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A cura di Roccandrea Iascone
Legislazione: aggiornamento nazionale


Denominazioni prodotti ittici
Circolare Ministero delle Politiche Agricole e Forestali 23 marzo 2005
Reg. 2065/01 della Commissione europea - Decreto ministeriale 14 gennaio 2005, modificato dal decreto ministeriale 17 febbraio 2005 - Denominazioni commerciali dei prodotti ittici - Chiarimenti interpretativi.
Dal 9 luglio è diventato obbligatorio utilizzare, per la commercializzazione, la distribuzione e la vendita, la denominazione in lingua italiana delle specie ittiche indicate nell'elenco allegato al decreto ministeriale 14 gennaio 2005 (circa 600 specie).
Scade infatti il periodo transitorio di 180 giorni successivo alla pubblicazione del citato decreto.
Sono comunque fatte salve la distribuzione e vendita di prodotti con data di confezionamento antecedente al termine sopra indicato.
(G.U.R.I. Serie Generale n. 93 del 22/4/2005, pag. 41)

Etichettatura prodotti alimentari
Decreto Ministero della Salute 12 aprile 2005
Norme per l'attuazione della direttiva 2003/120/CE che modifica la direttiva 90/496/CEE, relativa all'etichettatura nutrizionale dei prodotti alimentari.
Il decreto autorizza l'immissione sul mercato del salatrim come nuovo ingrediente alimentare da impiegarsi nei prodotti da forno e prodotti della pasticceria a valore energetico ridotto.
(G.U.R.I. Serie Generale n. 149 del 29/6/2005, pag. 6)

Etichettatura e confezionamento uova
Decreto Ministero delle Politiche Agricole e Forestali
4 marzo 2005

Modalità per l'applicazione di disposizioni comunitarie in materia di commercializzazione delle uova, concernenti l'uso di particolari diciture, ai sensi del regolamento (CE) n. 2295/2003 della Commissione del 23 dicembre 2003 e del decreto legislativo del 29 luglio 2003, n. 267.
Il decreto recepisce la normativa comunitaria in materia di vendita delle uova e soprattutto delle diciture che esse o i loro imballaggi dovranno d'ora in poi recare (regolamento CE n. 2295/2003). Sulle scatole delle uova di categoria "A" (cioè quelle classificate "fresche"), ad esempio, si potrà leggere chiaramente come le galline produttrici sono allevate. Una novità contenuta nel decreto riguarda i piccoli produttori che allevano meno di 350 galline ovaiole, la cui attività sino ad oggi non era contemplata nell'ambito del D.Lgs n. 267/2003.
A partire dal 1° luglio 2005 anch'essi per poter vendere le uova sui mercati locali devono rispettare i requisiti minimi per il benessere delle ovaiole ed essere in possesso del codice identificativo dell'allevamento (da richiedere alla loro ASL di zona). Il provvedimento stabilisce, inoltre, che se le uova devono essere vendute al minuto senza imballaggio, come accade spesso nei mercati, devono essere indicate chiaramente ed in modo perfettamente visibile al consumatore tutte le seguenti informazioni: categoria di qualità; categoria di peso; numero distintivo del produttore, con relativa spiegazione del significato; numero di identificazione del centro di imballaggio; data di durata minima; modalità di conservazione dopo l'acquisto. Quindi, anche i piccoli produttori avranno l'obbligo di stampigliatura delle uova. Infine, il provvedimento stabilisce che sia indicato anche il tipo di alimentazione somministrato alle galline ovaiole, sia sui grandi sia sui piccoli imballaggi in modo identico.
Per completezza vedi anche segnalazione del Regolamento (CE) n. 1039/2005 nella sezione aggiornamento comunitario.
(G.U.R.I. Serie Generale n. 108 del 11/5/2005, pag. 25)

Etichette denominazione protetta
Decreto Ministero delle Politiche Agricole e Forestali
28 giugno 2005

