Gli imballaggi di metallo
Metal packaging

Acciaio e alluminio: dati su produzione, consumo e riciclo in Italia.
Steel and aluminium: production, consumption and recycling figures for Italy.

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Acciaio e alluminio Materiali antichi, rivitalizzati dalle recenti migliorie apportate dai produttori, che ne stanno calibrando al meglio spessori e prestazioni. Dati su produzione, consumo e riciclo in Italia. Plinio Iascone

I contenitori metallici continuano a giocare un ruolo di primo piano nel confezionamento dei generi alimentari e dei prodotti chimici. A livello mondiale, le cifre parlano di circa 600 miliardi di imballaggi di metallo utilizzati, a cui si devono aggiungere innumerevoli complementi, come tappi corona e capsule twist off.
In ambito europeo, si valuta che il mercato degli imballaggi metallici si attesti sui 7.539 milioni di euro: la produzione espressa in tonnellate vale circa 4.000.000, di cui il 90% di acciaio e il 10% di alluminio. Gli operatori di questa importante area di mercato sono poco più di 300, con 40.000 dipendenti.
Inviolabilità, robustezza (facilitano il trasporto, riducendo tra l’altro l’impiego di imballaggi da trasporto), assoluta barriera agli agenti esterni per una perfetta conservabilità del contenuto e, non ultimo, le ampie possibilità di riciclo (che nel campo degli imballaggi metallici è pratica di lunga data) sono tra i veri punti di forza di questi contenitori.
Restringendo poi il campo al mercato nazionale, l’Italia esprime una produzione di 908.000 t, pari a 2.766 milioni di euro. Per le caratteristiche del mercato, è necessario esaminare in maniera distinta l'area degli imballaggi di acciaio da quelli di alluminio.

Imballaggi d’acciaio: in Italia
L’area dei contenitori metallici (814.000 t prodotte nel 2004), si suddivide, a sua volta, in due comparti: contenitori di capacità sino a 30-40 litri e chiusure, fusti d’acciaio con capacità da 150 a 200 litri.

Dimensioni e caratteristiche del mercato
Nel 2004 la produzione italiana di imballaggi di banda stagnata e cromata ha raggiunto le 710.000 t, pari a un fatturato di circa 1.030 milioni di euro. Secondo un primo consuntivo il 2005 segna, per contro, un calo del 6% circa, a seguito di due fattori (ciclico e congiunturale). Il fattore di ciclicità ha riguardato la principale area di utilizzo, quella dei derivati dei pomodori (30%), mentre il fatto che la produzione industriale italiana abbia subito un calo del 2% circa, ha coinvolto l’area dei contenitori destinati al confezionamento dei prodotti chimici (quota del 24% circa).
A prescindere dall’influenza negativa di questi due fenomeni contingenti, il settore degli imballaggi di banda stagnata risulta senza dubbio maturo, ma presenta ancora un trend di sviluppo positivo, anche se contenuto all’1-1,5% circa medio annuo.
La banda stagnata viene largamente impiegata per confezionare oli alimentari, in special modo olio di oliva (5% circa del mercato) e per produrre capsule a vite T.O., bombolette aerosol, tappi corona e le scatole fantasia (ascrivibili ai prodotti di lusso).
Per quanto riguarda le lattine per olio di oliva, si può affermare che sono state il veicolo più efficace per far conoscere nel mondo il “made in Italy” dell’olio.
Dopo la chiusura delle linee della Crown Cork & Seal nel 1998, in Italia non si producono più le lattine per bevande in due pezzi di banda stagnata, la cui produzione prosegue in altri Paesi europei (Inghilterra, Francia e Germania).
In questi ultimi anni, la componente estera della domanda ha assunto dimensioni interessanti.
Nel 2004, infatti, le esportazioni hanno coperto il 26% della produzione: chiusure, bombolette aerosol e contenitori per prodotti chimici trainano le vendite all’estero.

