale e prevedere la shelf life degli imballaggi di PET. Avvalendosi della collaborazione di Container Science Inc. (sistemi di modeling delle prestazioni degli imballaggi), la società americana ha integrato alcune funzionalità di M-RULE® Container Performance Model nel proprio dispositivo di misurazione della pressione PPT3000TM. In virtù di questa operazione, i produttori di imballaggi di PET potranno disporre di dati relativi alla futura shelf life delle loro confezioni già in fase di produzione. Il nuovo PPT3000 integra un database ad hoc, che permette la creazione e la memorizzazione dei profili di analisi, completi di tutte le informazioni relative ai test e degli storici di calibrazioni. I valori di pressione ed espansione raccolti dal dispositivo sono poi analizzati da una versione speciale del software M-RULE® e impiegati per mappare il grado di utilizzazione del materiale in relazione alla shelf life del contenitore. I risultati dell’indagine sono visualizzati sul display touch screen di cui è dotato il sistema AgrTopWave, accanto a quelli, già citati, reativi ai test di pressione ed espansione.


Shelf life: moving first
Agr*TopWave®, LLC (Butler, USA) has developed a new tool to determine material utilization and predicted shelf-life characteristics of PET containers. In cooperation with Container Science Inc. expert in container performance modeling, key elements of the M-RULE® Container Performance Model have been integrated into the PPT3000™ pressure testing system. With this integration, PET container manufacturers now have a method to monitor the shelf-life of a container at the point and time of manufacture.
The PPT3000™ features a touch-screen display. The built-in test database permits the creation and storage of test profiles that include all pertinent data for each test as well as calibration history.
Pressure and expansion data captured by the PPT3000™ system is then analyzed by a version of the M-RULE® software and used to map material utilization in relation to shelf life for the bottles being tested. Results of the analysis are displayed on the PPT3000™ monitor along with pressure and expansion data.



Sul tetto del mondo
5100 Glacier Mineralwater, acqua minerale a marchio Tibet Glacier Mineral Water Co. Ltd, sgorga a circa 5100 m, sull’Himalaya, per essere poi imbottigliata nello stabilimento dell’azienda tibetana nei pressi di Lhasa, a “soli” 4300 m. Qui, da luglio, è in funzione una linea completa Krones, deputata al soffiaggio, riempimento ed etichettatura con etichette avvolgenti OPP di bottiglie di PET quadrate da 330 ml e, in futuro, anche da 600 ml con cadenze pari a 24.000 bott./h. L’eccezionale altitudine del sito di imbottigliamento ha comportato l’adozione di alcune misure speciali.
L’efficienza di tutti i motori, per esempio, è stata aumentata del 20% rispetto al normale. Per far fronte a un dislivello di circa 4000 m e a uno sbalzo di pressione pari a 0,4 bar (l’acqua 5100 Glacier Mineralwater è destinata all’esportazione, anche in zone sul livello del mare), lo spazio di testa delle bottiglie è stato ridotto al minimo, in modo da evitare deformazioni dei contenitori.
Un problema cruciale era inoltre rappresentato dal fabbisogno d’aria delle attrezzature di soffiaggio (nella fattispecie, una Contiform S14): se a livello del mare è necessaria una quantità d’aria pari a 581 m3/h, a quota 4000 m il fabbisogno sale a circa 999 m3/h. Il compressore ad alta pressione è stato quindi predisposto per un rendimento del 170%, mentre il raffreddatore per la Contiform vanta ora il 25% in più in termini di rendimento.


On the rooftop of the world
5100 Glacier Mineralwater, mineral water produced by Tibet Glacier Mineral Water Co. Ltd, comes from a source located at an altitude of 5,100m in the Himalayas. It is then bottled at the plant owned by the Tibetan company near Lhasa at an altitude of just 4,300m. Since July there has been a complete Krones bottling line for blowing, filling and labelling with OPP wrap-around labels on 330ml square PET bottles and, in future, on 600ml bottles, at a rate of 24,000 bottles/hour.
The extremely high altitude of the bottling plant has led to the adoption of some special measures. For example, the normal efficiency of the engines has been increased by 20%. In order to deal with a height of approximately 4,000m and a drop in pressure of 0.4 bar (5100 Glacier Mineralwater will also be exported to areas lying at sea level) the air space at the neck of the bottles was reduced to a minimum in order to prevent the containers warping.
A crucial problem was represented by the air requirement in the blowing equipment (in the case in point, a Contiform S14). If a quantity of air equal to 581m?/h is required at sea level this requirement then increases to 999 m?/h at an altitude of 4,000m. The high pressure compressor was therefore programmed to provide an output of 170%, while the cooler for the Contiform now provides an extra 25% output.



Mais per l’acqua
Dopo quella del “petrolium packaging” è giunta l’era del “corn packaging”. Ne è convinto Belu Natural Mineral Water, produttore inglese di acque minerali “alternative”, che ha adottato - primo in Europa - una bottiglia di PLA. Biodegradabile e basata su una risorsa rinnovabile come il mais, la confezione può essere ricompostata per uso commerciale in 12 settimane, suppergiù un milione di anni in meno rispetto alla plastica tradizionale. Le eco-bottiglie, disponibili nei punti vendita selezionati Waitrose stores e presto anche nei maggiori supermercati britannici, sono state realizzate con la collaborazione di NatureWorks® PLA, Planet Friendly Products e Biota Spring water of Colorado, il primo produttore di bevande al mondo ad utilizzare contenitori di PLA per il confezionamento dell’acqua. L’adozione di una bottiglia “a base mais” rientra in una più ampia iniziativa ecologista promossa da Belu in collaborazione con WaterAid: per ogni confezione acquistata nel Regno Unito, a un cittadino dell’Africa o dell’India sarà corrisposta una fornitura d'acqua potabile per un mese. (Fonte: Bevernews-Letter, luglio 2006)


Corn for water
After “petroleum packaging” it is time for “corn packaging”. Belu Natural Mineral Water, British producer of “alternative” mineral waters and the first in Europe to use a PLA bottle are sure of it. Biodegradable and based on a renewable source like corn the packaging can be recycled for commercial use in 12 weeks, approximately a million years less than traditional plastic.
The environmentally friendly bottles, on sale at selected Waitrose stores and soon at all major British supermarkets were produced in partnership with NatureWorks® PLA, Planet Friendly Products and Biota Spring water of Colorado, the first beverage producer in the world to use PLA containers for packaging water.
Using a “corn-based” bottle is just one of many environmental initiatives promoted by Belu in partnership with WaterAid. For every pack purchased in the United Kingdom a citizen of India or Africa will be supplied with drinking water for a month.
(Source: Bevernews-Letter, July 2006)





Packaging farmaceutico
Medicinali, differenziarsi in sicurezza
ESTETICA & PRATICITÀ Alcune proposte di Bosch Packaging Technology per le aziende farmaceutiche: processi sicuri e controllati, soluzioni di confezionamento ad alto valore aggiunto. Fra queste, un “wallet” compatto e dal prezzo ragionevole.