Proroga dei termini previsti dal decreto 14 dicembre 2004 - Tempi di smaltimento e di adeguamento delle etichette dei prodotti composti, elaborati e trasformati, che utilizzano il riferimento ad una denominazione protetta.
Considerato che sono nuovamente pervenute richieste da parte degli operatori del settore volte ad ottenere un ulteriore proroga; considerato che non è ancora intervenuto un completo adeguamento del sistema, il decreto proroga di ulteriori sei mesi il termine di sei mesi previsto dal decreto legislativo 14 dicembre 2004.
(G.U.R.I. Serie Generale n. 152 del 2/7/2005 pag. 52)

Etichettatura dolci
Decreto Ministero delle Attività Produttive 22 luglio 2005
Disciplina della produzione e della vendita di taluni prodotti dolciari da forno. Decreto emanato al fine di proteggere e informare adeguatamente il consumatore attraverso la definizione di alcuni prodotti dolciari da forno di largo consumo in relazione alla loro composizione. I prodotti dolciari in questione sono panettone, pandoro, colomba, savoiardo, amaretto ed amaretto morbido. Importanti novità sono segnalate in tema di etichettatura. Tali prodotti sono etichettati in conformità alle disposizioni di cui al decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 109 e successive modifiche. Tuttavia se sono di piccole dimensioni, le relative denominazioni di vendita possono essere riportate con relativi diminutivi, come «pandorino», «panettoncino». Nel caso in cui l'impasto base del panettone o della colomba non contenga uvetta o scorze di agrumi canditi, la denominazione di vendita del prodotto deve contenere l'indicazione dell'assenza di questi ingredienti. Nel caso invece che in questi prodotti siano aggiunte farciture, bagne, coperture, glassature, decorazioni e frutta, nonché altri ingredienti caratterizzanti, ad eccezione di altri grassi diversi dal burro, tali aggiunte possono essere elencate in etichetta separatamente dagli ingredienti dell'impasto.
Infine l'etichetta del savoiardo deve indicare la percentuale di uova, mentre quella dell'amaretto deve indicare la percentuale di albicocca e di mandorle.
(G.U.R.I. Serie Generale n. 177 del 1/08/2005 pag. 38)

Legislazione: aggiornamento comunitario
Ceramica a contatto con gli alimenti
Direttiva 2005/31/CE della Commissione del 29 aprile 2005 che modifica la direttiva 84/500/CEE del Consiglio per quanto riguarda una dichiarazione di conformità e i criteri di efficienza dei metodi di analisi per gli oggetti di ceramica destinati ad entrare in contatto con i prodotti alimentari.
La direttiva in esame modifica la sua omologa 84/500/CEE, relativa al ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri, nel punto specifico in cui riguarda l’eventuale cessione di piombo e di cadmio da parte degli oggetti di ceramica che, come prodotti finiti, sono destinati ad entrare in contatto o sono messi in contatto, secondo la loro destinazione, con i prodotti alimentari.
Essa sancisce che nelle varie fasi della commercializzazione, inclusa la fase di vendita al dettaglio, gli oggetti di ceramica che non sono già in contatto con i prodotti alimentari devono essere accompagnati da una dichiarazione scritta rilasciata dal fabbricante o da un venditore con sede nella Comunità e contenente le seguenti informazioni:
1) identità e indirizzo dell’impresa che fabbrica l’oggetto di ceramica finito e dell’importatore che lo importa nella Comunità;
2) identità dell’oggetto;
3) data della dichiarazione;
4) attestato che l’oggetto di ceramica soddisfa le pertinenti prescrizioni della presente direttiva e del regolamento (CE) n. 1935/2004.
(G.U.U.E. serie L n. 110 del 30/4/2005, pag. 36)