Contenitori da 30-40 litri e chiusure - I materiali attualmente impiegati per fabbricare questa categoria di imballaggi restano la banda stagnata e la banda cromata. Il mix tra i due materiali è rispettivamente dell’85% e del 15%.
Con la banda stagnata si realizzano i corpi scatola, i fondi, i coperchi e le capsule per barattoli di vetro. L’orientamento generale è nettamente rivolto agli spessori sottili, in particolare alla gamma 0,18/0,14 mm, con una quota di mercato attualmente pari al 27% circa. Il processo di alleggerimento coinvolge l’intera gamma di spessori e, per quanto riguarda il super sottile, le ferriere sono ormai in grado di offrire spessori inferiori a 0,14 mm. Utilizzata essenzialmente nella fabbricazione dei tappi corona, la banda cromata (TFS) sta sostituendo gradualmente la banda stagnata nella realizzazione di fondi e di coperchi per contenitori destinati alle conserve vegetali ma, date le difficoltà di saldatura, questa può essere impiegata soltanto per la fabbricazione dei corpi scatola imbutiti.

Fusti di acciaio da 150 a 200 litri - Diverso il discorso per i fusti di elevata capacità, fabbricati in lamierino di acciaio di elevato spessore, superiore a 0,40 mm, e senza rivestimento di stagno.
Nel 2004 il settore ha espresso una produzione di 104.000 t, pari a un fatturato di circa 66 milioni di euro. Le esportazioni incidono per il 23% circa.
I fusti sono del tipo cilindrico e tronco-conico e trovano applicazione per il 70% circa nel settore dei prodotti chimici e petroliferi e per il restante 30% circa nell’area alimentare.
Le innovazioni apportate dai produttori di fusti sono state innumerevoli e tutte orientate ad aumentare la sicurezza.
Anche questo comparto presenta il trend tipico dei settori maturi, ma si evidenziano ancora possibilità di moderato sviluppo. Secondo un primo consuntivo, si valuta che il 2005 si sia concluso con un calo della produzione del 2% circa. Tale arretramento sconta essenzialmente il lungo periodo di difficoltà che la chimica sta attraversando sia a livello nazionale che europeo.

Imballaggi d’alluminio: in Italia
In questa sede vengono prese a riferimento tutte le tipologie di contenitori, le chiusure e gli imballaggi derivanti da foglio sottile (spessore inferiore a 200 micron). L'alluminio impiegato per la produzione degli imballaggi comprende: il can stock (tutto di importazione, destinato alla produzione di lattine per bevande), il foil stock (impiegato nella produzione del foglio sottile e delle capsule) e il can body (per corpi scatola destinati al food e per le pastiglie, da cui ricavare le bombolette). Il mix tra le diverse famiglie di laminati di alluminio è il seguente: foglio sottile (inferiore 200 micron) 64%, can stock 30%, pastiglie 6%.
Le leghe che compongono i diversi prodotti sono innumerevoli e variano a seconda delle tipologie di produzione e dei diversi impieghi.

Dimensioni e caratteristiche del mercato
Nel 2004 la produzione italiana di imballaggi di alluminio ha raggiunto le 162.800 t, di cui 93.800 t di imballaggi (contenitori, chiusure, vaschette e foglio per incarto industriale) e 69.000 t di foglio sottile per converter. L’export presenta quote importanti, dato che assorbe il 59% della produzione nell’area foglio per converter e il 36% nell’area contenitori-vaschette e chiusure. Secondo un primo consuntivo, il 2005 si è concluso con un lieve calo, per quanto riguarda il foglio da converter, mentre si evidenzia un incremento del 2% circa per l’area contenitori e chiusure. Il calo è stato determinato dal non brillante andamento del settore imballaggi flessibili poliaccoppiati. L’incremento nel secondo comparto, anche se contenuto, deriva per contro, da un aumento di partecipazione degli imballaggi in alluminio in alcune aree di utilizzo.
Le tipologie principali di imballaggi di alluminio sono scatolette per food, lattine per beverage e birra, contenitori vari per non alimentari, chiusure e imballaggi da foglio sottile di alluminio.