Le quattro aziende afferenti a Bosch Packaging Technology che sviluppano nuove tecnologie per il mercato farmaceutico (Bosch Pharma Liquid, Bosch Pharma Solid, Moeller & Devicon e Sigpack Systems) si preparano ad archiviare il 2006 con un numero elevato di nuovi lanci commerciali. Sigpack Systems ha infatti introdotto una linea completa per blister, mentre Bosch Pharma Solid ha lanciato una riempitrice di capsule con determinazione API, un sistema di pesatura per tablet e uno per l’alimentazione di tablet ad alta velocità in linee blisteratrici, un’astucciatrice per wallet-blister. Bosch Pharma Liquid risponde con due riempitrici per siringhe pre-sterilizzate, una macchina a elevate produzioni per il riempimento in fiale di polvere iniettabile, un isolatore, una macchina integrata riempimento/isolamento/processo, una riempitrice/chiuditrice per liquidi iniettabili in fiale, oltre che con la versione aggiornata delle lavatrici a media produzione. Un nuovo sistema di ispezione, infine, è stato introdotto da Moeller & Devicon.
Bosch Packaging Technology si propone dunque con tutta la propria capacità di innovazione, garantita da un personale di esperto e competente. «I nostri esperti - spiega Friedbert Klefenz, presidente di Bosch Packaging Technology - sono in grado di affiancare il cliente sviluppando soluzioni personalizzate per ogni esigenza, riuscendo a prevedere l’evoluzione tecnologica e le dinamiche di consumo del mercato mercato farmaceutico mondiale».

Utile e possibile
Fra le molte proposte di Bosch Packaging Technology, vogliamo puntare l’attenzione su un sistema di confezionamento innovativo, in grado di garantire un vantaggio competitivo ai produttori di farmaci OTC e con obbligo di prescrizione.
«Sia i farmaci da vendersi dietro ricetta medica, sia quelli da banco stanno diventando sempre di più marketing oriented. Per gli OTC, in particolare, una leva importante è l’appeal dell’imballaggio, ma praticità e usabilità sono altrettanto importanti.
Un buon esempio di come si possano coniugare esigenze differenti è costituito dai pratici wallet (letteralmente “portafogli”, NdR).
I consumatori infatti li ritengono facili da usare e “fare propri” nella vita di tutti i giorni. Con le avvertenze chiaramente stampate sulla confezione e un’indicazione esplicita sul dosaggio giornaliero, i wallet possono essere un elemento importante per creare complicità e fiducia fra brand e paziente. Il wallet è inoltre un prezioso strumento di anticontraffazione, poiché è difficile da riprodurre. Certo, questa tipologia di imballaggio ha sempre avuto come limiti il costo e le dimensioni.
Abbiamo lavorato a lungo per vincere queste sfide - commenta Klefenz - e siamo riusciti a mettere a punto una soluzione industriabile con un buon rapporto qualità/prezzo e dimensioni compatte. Il tutto grazie alle sinergie produttive messe in atto da attraverso Sigpack Systems (con la Flex Wallet) e Bosch Pharma Solid (con l’astucciatrice SmartWallet).
Possiamo inoltre contare su tecnologie che permettono di incorporare dispositivi elettronici e RFID nei wallet - conclude Klefenz - con l’obiettivo di aiutare ulteriormente il paziente ad assumere il farmaco con un dosaggio corretto e all’ora opportuna».


Pharmaceutical packaging
Medicinals, stand out in safety

APPEAL & CONVENIENCE Some Bosch Packaging Technology proposals for pharmaceutical companies: safe and controlled processes, high added value packaging solutions. Among these a compact “wallet” at a reasonable price.

The four Bosch Packaging Technology companies developing new technology for the pharmaceutical market (Bosch Pharma Liquid, Bosch Pharma Solid, Moeller & Devicon and Sigpack Systems) are ready to file away 2006 with an high number of new commercial launches.
Sigpack Systems recently introduced a complete line for blister packages while Bosch Pharma Solid has launched a capsule filling machine with API determination by NIR, a weighing system for tablets, a system for high-speed tablet feeding in blister lines and a cartoning machine for blister wallet applications.
Bosch Pharma Liquid has responded with two filling machines for pre-sterilized syringes, a high output machine for injectable powder vial filling, an isolator system, an integrated filling/isolator/processing machine, a filling and closing machine for liquid injectables in vials and a redesign of the medium output washing machine series. Finally, a new inspection system has been introduced by Moeller & Devicon.
Bosch Packaging Technology hence is offering itself with all its capacity to innovate, guaranteed by a competent and expert personnel. «Our experts - president of Bosch Packaging Technology Friedbert Klefenz states - are capable of accompanying the customer in developing personalised solutions for all needs, providing perspectives on technology and trends that impact pharmaceutical business worldwide».

Useful and possible
Among the many Bosch Packaging Technology proposals, we wish to highlight an innovatory packaging system, capable of guaranteeing a competitive advantage to OTC pharmaceutical producers and for products that require a prescription.
«Both prescription and over-the-counter (OTC) pharmaceuticals are becoming more marketing oriented. For OTC, marketing can be more geared towards the visual appeal of packaging, though convenience and usability are equally important. Wallets are a good example of a packaging technology that adds convenience to prescription and OTC pharma products. Consumers find them easy to use and incorporate into their daily lives. With directions clearly printed on the package and a daily record of dosages, wallets can be an important element in creating an overall positive experience between a brand and a patient. Wallets also offer some advantages in anti-counterfeiting because they’re difficult to duplicate. For wallets the two challenges have always been size and expense. We have been working in both these areas - Klefenz comments and can now offer more economically feasible solutions and compact sizes through the Flex Wallet from Sigpack Systems and the SmartWallet cartoning system from Bosch Pharma Solid.
There are also technologies that incorporate electronics and RFID into wallets - Klefenz concludes - to further assist patients in taking the correct dosage of medication at the correct times».



Bella di notte
È Crescendo, cartoncino “premium” patinato su un lato di MeadWestvaco, il supporto selezionato da Beiersdorf AG per l’astuccio della crema da notte Reshaping Treatment and Renewal Creme a marchio Nivea Body. Per dare al pack un’aura raffinata e suadente, tratto distintivo della linea notte Nivea, il design team del produttore tedesco aveva optato per un rivestimento perlescente blu e bianco e per una stampa a caldo in argento, che suggerisse l’atmosfera morbida e misteriosa di un cielo stellato.
Il cartoncino prescelto avrebbe dovuto esprimere fedelmente il concept notturno, senza per questo appannare la visibilità del marchio Nivea, dal caratteristico blu profondo. Inoltre, avrebbe dovuto avere una base bianca di grande brillantezza, per permettere al lettering - scavato sulla stampa scura - di stagliarsi sul pack con la massima evidenza possibile. Con la sua superficie levigata e uniforme, con la sua base luminosa e la sfumatura azzurrata, Crescendo si è rivelato il supporto più adatto a offrire quei colori vibranti, quella fedeltà nella riproduzione e resistenza alla luce richiesta dal team Beiersdorf.



