| | | | | |  | | 14 May 3001
Come one, wake up! After a night of excesses, many of us are still deep in sleep, cheeks swollen, eyes tight shut and thick lipped, while others are already gesticulating and commenting.
Get up, rouse yourselves! Today the city looks fantastic despite the fact it was torn by conflict up until yesterday. Even to their own amazement the factions that tirelessly struggled to gain power have discovered a new vocation for harmony and peace, a new way of being civilised.
“Praised be those, my Lord, who forgive for your love” go the good words of St Francis, and now a dignified mass of people, beautiful people, alive and palpitating, throng the streets, dominating the scene.
On the one hand one hears the quiet, solemn melody of serene faces restrained in manner, on the other one looks out onto a multitude of people, and all around a heartfelt, dignified sense of peace underlies the loving sentiments of jubilant children.
The sun, the moon, the stars, fire, water and wind seem to have returned again to their natural path, and it is the triumph of things that are eternal, of those values that belong to all. There now appears no trace of those overbearing, crafty, wilful and authoritarian scoundrels, always ready to take advantage of other people’s weaknesses and failings.
Come, let us rejoice together in this new day, in the glorious colors, the roses returning to bloom, the twitter of birds... the refound desire for broader horizons, for brotherhood and peace. And even the utopia of an ideal world, built to human scale and in which public and private cohabit side by side in perfect harmony, seems to bear all the features of reality.
Come, let us cherish this sensation of sweetness tinged with anxiety that fills our body and soul even if, in our hearts, we know that the way to happiness is still long and requires coherent and radical choices.
For now, let us be content: when it comes down to it we are but men and women, imbued by a yearning “sadness for not being saints”.
(Of the series: all that should have happened and that still hasn’t ever, ever happened...) |  | | Su, svegliamoci. Dopo questa notte di esagerazioni, molti di noi dormono ancora un sonno pesante, con guance gonfie, occhi cuciti e labbra grosse, mentre altri già gesticolano e commentano.
Su, destiamoci. Oggi la città ha un aspetto fantastico a dispetto delle lotte che l’hanno fino a ieri segnata. Le fazioni, che si sono contese instancabilmente il potere, stupite, hanno scoperto una nuova vocazione alla concordia, una nuova misura di civiltà.
“Laudato sii, mi Signore, per quelli che perdonano per lo tuo amore” diceva bene San Francesco, e ora una massa composta di persone, bellissime, vive e palpitanti, si riversano nelle strade, protagonisti della scena.
Da una parte si ode il quieto e solenne canto di volti sereni, dagli atteggiamenti compassati. Dall’altra si allunga la prospettiva di una moltitudine, e tutto intorno una pace sentita e raccolta fa da contrappunto ai sentimenti amorosi di bambini festanti.
Il sole, la luna, le stelle, il fuoco, l’acqua e il vento sembrano essere tornati di nuovo al loro corso naturale ed è il trionfo di ciò che è eterno, di quei valori che sono di tutti.
Non sembra vi sia più traccia di quei gaglioffi, prepotenti e furbi, volitivi e autoritari, sempre pronti ad approfittarsi delle debolezze e degli errori altrui.
Su, gioiamo insieme di questo nuovo giorno, dei colori smaglianti, del rifiorire delle rose, del cinguettare degli uccelli… del desiderio ritrovato di orizzonti più ampi, di fraternità e di pace. E anche l’utopia di un mondo ideale, costruito a misura d’uomo e in cui pubblico e privato convivono in perfetto equilibrio, sembra quasi avere i tratti della realtà.
Su, lasciamoci cullare dalla sensazione di trepidante dolcezza che ci ha ricolmato l’anima e il corpo anche se, in cuor nostro, sappiamo che il cammino verso la felicità è ancora lungo e chiede scelte coerenti e radicali.
Per ora, accontentiamoci: in fondo non siamo che uomini, pervasi dalla struggente “tristezza di non essere santi”.
(Della serie: tutto quello che avrebbe dovuto succedere e non è ancora mai, mai successo...) | | | | | |