Scatolette e barattoli per food - Le scatole di alluminio per food vengono impiegate essenzialmente nei settori di produzione dei prodotti ittici e della carne in scatola: in questo caso le confezioni rettangolari sono per oltre il 90% realizzate con questo materiale.

Lattine per beverage - Si tratta di un segmento di mercato dove l’alluminio domina incontrastato in Italia. Litografie accattivanti, forme personalizzate in certi casi e riduzioni di peso a parità di prestazioni, sono le azioni che i produttori perseguono con molta attenzione.

Bombolette aerosol - La produzione italiana di bombolette per prodotti spray è per il 35% circa di alluminio (mix riferito al numero di bombolette). Globalmente è un’area con trend evolutivi sostanzialmente positivi.
L’alluminio ha una presenza importante anche nei settori della cosmesi-profumeria e in quello farmaceutico.

Chiusure - Esistono due principali tipi di chiusure di alluminio: capsule a vite e a strappo. Il principale “competitor” di entrambe è la chiusura di plastica. Le capsule a vite di alluminio vengono utilizzate principalmente nel confezionamento di beverage analcolico e di super-alcolici. In riferimento alle chiusure di plastica, nella prima area l'alluminio risulta in lieve arretramento, nella seconda area risulta invece in sensibile sviluppo.

Tubetti flessibili di alluminio - Gli impieghi più consistenti si registrano nei settori del food (concentrato di pomodoro, maionese, pasta di acciughe ecc.) e nei settori della cosmesi e del farmaceutico. È un settore che presenta modesti tassi di sviluppo poiché risente della concorrenza dei tubetti flessibili di plastica e dei tubetti di materiale poliaccoppiato plastica/alluminio.

Imballaggi da foglio sottile di alluminio - La produzione di imballaggi derivanti da foglio sottile di alluminio (con spessore inferiore a 200 micron) è così ripartita: 62,5% foglio sottile inferiore a 100 micron utilizzato nell'area converting, 19,5% circa vaschette per cibi da asporto (acquistati presso la distribuzione) e piatti pronti surgelati o refrigerati e 16% circa foglio sottile da incarto.
In sensibile crescita risulta l’impiego delle vaschette per alimenti.

Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio



Metal packaging

STEEL AND ALUMINIUM - Timehonored materials, revitalised by the recent improvements applied by producers who are now calibrating thickness and performance to attain best results. Production, consumption and recycling figures for Italy. Plinio Iascone

Metal containers continue to play a key role in packaging food products and chemical products. At world level, figures speak of around 600 billion metal packaging items used, to which numerous complements should be added such as crown caps and twist-off capsules.
In Europe it is rated that the metal packaging market stands at around 7,539 million Euros: production in tons stands at around 4,000,000, 90% of which steel and 10% aluminium. The operators in this important area of the market are a little more than 300, with 40,000 employees. Tamper resistance, sturdiness (ease of transport, among other things reducing the use of transport packaging), absolute barriers against external agents for a perfect preservation of the contents, and not last, broad possibilities of recycling (a longstanding practise in the field of metal packaging) are among the real strongpoints of these containers.
Limiting the field to the Italian market, Italy accounts for a production of 908,000 tons, standing at 2,766 million Euros. In terms of market characteristics, a separate examination of the steel and aluminium packaging markets needs to be made.

Steel packaging: in Italy
The area of metal containers (814,000 t produced in 2004), is in turn divided up into two segments: containers of a capacity up to 30-40 litres and closures, steel drums with a capacity from 150 to 200 litres.