Beautiful night
Crescendo is MeadWestvaco’s “premium” cardboard, shiny on one side, chosen by Beiersdorf Ag for their carton of Reshaping Treatment and Renewal Creme night cream trademarked Nivea Body. To give the pack a sophisticated and slick look, a distinctive trait of the Nivea night range, the German producer’s design team opted for a blue and white pearly look and for silver hot stamping suggesting the soft and mysterious atmosphere of a starry sky. The chosen box was to faithfully express the nocturnal concept without dulling the visibility of the Nivea trademark with its characteristic deep blue colour. Moreover, it was to have a bright white base to allow the lettering- hollowed in dark print- to stand out against the pack as strongly as possible.
With its smooth, uniform surface, bright base and light blue shades, Crescendo proved to be the best material for those bright colours and the faithful reproduction of and resistance to light required by the Beiersdorf team.



Parlare ai sensi
A Luxe Pack 2006 sarà possibile conoscere le ultime realizzazioni di Eastman Chemical Company per il segmento del packaging selettivo: soluzioni suggestive che ben illustrano l’ambizione di Eastman a fare di ogni pack un’esperienza indimenticabile per i sensi. Ne è un esempio la resina Glass Polymer, resistente sotto il profilo chimico e in grado di conferire alla plastica una trasparenza e una purezza analoghe a quelle del vetro, con una percentuale di trasmissione della luce pari al 92%. Proprio il “vetro-polimero” della multinazionale chimica è al centro di un nuovo concept di imballaggio per la cosmesi e il personal care, messo a punto in collaborazione con Rebhan, Eurofragance, Valois e Pfeiffer. Si tratta di un progetto che trae ispirazione dal mondo della prima infanzia per stuzzicare e portare una ventata di freschezza nel mondo, spesso saturo di novità, degli adulti. Come? La risposta è disponibile “dal vivo” presso lo stand Eastman.



Communicating with the senses
At Luxe Pack 2006 we will meet the latest creations by the Eastman Chemical Company for the exclusive packaging segment.
These are attractive solutions which well illustrate Eastman’s ambition to make each pack an unforgettable experience for the senses. Glass Polymer resin is an example of this, chemically resistant and able to make plastic just as transparent and pure as glass with a light transmission of 92%. Glass polymer is at the centre of a new packaging concept for cosmetics and personal care, developed in partnership with Rebhan, Eurofragance, Valois and Pfeiffer. This project draws inspiration from the world of early infancy to excite and bring a flush of enthusiasm to the world of adults which is often over-saturated with the new. How? The answer can be found “live” at the Eastman stand.



Per ambienti sterili
Forte dei riscontri positivi avuti in occasione di Achema 2006 (Francoforte, 15-19 maggio), Marchesini Group propone Steril 400, sistema di nuova generazione per il riempimento e la tappatura in ambiente sterile.
La macchina, accessibile dal lato anteriore, è articolata in tre moduli differenti e risulta perfettamente protetta dal riciclo a flusso laminare. L'accurata progettazione ha eliminato ogni possibile ostacolo alla linearità del flusso d'aria, evitando l’eventuale attrito fra i flaconi grazie all'integrazione di un sistema di trasporto con nastro di acciaio Inox 316L. Il riempimento è affidato a otto pompe rotative a pistone, azionate da motore brushless. Ogni pompa è composta solo da due pezzi, per assicurare la sanitizzazione ottimale dell'autoclave. Steril 400, predisposta per l'installazione del controllo peso statistico, ha una cadenza massima di 400 flaconi/min, per volumi di riempimento fino a 30 ml e flaconi di diametro fino a 36 mm.



For clean-room applications
Bolstered by the positive response they had during Achema 2006 (Frankfurt, 15th -19th), Marchesini Group offers Steril 400 a new filling and capping system for clean-room applications.
This machine, accessed from the front, is split into three different modules and is perfectly protected by laminar flow recirculation.
The painstaking design of this machine means that the linear air flow is uninterrupted by obstacles, plus there is no friction between the flacons thanks to the addition of an efficient 316L stainless steel conveyor belt system.
Eight rotary piston pumps are responsible for filling.
Each pump (driven by a brushless motor) consists of just two parts, making for excellent sanitation of the autoclave.
The machine, also designed to allow for the installation of statistical weight control, offers a max output rate of 400 flacons/min with filling volumes of up to 30 ml and max 36 mm flacon diameters.



Tecnologia per sedurre
Grande e scintillante, la capsula di chiusura di Bright Crystal, nuova fragranza di Versace, è un diamante sfaccettato che strega e seduce, catturando la luce per moltiplicarla in infiniti bagliori di cristallo. Ed è anche l’ennesimo, prestigioso esempio delle qualità estetiche delle resine DuPont™ Surlyn® che, con la loro diafana trasparenza, la gradevole tattilità e la semplicità produttiva continuano a rappresentare un elemento essenziale dell’offerta DuPont per l’industria cosmetica e del personal care. In mostra a Luxe Pack 2006, accanto alle applicazioni in Surlyn, anche le ultime, avveniristiche realizzazioni di DuPont per il packaging selettivo, dalla tecnologia elettroluminescente di seconda generazione, ai flaconi per profumo e ai vasetti stampati a sublimazione, senza dimenticare la tecnologia per le guaine termoretraibili 3D a base di film di poliestere sviluppata da DuPont Teijin Films.



Seductive technology
Large and glittery, the stopper of Bright Crystal, a new fragrance by Versace, is an enchanting and seductive faceted diamond, capturing the light in order to multiply it in infinite flashes of crystal. And it is also the umpteenth example of the attractive qualities of DuPont™ Surlyn® resins which, since they are diaphanously transparent, pleasant to the touch and simple to make, continue to be an essential element of the DuPont range for the cosmetics and personal care industry. At Luxe Pack 2006, DuPont’s latest futuristic creations for exclusive packaging, from latest generation electroluminescent technology to perfume bottles and sublimely moulded jars, not forgetting the technology for the polyester based 3D heatshrunk sheathes developed by DuPont Teijin Films, are shown alongside Surlyn’s applications.