Ingredienti alimentari
Direttiva 2005/26/CE della Commissione del 21 marzo 2005 che fissa un elenco di ingredienti o sostanze alimentari temporaneamente esclusi dall’allegato III bis della direttiva 2000/13/CE
La commissione ha deciso di escludere alcuni ingredienti e sostanze elencati nell’allegato III bis della direttiva 2000/13/CE, che fissa un elenco di ingredienti o sostanze alimentari (ad esempio Cereali utilizzati per la distillazione di alcol, Olio di senape, Olio e grasso di soia raffinato) che vanno obbligatoriamente indicati sull’etichetta in quanto possono provocare effetti indesiderati in persone sensibili.
L’esclusione varrà fino al 25 novembre 2007.
(G.U.U.E. serie L n. 75 del 22/3/2005, pag. 3)

Etichettatura uova
Regolamento (CE) n. 1039/2005 del Consiglio, del 21 giugno 2005, recante modifica del regolamento (CEE) n. 1907/90 relativamente alla stampigliatura delle uova
Il regolamento concede agli stati membri la facoltà di esonerare i piccoli produttori dall'etichettatura delle uova (obbligo in vigore dal 1° luglio 2005) la cui azienda non superi le 50 galline ovaiole, a condizione che le uova siano vendute su un mercato pubblico locale situato nell'area di produzione, e che il nome e l'indirizzo dell'azienda siano indicati nel punto vendita.
(G.U.U.E. serie L n. 172 del 5/7/2005, pag. 1)

By Roccandrea Iascone
Legislation: italian update

Denomination of fish products
Circular Memo from the Ministry of Agriculture and Forestry dated 23rd March 2005
European Commission Rules 2065/01 - Ministerial Decree dated 14th January 2005, amended by Ministerial Decree dated 17th February 2005 - Commercial denomination of fish products - Interpretation guidelines. As of 9th July it is now mandatory to use the denomination in Italian for the fish species indicated in the list attached to the Ministerial Decree dated 14th January 2005 for their marketing, distribution and sale (about 600 species). In fact, the transitional period of 180 days from the publication of said Decree has now passed. An exception is made, however, for the distribution and sale of products bearing a packing date prior to the above deadline.
(G.U.R.I. General Series n° 93 dated 22/04/2005, page 41)

Labeling of food products
Decree from the Ministry of Health dated 12th April 2005
Standards for the implementation of European Directive 2003/120/EC amending Directive 90/496/EEC concerning the nutritional labeling of food products. This Decree authorises the sale of salatrim as a new food ingredient to be used in bakery and confectionery products with low energy values.
(G.U.R.I. General Series n° 149 dated 29/06/2005, page 6)

Labeling and packaging of eggs
Decree from the Ministry of Agriculture and Forestry dated 4th March 2005
Methods for the application of European provisions concerning the sale of eggs, the use of special wording in accordance with EC Rules n° 2295/2003 of the European Commission dated 23rd December 2003 and Legislative Decree n° 267 dated 29th July 2003. This Decree bears the Community standards regarding the sale of eggs and, especially, the wording that the eggs or their packaging should now bear (EC Rules n° 2295/2003). Boxes of class “A” eggs (i.e., those classed as “fresh"), for example, must clearly state how the hens have been reared. One new item in the Decree concerns small producers with less than 350 egg-producing hens, whose businesses had not been taken into consideration previously by Legislative Decree n° 267/2003. As of 1st July 2005 they too, in order to sell their eggs on local markets, must respect the minimum requirements for the well-being of the hens and have their own farm identification code (obtained from their local health authority). This provision also establishes that if the eggs are to be sold on the retail market without being packed in boxes, as often happens in markets, all the following information must be clearly and visibly provided for the consumer: quality class; weight class; the producer’s identifying number with an explanation of the meaning; the identification number of the packing centre; the best-by date and details of how to store the eggs after purchase. In other words, also small producers must now stamp their eggs. Finally the provision also establishes that the type of feed used for the egg-producing hens is also indicated in the same manner on both large and small packaging.
Further details can be found in the description of European Rules (EC) n° 1039/2005 in the European update section.
(G.U.R.I. General Series n° 108 dated 11/05/2005, page 25)