Size and characteristics of the market

In 2004 the Italian output of tinplate and chromium plated packaging reached 710,000 tons, standing at a turnover of around 1,030 million Euros. According to a first balance for 2005 a drop of around 6% is seen against 2004 figures, this to be put down to two factors (cyclical and the overall market situation). The cyclical element concerned the main area of use, that of tomato derivates (30%), while that fact that the Italian industrial output has witnessed a drop of around 2% has affected containers for packaging chemical products (accounting for a share of around 24%).
Over and beyond the negative influence of these two contingent phenomena, the tinplate packaging sector is without a doubt mature, but still shows positive growthtrends, even if limited to a 1-1.5% annual average.
Tinplate is broadly used for packaging food oils, especially olive oil (around 5% of the market) or for producing T.O. screw capsules, spray canisters, crown caps and decorated tins (for luxury products).
As far as tins for olive oil are concerned, it can be stated that they have been the most effective vehicle to allow Italian food oil to be known the world over. After the closure of the Crown Cork & Seal lines in 1998, two piece tin beverage cans are no longer produced in Italy, being manufactured in other European countries (UK, France and Germany).
In these latter years the foreign part of demand has grown considerably. In fact in 2004, exports covered 26% of output: closures, spray canisters and containers for chemical products are spurring on sales abroad.

Containers of 30-40 litres - The materials currently used for manufacturing this category of packaging are tinplate and chromium plate. The mix of the two materials is respectively 85% and 15%. Tinplate is used for the can bodies, the bases, lids and capsules for glass jars. There is a general trend towards downgauging, in particular in the 0.18/0.14 mm range, with a share of the market currently standing at around 27%.
The process of downgauging involves the entire range of thicknesses and, as far as the super thin range is concerned, the ironworks are now capable of offering thicknesses below 0.14 mm. Used mainly in manufacturing crown caps, chromium plate (TFS) is gradually replacing tinplate in making the bases of the lids for containers for vegetable preserves but, given the difficulty in welding the same, these can only be used for manufacturing drawn can bodies.

Steel drums of 150-200 litres - Differently high capacity drums are made in thick steel plate, of above 0.40 mm, and without tinplating.
In 2004 the sector expressed an output of 104,000 tons, standing at a turnover of around 66 million Euros. Exports account for around 23% of this figure. The drums are of the cylindrical and trunk-shaped conical kind and find application around 70% in the chemical and petroleum products sector and the remaining 30% in the food area.
Drum producers have put in a lot of innovation aimed at increasing safety.
This segment too presents the trend typical to the mature sectors, but possibilities of moderate growth can still be identified.
According to an interim balance, it is rated that 2005 ended with a drop in production of around 2%. This curtailment can be essentially put down to the long period of difficulty that chemicals are going through both at Italian as well as European levels.

Aluminium packaging: in Italy
We here cover all types of containers, closures and packaging made from foil (thickness of below 200 microns). The aluminium used for producing packaging comprises: can stock (all imported, for producing beverage cans), foil stock (used in the production of foil and capsules) and the can body (for can bodies for the food industry and for pastilles for making spraycans).
The mix of the various laminate and aluminium families is as follows: foil (less than 200 microns) 64%, can stock 30%, pastilles 6%.
The alloys that cover the various products are numerous and vary according to the type of production and the different uses.

Size and characteristics of the market
In 2004 the Italian production of aluminium packaging reached 162,800 tons, 93,800 of which packaging (containers, closures, trays and foil for industrial wrapping) and 69,000 t of foil for converters.
Exports account for a sizeable share, absorbing 59% of production in the converter foil area and 36% in the container-tray and closure area.
According to an interim balance, 2005 closed with a slight drop as far as converter foil was concerned, while an increase of around 2% was seen for the container and closure area. The drop is due to the non brilliant run of the flexible polylaminate packaging sector.
The increase of the latter segment, even if contained, is on the contrary due to an increase of the share of aluminium packaging in some areas of use.
The main types of aluminium packaging are food cans, beverage and beer tins, an assortment of containers for non food products, aluminium foil closures and packaging.

Food tins and cans - Aluminium food tins are mainly used in the ichthyic products sector and for tinned meat: here over 90% of the rectangular tins are made with this material.

Beverage tins - A segment of the market where aluminium reigns supreme in Italy. Appealing lithography, personalised shapes and in certain cases downgauging are the actions that producers are pursuing with great attention.

Spraycans - Italian output of canisters for spray products is around 35% in aluminium (mix referring to number of cans).
All told it is an area with substantially positive growthtrends.
Aluminium also has an important presence in the cosmetics, perfumery and pharmaceutical sectors.