Cofanetti, con personalità
Forte del potenziale creativo rappresentato da Polysensoriel, centro di progettazione e design situato a Bruxelles, Cosfibel Group è in grado di offrire la risposta più originale (e più conveniente) a ogni esigenza. Il raffinato astuccio per la fragranza “Feminite du Bois” di Shiseido e la linea di pack promozionali Azzaro sono solo alcune delle realizzazioni firmate da Cosfibel nel 2006. Si tratta nel primo caso di un cofanetto, disegnato da Karen Voigt, che evoca atmosfere contrastanti e seducenti, dove una grande finestra a forma di cuore rivela - nelle sue metà asimmetriche - la fragranza e gli accessori regalo che l’accompagnano, squarciando il fronte del pack e il suo romantico color malva (peraltro vivacizzato da brillantini argento). Per Azzaro pour Homme, Chrome, Visit for Men e Silver Black sono invece stati disegnati dei cofanetti di cartoncino rivestito di poliestere, dallo smagliante effetto a specchio. Una striscia decorata, che riporta i codici-colore propri a ciascuna referenza, solca il fodero trasparente, conferendo all’intera confezione un’eleganza sobria e virile.


Caskets with personality
Bolstered by the creative potential represented by Polyensoriel, design and planning centre situated in Brussels, the Cosfibel Group is capable of offering the most original (and economical) response to all needs. The refined case for the fragrance “Feminite du Bois” by Shiseido and the promotional Azzaro pack line are only some of the creations that Cosfibel put its name to in 2006. The former is a casket, designed by Karen Voigt, that evokes contrasting and seductive atmospheres, where a huge heart-shaped window reveals - in its two asymmetrical halves - the fragrance and the gift accessories that accompany the same, forming a breach in the front of the pack and its romantic malva color (livened up by silver glitter).
For Azaro pour Homme, Chrome, Visit for Men and Silver Black in turn cardboard caskets covered in polyester have been designed, with a dazzlling mirror effect.



Semplice è bello
Sviluppato da Alcan Packaging Beauty, Saint-Gobain Desjonquères e Calmar, Viaggio è un nuovo concept di imballaggio in grado di semplificare le operazioni di riempimento nel segmento profumeria: è infatti sufficiente fissare all’apposito flacone di vetro (Saint-Gobain Desjonquères) una capsula spray Alcan, già integrata con la versione Clikit della pompa Melodie (Saint Gobain Calmar)… e Viaggio è pronto all’uso.
La semplicità di assemblaggio nulla toglie alle esigenze estetiche del comparto cosmesi-profumeria, o a quelle di praticità espresse dagli utilizzatori finali: il flacone, dalle linee moderne ed eleganti, è infatti sormontato da una chiusura spray ergonomica e da un comodo attuatore. Il complesso flacone-pompa-chiusura è disponibile in tre taglie (30, 50 e 100 ml) e si presta a finiture di ogni tipo: è così possibile impreziosire lo spray cap con metallizzazioni, laccature, stampe a caldo o tampografie, ricorrendo invece a serigrafie, stampe a caldo o guilloche per il corpo del flacone.



Simple is beautiful
Developed by Alcan Packaging Beauty, Saint-Gobain Desjonquères and Calmar, Viaggio is a new packaging concept capable of simplifying the filling operations in the perfumery segment: all one need do is to fix an Alcan spray capsule, already integrated with the Clikit version of the Meldodie pump (Saint Gobain Calmar)… to the special glass bottle (Saint-Gobain Desjonquères) and Viaggio is ready for use. Its simple assembly does not in anyway detract from the aesthetic appeal of the cosmetics-perfumery segment, or the conveniences required by the end users: the bottle, with a modern elegant shaped, is in fact topped by an ergonomic spray closure and a convenient actuator. The whole bottle-pump-closure is available in three sizes (30, 50 and 100 ml) and it can take finishes of all types: thus the spray cap can be embellished with metalisation, lacquering, hot or pad printing, also resorting to screenprinting, hot printing or guilloche for the bottle body.



Un “campione” di comunicazione
Imagin, ultima creazione Valois, è il frutto di anni di ricerca dedicati allo sviluppo di un campione del tutto originale. Si tratta di un sample super piatto per fragranze alcooliche e semi-alcooliche, un mini-packaging con capacità pari a 0,3 ml e dotato di pratico erogatore spray (fino a sei erogazioni). Fedele alla “missione” di ogni campione (comunicare il brand) Imagin si distingue per l’ampia superficie disponibile a loghi e comunicazioni e per le grandi potenzialità promozionali. Realizzato in cellulosa pura (330 g/m2), può essere agevolmente allegato a giornali e riviste, e decorato con stampe da 4 a 8 colori e rivestimento UV.



An advertising “sample”
Imagin, the latest Valois creation, is the result of years of research dedicated to the development of a very original sample. This is a super flat sample for alcoholic and semi-alcoholic fragrances, a mini-packaging with a volume of 0.3ml, equipped with a practical spray dispenser (up to six applications).
Faithful to the mission of each sample (brand advertising) Imagin stands out from the crowd due to its large surface suitable for logos and messages and its huge advertising potential.
Made from pure cellulose (330 g/m2), it can easily be attached to newspapers and magazines and decorated with UV coated 4 to 8 colour printing.





Dalle idee ai test
SERVIZIO COMPLETO Il laboratorio R&S di Deles Imballaggi Speciali si evolve in realtà autonoma, certificata, con tutte le carte in regola per effettuare prove di idoneità sugli imballi, propri o di terzi. Completa così un servizio che parte dalla progettazione del pack, procede nelle fasi di produzione e formatura, e termina con i test richiesti dall’utilizzatore. E.P.

«DelesLab è il nostro motore», afferma Stefano Scaroni, amministratore delegato di Deles Imballaggi Speciali. «Svolge, infatti, le funzioni di ricerca e sviluppo all’interno di un gruppo che offre soluzioni d’imballo ottimizzate, personalizzate e complete, dove dunque alla struttura dedicata all’analisi e all’“invenzione” spetta, per definizione, un ruolo trainante». Avviato circa un anno e mezzo fa sotto la guida di Antonio Currà, oggi DelesLab ha concluso un’intensa fase di strutturazione e assestamento, che gli permette di offrire nuovi servizi e di presentarsi sul mercato non solo come “braccio” del gruppo Deles ma anche come struttura indipendente di consulenza e certificazione. Le “credenziali” sono molte, a partire dai 1500 progetti messi a punto dalla fondazione ad oggi, a dimostrazione che le idee non mancano. «Ma il dato più significativo - sottolinea Currà - non è tanto la quantità di lavori svolti, bensì l’elevatissima percentuale di progetti che si trasformano in prodotti, a volte realizzati in esclusiva per un cliente e, in altri casi, brevettati da Deles».