Protected denomination labeling
Decree from the Ministry of Agriculture and Forestry dated 28th June 2005
An extension to the deadline under Decree dated 14th December 2004 - Deadlines for using up and adapting the labels for compound, processed and converted products using references to a protected denomination. In view of the fact that further requests have been forthcoming from operators in sector asking for a further extension and in view of the fact that the system has not been completely adapted yet, this Decree extends the deadline of six months foreseen by Legislative Decree dated 14th December 2004 by a further six months.
(G.U.R.I. General Series n° 152 dated 02/07/2005 page 52)

Labeling confectionery
Ministerial Decree for Productive Activities 22nd July 2005
Discipline for the production and the sale of some bakery confectionery products. Decree issued to protect and adequately inform the consumer through the definition of some broadly consumed bakery confectionery products in relation to their composition. The confectionery products in question are Panettone, Pandoro, Colomba, Savoiards, Amaretto and soft Amaretto.
Important new features are indicated as regards labeling. These products are labeled in conformity to the dispositions as laid down in legislative decree 27th January 1992, n. 109 and following modifications. All the same if they are small in size, the relative sales denominations can have diminuitives added, such as “pandorino”, “panettoncino”. If the basic mix of the Panettone or the Colomba does not contain raisins or candied citrus fruit rinds, the sales denomination of the product has to contain indication of the absence of these ingredients. If though that fillings, juices, coatings, frosting, decorations and fruit have been added, as well as other characterising ingredients, excepting other fats other than butter, these additions can be listed on the label separately from the ingredients of the mix. Lastly, the label of the Savoiard has to indicate the percentage of egg, while that of the Amaretto has to indicate the percentage of almonds and apricots.
(G.U.R.I. General Series n. 177 dated 1/8/2005 pag. 38)

Legislation: European Community update
Ceramics coming into contact with food
European Directive 2005/31/EC of the European Commission dated 29th April 2005 amending Directive 84/500/EEC of the European Council regarding a statement of compliance and the efficiency criteria for analysis methods adopted for ceramic objects destined to come into contact with food.
This Directive amends the similar Directive 84/500/EEC concerning harmonisation of the law in Member States and especially where there is the risk of lead and cadmium being released by ceramic objects that, as end products, are destined to come into contact with food or are made to come into contact with food as part of their intended use. This Directive requires that all ceramic objects that are not already in contact with food must be accompanied during the various stages of their marketing, including retail sale, by a written statement by the manufacturer or reseller based in the European Community containing the following information:
1) identity and address of the manufacturer of the ceramic object or of the importer responsible for bringing it into the EU;
2) identity of the object;
3) date of the statement;
4) attestation that the ceramic object satisfies the pertinent provisions of this Directive and EC Rules n° 1935/2004.
(O.J.E.U. series L n° 110 dated 30/04/2005, page 36)

Food ingredients
European Directive 2005/26/EC of the European Commission dated 21st March 2005 establishing a list of food ingredients and substances temporarily excluded from Enclosure III b of Directive 2000/13/EC
The European Commission has decided to exclude certain ingredients and substances listed in Enclosure III b of Directive 2000/13/EC, which establishes a list of food ingredients and substances (e.g. Cereals used for the distilling of alcohol, Mustard seed oil, Refined soya oil and fat) that must be indicated on the label as they may provoke an allergic reaction in sensitive people. This exclusion remains in force until 25th November 2007.
(O.J.E.U. series L n° 75 dated 22/03/2005, page 3)

Egg labeling
EC Rules n° 1039/2005 of the European Council dated 21st June 2005, bearing amendments to EEC Rules n° 1907/90 concerning the stamping of eggs
These Rules grant Member States the faculty to exonerate small producers from the obligation to label their eggs (in force since 1st July 2005) where the business has no more than 50 egg-producing hens, provided that the eggs are sold on a local public market in the area of production and that the name and address of the farm are clearly indicated in the sales outlet.
(O.J.E.U. series L n° 172 dated 05/07/2005, page 1)