Closures - There are two main types of aluminium closures: screw capsules and tear-open capsules. The main “competitor” of both is the plastic closure. Aluminium screw capsules are mainly used in packaging non alcoholic beverages and spirits. Turning to plastic closures, in the former category aluminium is receding slightly, in the latter it is enjoying considerable growth.

Flexible aluminium tubes - The most consistent uses are in the food sector (tomato concentrates, mayonnaise, anchovy paste etc.) and in the cosmetics and pharmaceutical sectors.
It is a sector that presents modest growthrates in that it is affected by the competition of the flexible plastic tubes and the polylaminated plastic/aluminium tubes.

Packaging from aluminium foil - The production of packaging deriving from aluminium foil (thickness less than 200 microns) is divided up as follows: 62.5% foil less than 100 microns thick used in the converting area, 19.5% for trays for takeaway food (purchased from distribution) and frozen or refrigerated oven ready meals and around 16% as wrapping foil.
The use of trays for food is enjoying considerable growth.

Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio




Note sul riciclo
Acciaio
• Dal 1998 (anno di inizio dell’attività del CNA - Consorzio Nazionale Acciaio) le quantità di imballaggi di acciaio raccolte sono passate dalle 27.000 t (4,5% dell’immesso al consumo, ovvero imballaggi che, dopo l’uso, finiscono tra i rifiuti) alle 344.580 t del 2004 (57,9% dell’immesso al consumo).
• L’azione del CNA, a consuntivo 2004, vede coinvolti 4.228 comuni (52% sul totale nazionale) con una popolazione servita pari a 38.815.240 abitanti (67% del totale).
• La raccolta differenziata di imballaggi di acciaio ha toccato nel 2004 134.210 t (39% della raccolta totale).
• I risultati conseguiti nella raccolta differenziata sono molto importanti in quanto interessano in rifiuti urbani.
Alluminio
• Nel 2004, a fronte di un immesso al consumo d’imballaggi di alluminio di 67,3 t/000 (comprensivo sia delle lattine per bevande che delle altre categorie di imballaggi in alluminio quali scatolette per food, bombolette spray, vaschette, tubetti, chiusure ecc.), l’avviato al riciclo ha raggiunto 30,6 t/000 (45,5% dell’immesso al consumo).
• Il consolidamento dei risultati conseguiti dal CIAL (Consorzio Imballaggi Alluminio) negli ultimi anni e la crescita quantitativa e qualitativa della raccolta e riciclo dell’alluminio sono stati ottenuti anche a seguito di un’intensa attività di comunicazione.
• Per il 2007, CIAL deve raggiungere un obiettivo di riciclo pari al 52,2% dell’immesso al consumo.



Notes on recycling
Steel
• Since 1998 (year in which the CNA - the Italian National Steel Consortium - started up) the quantities of steel packaging collected have gone from 27,000 t (4.5% of that placed in circulation for consumption, or that is packaging that after use ends up as waste) to the 344,580 t of 2004 (57.9% of that placed in circulation for consumption).
• The CNA undertaking, giving the figures for 2004, involved 4,228 municipalities (52% of the national total) reaching a population of 38,815,240 inhabitants (67% of the total).
• In 2004 segregated collection of steel packaging reached 134,210 t (39% of total collection).
• The results attained by segregated collection are highly significant inasmuch as they involve municipal waste.
Aluminium
• In 2004, against the aluminium packaging placed in circulation for consumption standing at 67.3 t/000 (including both beverage tins as well as other aluminium packaging categories such as food tins, spraycans, trays, tubes, closures etc), that sent for recycling reached 30.6 t/000 (45.5% of that placed in circulation for consumption).
• The consolidation of the results achieved by CIAL (Italian Aluminium Packaging Consortium) over the latter years and the quantitative and qualitative growth of the collection and recycling of aluminium were also obtained following an intense publicity campaign.
• For 2007 CIAL has to attain a recycling objective standing at 52.2% of that placed in circulation for consumption.