Laboratorio creativo
L’esempio più evidente riguarda l’ormai affermato TCP (Temperature Controlled Pack): un imballo da trasporto di farmaci progettato inizialmente per la casa farmaceutica Novartis (che resta uno dei principali utilizzatori), composto da pochi elementi di cartone ondulato e LDPE, in grado di mantenere la temperatura interna fra i 2 e gli 8 °C, nel corso del trasporto fino al punto vendita. «Il mantenimento di una temperatura costante durante tutte le fasi logistiche - spiega al riguardo Scaroni - rappresenta un punto critico per l’intero settore farmaceutico che, attualmente, lo affronta “pagando” un surplus di organizzazione e costi di trasporto significativi su camion refrigerati. Per questi motivi la nostra soluzione ha trovato un’ottima accoglienza e, per le sue caratteristiche di sicurezza ed economicità viene ora adottata da un numero crescente di utilizzatori dei settori più diversi, dalla microelettronica agli alimenti freschi, salumi confezionati in primis». Anche grazie ad alcuni contratti di fornitura a lunga scadenza, per Deles il TCP è, dunque, diventato un prodotto strategico, ma non è la sola “invenzione” di ampia portata del laboratorio. Fra le ultime e più rilevanti figurano una leggera ma efficace “gabbia” protettiva di PE antiurto per bottiglie di vetro, che ha superato i testi di caduta da un metro, e la confezione che ha conquistato il premio Qualità riservato da TNT ai migliori fornitori: «un imballaggio protettivo dalle prestazioni certificate, che ha abbattuto del 50% le rotture dei proiettori di ricambio per auto (Fiat) durante il trasporto ai concessionari. E che, inoltre, è realizzato con materiale prefustellato leggero, economico e rapidissimo da montare e riempire».
Lay-out e funzioni
Il laboratorio DelesLab si inserisce nel contesto di Deles Imballaggi Speciali all’interno di un’ampia area articolata in zone adibite al magazzino delle materie prime (tipicamente, il PE espanso), alla fustellatura e alla cosiddetta “sartoria”, dove un gruppo di giovani donne esegue, con grande destrezza, le operazioni manuali necessarie ad assemblare gli imballi più complessi.
Ingente la mole di materiale trasformato - secondo stime interne, Deles è il primo consumatore italiano di lastre di PE (circa 1200 m3 mensili) - di cui nulla viene sprecato: due trituratori macinano gli scarti, che vengono poi imballati e resi al produttore per il riciclo oppure commercializzati come riempitivi. «Le principali lavorazioni che svolgiamo in questa parte dell’azienda - chiarisce Currà - sono fustellature, tagli, fresature ecc. e, quando si tratta di imballi composti da più elementi, l’eventuale montaggio dei pezzi. Se il cliente lo richiede, effettuiamo anche l’inserimento dell’imballo protettivo nelle scatole di cartone personalizzate dall’utilizzatore. Inoltre, nella “sartoria” le operaie hanno il compito fondamentale di controllare la qualità dei fustellati da assemblare».
Le attrezzature più sofisticate si trovano nell’area prove, il cuore del DelesLab: i drop tester per analizzare il comportamento dell’imballo in fase di caduta, e le tavole vibranti che simulano altri possibili “incidenti” di natura logistica.
«L’idea di attrezzare il DelesLab con questo tipo di macchine ci è venuta in America, durante un incontro con la federazione delle società di certificazione. Ne è emerso che in Italia non esisteva alcun ente in grado di effettuare i test ufficiali ISTA e ASTM richiesti agli esportatori di beni, per garantire l’integrità delle merci destinate al mercato statunitense, costringendo le aziende a onerose pratiche di validazione.
Ora questa lacuna è colmata: le nostre attrezzature, tutte rigorosamente di marca Lansmont, sono a norma secondo gli standard ufficiali e ci permettono di offrire un nuovo e importante servizio alle imprese manifatturiere che ci commissionano, di volta in volta, le prove necessarie».
Il valore di questa struttura sta, dunque, nella sua capacità di offrire un servizio a un tempo specializzato (sull’imballaggio) e completo.
«Ma anche - sottolinea Scaroni - nel fatto stesso di fare innovazione, che rappresenta un driver fondamentale per il mondo industriale.
Deles Imballaggi Speciali vi dedica importanti risorse finanziarie e umane, non solo per dare seguito alle richieste del singolo cliente ma anche per aggiornarsi su prodotti e tecnologie.
L’obiettivo ultimo? Operare sul mercato con la libertà necessaria a esprimere il nostro potenziale di originalità perché, come dice Seth Godin nella sua “Mucca viola”, l’importante non è tanto essere bravi (che è obbligatorio) ma essere “diversi”. E noi, modestamente…».



Arcipelago Deles
Il gruppo Deles (Uboldo, VA) è composto da più realtà specializzate e sinergiche: l’omonimo scatolificio delle origini, Deles Imballaggi Speciali (imballaggi protettivi di PE espanso e altri materiali ammortizzanti), DelesMatic (macchine, attrezzature e linee complete di imballaggio e finelinea), DelesLab (progetti personalizzati di soluzioni di imballaggio), accanto a cui sono nate Deles Srl in Emilia e la spagnola Deles Embalajes Especiales.
Emanazione di una dinamica famiglia di imprenditori varesini, che si è dotata di una struttura di impronta manageriale, queste diverse realtà sono accomunate dalla missione condivisa: fornire una serie completa e sempre aggiornata di imballaggi protettivi ad elevata prestazione, nonché sistemi di confezionamento e marcatura da comporre secondo i bisogni dell’utenza.
Degno di nota il ritmo di crescita della società, sempre a due cifre, che prevede di chiudere l’esercizio con un fatturato di oltre 20 milioni di euro (+20%) e annuncia ulteriori sviluppi strutturali di grande portata.

The Deles archipelago
The Deles group is made up of several specialised and synergical concerns: the original boxworks that gives its name to the group, Deles Imballaggi Speciali (protective packaging and PE foam and other shock absorbing materials), DelesMatic (machines, equipment and complete packaging lines and end of line), DelesLab (customised packaging solutions), alongside which Deles Srl in Emilia and Deles Embalajes Especiales came into being. Offshoot of a dynamic family from Varese, that equipped itself with a managerial type structure, these different concerns share a common mission: to provide a complete and constantly updated series of high performance special packaging, as well as packing and marking systems, compiled conforming to specific customer needs. Worthy of note the ongoing two digit growthrate of the company, that reckons it will close the year with a turnover of over 20 million Euro (+20%) and announces further largescale structural growth.





Ultim’ora: Deles fa logistica
In joint venture con ILC Srl - un’affermata impresa di logistica al servizio di gruppi come Siemens, Alcatel, Italtel… - Deles fonda ILC Logistics.
La neonata società propone un servizio piuttosto originale: gestire le operazioni di logistica integrata per conto dei clienti, direttamente all’interno dei loro magazzini.
Le sinergie generate dalle specializzazioni complementari di Deles e ILC, inoltre, permettono di controllare in toto anche le forniture di imballaggio, mettendo in campo di volta in volta contenitori progettati per essere efficaci ed economici nella situazione data, oltre che testati e realizzati da strutture del gruppo.
«Si tratta di un inedito “out”sourcing “dentro” la fabbrica dell’azienda cliente - commenta con soddisfazione Stefano Scaroni, amministratore delegato di Deles Imballaggi Speciali - che permette di conseguire tutte le economie generate dalla terziarizzazione, senza però rinunciare ad avere un servizio personalizzato.
Questa impostazione, di fatto, ci consente di offrire ai clienti soluzioni all’avanguardia, con un livello di competitività e competenza particolarmente elevato».
ILC Logistics sarà dunque in grado di svolgere tutte le operazioni di finelinea che precedono la spedizione. Ecco le principali.
• Prelievo del materiale da imballare dal reparto produttivo; controllo (conteggio dei colli, confronto con la documentazione fornita, ispezione visiva dei colli in ingresso, analisi delle discordanze); stampa packing list di prelievo; applicazione etichette per censimento.
• Trasferimento nel reparto di imballaggio con stoccaggio dei prodotti, assegnazione dell’ubicazione, posizionamento a stock, il tutto con garanzie di conservazione e integrità della merce.
• Gestione dell’approvvigionamento dei materiali di confezionamento e valutazione delle soluzioni migliori.
• Confezionamento: controllo qualità dei materiali da imballaggio; studio e analisi degli upgrade da effettuare sulle linee di confezionamento e movimentazione (di competenza Deles Matic); realizzazione delle soluzioni concordate con il committente; gestione dell’imballo nel rispetto delle modalità e dei cicli; approntamento ordini.
• Consegna all’area spedizione, con verifica dei colli confezionati.

Breaking news: Deles gets into logistics
In a joint venture with ILC Srl - a successful logistics concern serving groups such as Siemens, Alcatel, Italtel… Deles has founded ILC Logistics. The newly created company proposes a pretty original service: run the customer’s integrated services directly from inside the customer’s own warehouses.
The synergies generated by the complimentary specialisation of Deles and ILC also permit the total control of the supply of packaging, fielding containers, tested and made by group structures, designed to be effective and economical, all this to suit and help tackle each specific situation as it arises.
“We are offering an original outsourcing from within the customer’s works - Managing director of Deles Imballaggi Speciali comments with satisfaction - that enables the customer to enjoy all the economies generated by outsourcing, though retaining all the benefits of a personalised service.
This organisation of things in actual fact enables us to offer our customers leading edge solutions at particularly high skill and competitivity levels”. ILC Logistics will hence be in a position to carry out all the end-of-line operations prior to shipping. Here are the main ones.
• Withdrawal of packaging materials from the production section; control (item count, check with documentation provided, visual inspection
of incoming items, analysis
of nonconformities); print of packaging withdrawal list; application of label for census.
•Transfer to the packaging section and storage of products, notation of location and positioning of stock, all this guaranteeing the preservation and integrity of the goods.
• Management of the procurement of packaging materials and rating of best solutions.
• Packaging: quality control of the packaging materials; study and analysis of the upgrades to be carried out on the packaging and handling lines (the task of Deles Matic); completion of the solutions agreed upon with the customer; management of packaging, respecting modalities and cycles; preparation of the orders.
• Delivery to the shipment area, with check on packed items.





From ideas to tests
FULL SERVICE Deles’s Imballaggi Speciali R&D laboratory is evolving into an independent concern, certified and with all the right cards for carrying out suitability tests on its own packaging or on that of third parties. Thus one has the completion of a service that goes from pack design to the production and forming stage, and ends up with the tests on demand from the user. E.P.

«DelesLab is our motor mechanism» Stefano Scaroni, managing director of Deles Imballaggi Speciali states.
«It in fact performs the R&D functions within a group that offers optimised, personalised and complete packaging solutions, where hence by definition the structure for analysis and “invention” plays a key role».
Started up roughly a year-and-a-half ago under the guidance of Antonio Currà, today DelesLab has concluded an intense restructuring and reorganisation phase, that allows it to offer new services and to not only present itself to the market as an “arm” of the Deles group, but also as an independent structure for consultancy and certification. It has many “credentials”, starting off from the 1500 projects devised since its foundation, showing that ideas are not lacking. «But the most significant fact - Currà underlines - is not so much the amount of work carried out, but rather the inordinately high percentage of projects that turn into products, at times exclusively created for a customer, and in other cases patented by Deles».

Creative workshop
The clearest example is the by now successful TCP (Temperature Controlled Pack): a pharmaceutical transport pack initially designed for the Novartis pharmaceutical company (that is still one of its main users), made up of a few corrugated cardboard and LDPE elements, capable of keeping an internal temperature of from around 2°
to 8°C, during transport to the salespoint. «Keeping a constant temperature during all the logistics phase - Scaroni explains on this count - is a critical point for the entire pharmaceutical sector, that currently responds to the problem “paying” a surplus in organisation and considerable transport costs using refrigerated trucks. This is why our solution has been welcomed and, thanks to its characteristics of being safe and economical, it is being applied by
a growing number of users in the broadest array of sectors, from microelectronics to fresh foods,
and packed cold cut meats first
and foremost”. Also thanks to some long-lease supply contracts, for Deles TCP has hence become a strategic product, but it is not the only far-reaching “invention» of the laboratory.
Among the most latest important ones one has a light but effective PE protective shock-proof “cage” for glass bottles, that has passed metre-high fall crash tests, and the pack that won the quality prize awarded by TNT to the best supplier: «a protective packaging with certified performance, that has reduced breakage of spare car headlights (Fiat) during transport to the concessionaires by half. And as well is made with light pre-diecut material, economical and quick to assemble and fill».

Layout and functions
DelesLab is part of Deles Imballaggi Speciali within a broad area divided up into zones used for warehousing raw materials (typically expanded PE), for diecutting and for the socalled “tailor’s shop”, where a group of young women skilfully perform the manual operations needed to assemble the most complex packs. A huge amount of material is converted - according to internal estimates, Deles is in fact the prime Italian consumer of PE blocks (around 1200 cu m month) - nothing of which goes to waste: two grinders crush up the waste, that is then packed and returned to the producer for recycling or traded as filling.
«The main processes carried out in this part of the concern - Currà explains - are diecutting, cutting, milling etc and, when we are dealing with a packaging item made up of several pieces, if needed the assembly of the pieces. If the customer requires it, we also carry out the insertion of the protective packaging in the cardboard box personalised by the user. As well as that, in the “tailors’ shop” the workers have the fundamental task of checking the quality of the dies to be assembled».
The most sophisticated equipment is in the test area, the heart of DelesLab: the drop tester for analysing the performance of the packaging in the event of a fall, and the vibrating tables that simulate other possible “accidents” of a logistical nature.
«The idea of equipping the DelesLab with this type of machine came to us from America, during an encounter with the federation of the certififying companies. It emerged that in Italy nobody existed capable of performing official ISTA and ASTM tests demanded for the export of goods, to guarantee the integrity of the goods destined for the US markets, compelling the companies to carry out costly validation practises.
Now this gap has been filled: our equipment, all strictly Landmont brand, conforms to official standards and enable us to offer a new and important service to manufacturing companies that commission the necessary tests according to their specific needs».
The value of this structure hence stands in its capacity to offer a service that is both specialised (as regards packaging) and complete. «But also - Scaroni underlines - in the selfsame facts of innovating, that features as a fundamental driver for the industrial world.
Deles Imballaggi Speciali dedicates important financial and human resources, not only to satisfy the demands of the single customer but also to update on products and technologies.
The latest objective? Operate on the market with the freedom needed to express our potential of originality so that, as Seth Godin says in “Purple cow”, what is important is not so much being good (all the same a must), but being “different”.
And modestly we reckon… ».



Questione di dimensioni
Ridurre gli ingombri e moltiplicare i vantaggi: un obiettivo che Crescendo 750, contenitore pieghevole a pareti lisce di Allibert (Orbassano, TO), si propone di raggiungere in virtù di una costruzione ingegnosa e affidabile.
L’altezza di Crescendo è studiata per ottimizzare il carico durante il trasporto: se a contenitore aperto misura 750 mm, da chiuso è alto solo 398 mm, permettendo un notevole risparmio di volume nel ritorno a vuoto.
Non solo. Grazie alla presenza di fori per il deflusso dell’acqua la cassa pallet può essere ripiegata e stoccata all’aperto, per guadagnare spazio all’interno degli ambienti di lavoro e nei magazzini.
L’entrata delle forche è normalizzata, le zone di identificazione protette.
È inoltre possibile sostituire singoli componenti di Crescendo e aprire o chiudere il contenitore senza sequenza obbligata. Riciclabile e leggera (pesa 40 kg), la soluzione Allibert si distingue anche per le garanzie di sicurezza offerte all’utilizzatore: elevata rigidità meccanica, presenza di un doppio blocco per pannelli e chiusure, fondo piatto e assenza di protuberanze.
Il contenitore è compatibile con tutti i sistemi di movimentazione industriale.



A question of size
Reduce the bulk and multiply the advantages: an objective that Crescendo 750, smooth-walled folding container by Allibert (Orbassano, TO), declares it will attain thanks to its ingenious and reliable construction. The height of Crescendo has been designed to optimise the load during transportation: if on being open the container measures 750 mm, closed it is only 398 mm high, enabling a considerable saving in volume in its empty return journey. Not only that.
Thanks to the presence of holes to allow water to flow out the crate-pallet can be folded and stocked in the open so as to
gain space within the work area and the warehouse. The fork entry has been standardised, the ID areas are protected. On top of that the single components of Crescendo can be replaced and the container can be opened and closed without following the set sequence. Recyclable and light (it weighs 40 kg), the Allibert solution also stands out for the guarantees of safety offered to the user: high mechanical rigidity, presence of a double block for panels and closures, flat base and absence of protruding parts.
The container is compatible with all industrial handling systems.



Macchina per bustine CG/B-M
L’esigenza di soddisfare una fetta di mercato sempre più ampia ha spinto Gema (Bibbiano, RE) a realizzare la macchina per il confezionamento automatico in bustine Mod. CG/B-M, proposta innovativa applicabile a una vasta gamma di prodotti (alimentari e non) confezionati in bustine, sacchetti e pack semirigidi.
Questi ultimi, distanziati dalla confezionatrice, vengono veicolati alla CG/B-M, mediante nastro trasportatore motorizzato a facchine su fila singola.
Qui sono spinti in una tramoggia pneumatica, dotata di fotocellula di conteggio pezzi, per poi essere introdotti nella tramoggia sottostante. Raggiunto il numero di pezzi desiderato, la tramoggia si apre e deposita le bustine nel cartone sottostante, mentre un deviatore dirotta le altre su una seconda tramoggia, ripetendo il ciclo.
Nel frattempo, il cartone esce dall’inscatolatrice dirigendosi alla nastratrice e alla palettizzazione.
Il numero di bustine è impostabile a richiesta dal pannello operatore, sul quadro elettrico generale. Il sistema può raggiungere cadenze pari a 200 bustine/min e non necessita di cambio formato anche in caso di pezzature diverse.



CG/B-M sleeve machine
The need to meet increasing demands in the market sector led Gema (Bibbiano, RE) to devise the innovative CG/B-M automatic sleeve machine for a wide range of food and non-food products packed in sleeves, bags and semi-rigid packs. The latter, which are spaced out by the wrapping machine, are conveyed - by means of a conveyor belt with carriers in a single row - to the CG/B-M machine. They are then pushed into a pneumatic hopper fitted with a photocell which counts the pieces, and conveyed to the following hopper. When the number of desired pieces is reached, the hopper opens and deposits the sleeves in the carton below while a deflector diverts the sleeves to another hopper, repeating the cycle. At the same time, the first carton is conveyed from the cartoning machine to the taping machine and palletizer.
The number of sleeves can be set on the operator panel of the main switchboard.
The system can reach speeds of up to 200 sleeves/min and no changeover is required, regardless of product size.



Film (e non solo) per corriere
Per migliorare la presentazione dei prodotti imballati e aumentare la produttività, DHL Italia si è rivolta a Sealed Air, che ha risposto alle esigenze del partner proponendo due diversi tipi di film termoretraibili e una macchina confezionatrice.
• Le scatole di telefoni cellulari consegnate dal celebre corriere sono ora imballate con il film a bassa retrazione Sealed Air Cryovac D-940. Trasparente e facile da sigillare, il film è adatto a macchine ad alta velocità e, proprio in virtù della forza di retrazione estremamente contenuta, evita ogni tipo di deformazione del prodotto.
• Per quanto riguarda il confezionamento dei lotti, la scelta di DHL è caduta su Sealed Air Cryovac Impact 24. Particolarmente resistente alla perforazione, il film rimane sempre teso, senza grinze, assicurando alla merce trasportata un aspetto gradevole e rassicurante. Impact 24 è compatibile con un gran numero di attrezzature manuali, automatiche e flow pack, e può resistere anche alla movimentazione e allo stoccaggio in condizioni estreme.
• Le operazioni di confezionamento termoretraibile sono state invece affidate a due macchine modello Combipack HSS 50 TT (50 conf/min), fornite a DHL da Packma (distributore italiano di Sealed Air).



Film (and a lot more) for carriers
To improve the presentation of packed products and increase productivity, DHL has turned to Sealed Air, that has responded to the needs of its partner offering two different types of heatshrink film and a packaging machine to go with it.
• The boxes of cell phones delivered by the famous carrier are now packed with a low shrink Sealed Air Cryovac D-940 film.
Transparent and easy to seal, the film is suited for high speed machines and thanks to its extremely contained shrink force, avoids all types of product deformation.
• As far as the packaging of lots is concerned, DHL’s choice fell on Sealed Air Cryovac Impact 24. Particularly perforation resistant, the film is always stretched, without wrinkles, ensuring the goods transported a pleasant and reassuring appearance. Impact 24 is compatible with a lot of manual, automatic and flow pack equipment, and can also stand up to handling and storage in extreme conditions.
• The heatshrink packaging operations have in turn been entrusted to two model Combipack HSS 50 TTs (50 conf/min), supplied to DHL by Packma (Sealed Air’s Italian distributor).



Termoformati
Arcoplastica studia, progetta e produce termoformati per il settore alimentare e tecnico. Così come nel settore tecnico anche per quello alimentare, dove ormai realizza più del 70% del fatturato, propone novità e studia soluzioni alle diverse esigenze del mercato. Questa sua capacità di proporsi come partner per studiare e risolvere problematiche legate al packaging e ai diversi tipi di materiali,ha portato la società a lavorare per le più importanti realtà industriali. Attualmente ha incrementato il reparto stampa con due nuove linee offset che permettono la stampa sino a sei colori, su tutti i formati di vaschette preformate presenti a catalogo (più di 200). C’è una ricerca continua sui diversi tipi di materiali che riducono l’impatto ambientale, come gli EPP (polipropilene espanso) che contribuiscono anche a ridurre l’incidenza del contributo Conai, o i materiali biodegradabili, i materiali con barriera “UV”, i classici materiali barriera, tutto questo per soddisfare i problemi dei propri clienti.



Heatformed products
Arcoplastica designs and produces heatformed products for the food and technical sectors. In the technical as well as in the food sector, that now accounts for over 70% of its turnover, Arcoplastica proposes new features and devises solutions to meet different market needs.
Its capacity to offer itself out as a partner for studying and solving problems linked to packaging and to the different types of materials, has led the concern to work for the main and most important industrial concerns. It has currently boosted its print department with two new offset lines that enable the printing of up to six colors on all the formats of preformed tubs present in its catalogue (more than 200). The concern carries out a continuous research on the different types of materials that reduce environmental impact, such as EPP (polypropylene foam) that also contributes to reducing the Conai rate, as well as biodegradable materials, materials with UV barriers, the classic barrier materials, all this to satisfy customer problems and needs.




Lunga vita al cibo
Long live food



Scienza chiama industria
Science calls industry



Gas speciali per cibo e bevande
Special gases for food and beverages



Una novità tira l'altra
One new feature draws another



La shelf life raddoppia
Shelf-life doubles


Flessibile o rigido, MAP o sottovuoto?
Flexible or rigid, MAP or vacuum?



Misurare la permeabilità delle bottiglie
Testing the permeability of bottles



Vantaggi al naturale
Natural advantages



Film commestibile
Edible film




Segni particolari: design
Distinguishing marks: design




Per il latte, per il processo
For milk and for processing




Capsule per succhi
Closures for juice




Shelf life: giocare d'anticipo
Shelf life: moving first




Sul tetto del mondo
On the rooftop of the world




Mais per l'acqua
Corn for water




Medicinali, differenziarsi in sicurezza
Medicinals, stand out in safety




Bella di notte
Beautiful night




Parlare ai sensi
Communicating with the senses




Per ambienti sterili
For clean-room applications




Tecnologia per sedurre
Seductive technology




Cofanetti, con personalità
Caskets with personality




Semplice è bello
Simple is beautiful




Un “campione” di comunicazione
An advertising “sample”




Dalle idee ai test
From ideas to tests




Questione di dimensioni
A question of size




Macchina per bustine CG/B-M
CG/B-M sleeve machine




Film (e non solo) per corriere
Film (and a lot more) for carriers




Termoformati
Heatformed products




Aerosol per stupire - Per rilanciare i marchi Studio e Obao, leader rispettivamente nei segmenti hair-styling e body care, L’Oréal si è affidata alla competenza tecnica e all’estro progettuale di Boxal (Beaurepaire, F), divisione di Exal Group. I due aerosol “forgiati” dalle mani del produttore francese assicurano alle referenze L’Oréal un sicuro impatto a scaffale e un utilizzo semplice e intuitivo. Disponibili in tre formati (150, 250 e 300 ml) per la linea Studio e con capacità da 200 ml per i prodotti Obao, i flaconi spiccano per la grafica moderna e accattivante, che enfatizza il profilo sagomato del pack ed è a sua volta valorizzata dall’effetto soft della finitura e dalla brillantezza della stampa offset a sei colori.
Aerosol to amaze - To relaunch the Studio and Obao brands, respectively leaders in the hairstyling and bodycare segments, L’Oréal has called on the technical skills and design verve of Boxal (Beaurepaire, F), division of the Exal Group.
The two aerosols “forged” by the hands of the French producer ensure the L’Oréal product a sure shelf impact and a simple and intuitive use. Available in three formats (150, 250 and 300 ml) for the Studio line and with 200 ml capacity for Obao products, the bottles stand out for their appealing, modern graphics, that emphasize the shaped outline of the pack and in turn enhance the soft touch of the finish and the brilliant six color offset print.

Apertura tecnologica - Stora Enso sta sviluppando una speciale tecnologia per l’apertura delle confezioni mediante “delaminazione elettrica”. Grazie al nuovo sistema CDM (acronimo di Controlled Delamination Materials) sarà dunque possibile separare due confezioni attaccate o due lembi delle stesse ricorrendo, appunto, all’elettricità.
L’adozione di tale tecnologia, per la quale Stora Enso ha fatto richiesta di brevetto, potrebbe aprire numerose prospettive d’innovazione per il settore dell’imballaggio: oltre a semplificare l’apertura delle confezioni dei beni di consumo, CDM potrebbe offrire lo spunto per nuove soluzioni distributive, in grado di ridurre la quantità di materiale impiegato per i pack e migliorare la logistica presso il punto vendita o, ancora, potrebbe giocare un ruolo rilevante come mezzo di autenticazione e differenziazione del prodotto.
Technological opening - Stora Enso is developing a special technology for opening of packs by way of “electrical delamination”. Thanks to the new CDM (short for Controlled Delamination Materials) system it will hence be possible to separate two packs attached or two corners of the same be resorting to electricity.
The use of this technology, for which Stora Enso has requested a patent, could open numerous prospects of innovation for the packaging sector: as well as simplify the opening of the packs of the consumer goods, CDM could be the source of new solutions for distribution, capable of reducing the quantity of material used for the packs and improving the logistics at the salespoint or again, it could play an important role as a means of authenticating or differentiating a product.