March 2001
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Contenitori di metallo: mercato mondiale, produzione e consumi italiani, percentuali e tendenze verso la stabilità.
Plinio Iascone
Il mercato mondiale dei contenitori metallici è valutato in circa 450 miliardi di unità, di cui il 58% circa di alluminio e il restante 42% di acciaio. In Europa il rapporto tra le quantità di imballaggi di alluminio e di acciaio è stato a favore dei primi fino al 1993. A partire dal 1994 - e per tutto il 1999 - il contenitore di acciaio ha riconquistato spazi a scapito dell’alluminio, in particolare nel settore delle lattine per bevande e delle bombolette per prodotti spray. Attualmente i rapporti sembrano essersi stabilizzati. Il mercato degli imballaggi di metallo merita di essere trattato operando una distinzione fra quelli di acciaio e quelli di alluminio.

Il mercato italiano degli imballaggi di acciaio
Questa analisi prende a riferimento tutte le tipologie di contenitori sino a 40 kg o litri di capacità e tutte le tipologie di chiusure. Il materiale impiegato è il lamierino di acciaio rivestito di stagno (la cosiddetta latta).

I materiali impiegati
La famiglia degli acciai per imballaggio comprende la banda stagnata, la banda cromata e la banda nera. Il mix tra i tre materiali è rispettivamente dell’82,7%, 17% e 0,3%.
Con la banda stagnata si realizzano i corpi scatola, i fondi, i coperchi e le capsule per barattoli di vetro. L’orientamento generale è nettamente rivolto agli spessori sottili, in particolare alla gamma 0,18/0,14 mm, con una quota di mercato attualmente pari al 18%. Il processo di alleggerimento coinvolge l’intera gamma di spessori e, per quanto riguarda il super sottile, è prevedibile, a breve, la comparsa di spessori inferiori a 0,14 mm.
Utilizzata essenzialmente nella fabbricazione dei tappi corona, la banda cromata (TFS) sta sostituendo gradualmente la banda stagnata nella realizzazione di fondi e di coperchi per contenitori destinati alle conserve vegetali ma, date le difficoltà di saldatura, questa può essere impiegata soltanto per la fabbricazione dei corpi scatola imbutiti.
La banda nera è costituita da lamierino non rivestito, che ha subito un trattamento chimico per rallentarne il processo di ossidazione. Ha un impiego molto limitato, circoscritto al campo dei contenitori per lubrificanti e alle scatole per prodotti secchi.
In Italia esiste soltanto un produttore di acciaio per imballaggio, la Icmi-Ilva che fa capo al gruppo Riva.

Caratteristiche del mercato italiano
Nel 1999 la produzione italiana di imballaggi di acciaio ha raggiunto le 696.000 t, segnando un incremento dell’1,8% medio annuo nel triennio 1996-1999.
Il 2000, secondo un primo consuntivo, segna per contro un calo del 5%, a seguito della sensibile contrazione della produzione di derivati dei pomodori, che risulta essere il principale settore di impiego (assorbendone il 30% circa). Il recente calo deriva dal surplus produttivo dei due anni precedenti.
Le tipologie principali di imballaggi di acciaio sono: scatolette per food, lattine per bevande, contenitori vari (essenzialmente per non alimentari) e chiusure.
Scatolette e barattoli per food
Le scatole di banda stagnata per food rappresentano il 50% circa della produzione di imballaggi d’acciaio.
I principali competitor sono i vasi di vetro (soprattutto per le conserve vegetali), i contenitori di alluminio, i contenitori di cartoncino poliaccoppiato e le buste flessibili di poliaccoppiato. Nel settore dei derivati del pomodoro, il vaso di vetro segna sviluppi superiori a quelli registrati dalle scatole di metallo, grazie anche ai tassi di sviluppo di passate e polpe. La lattina domina incontrastata nel comparto pelati che, seppur rappresenti la principale area produttiva dei derivati dei pomodori, viene considerato ormai un settore “maturo”.
Anche nel confezionamento degli ortaggi esistono temibili competitor, ovvero l’astuccio di cartoncino e la busta flessibile di poliaccoppiato destinati ai surgelati, il cui utilizzo è in decisa crescita. In questo caso la sostituzione è stata determinata dell’evoluzione della tecnica di conservazione.
Per quanto concerne i sott’olio e i sott’aceto, un tempo quasi esclusivamente confezionati in scatole metalliche, la preferenza va oggi decisamente al vasetto di vetro che, per il formato sino a 500 g, si attesta su una quota superiore all’80%.
Sia a livello italiano che europeo, nel comparto conserve ittiche e carne, sembrerebbe essersi stabilizzato il rapporto tra scatola di banda stagnata e scatola di alluminio.
Il segmento di mercato delle scatolette di acciaio per food è contraddistinto da uno sviluppo tendenziale dell’1% medio annuo che risulta inferiore al tasso di sviluppo dell’area alimentare stessa.

Lattine per beverage e birra
Dal 1998 le lattine in due pezzi di banda stagnata non vengono più prodotte in Italia, dopo la chiusura delle linee della Crown Cork & Seal, che risultava esserne l’unico produttore.
Molto limitato è invece il mercato delle lattine in tre pezzi per succhi di frutta (tutte di banda stagnata), che ammonta in totale a una cinquantina di milioni di pezzi.

Contenitori per olio alimentare
Quest’area di mercato rappresenta circa il 5% del consumo di imballaggi di acciaio. Esistono essenzialmente tre tipi di contenitori di banda stagnata per olio alimentare: lattine cilindriche da 1 litro (l’olio di semi), lattine cilindriche da 5, 10 e 20 l (olio di semi e di oliva) e lattine rettangolari (essenzialmente usate per l’olio di oliva) con gamma di formati molto vasta, fino al contenitore da 20 litri.
Le lattine cilindriche da 1 l e con capacità comprese tra 5 a 20 l per l’olio di semi stanno perdendo progressivamente quote di mercato, a favore della bottiglia di PET.
Le lattine rettangolari non presentano “competitor” nelle gamme di formati superiori ai 2 litri; nei formati inferiori devono invece misurarsi con la bottiglia di vetro che, sul mercato interno, viene decisamente preferita. Per le esportazioni la preferenza va invece al contenitore metallico.
Ultimamente anche nel segmento olio di oliva si sta facendo strada la bottiglia di PET che, solo per il prodotto destinato all’export, tende a erodere spazi alla lattina.

Contenitori per prodotti chimici e bombolette aerosol
Quest’area di mercato può essere ricondotta a due principali “sotto-settori”: contenitori per prodotti chimici (colori, inchiostri, colle e stucchi, lubrificanti) e bombolette per prodotti in forma spray. L’impiego di contenitori di banda stagnata nell’area chimica rappresenta il 24% dell’impiego totale di imballaggi di acciaio. Quest’area di mercato promette uno sviluppo favorevole per i contenitori di acciaio per le seguenti ragioni:
- sostanziale stabilità del rapporto tra imballaggi di acciaio e imballaggi competitor;
- favorevole andamento dei settori di utilizzo;
- ottimo andamento delle esportazioni di contenitori vuoti per il contenimento di questi prodotti.
La produzione italiana di bombolette per prodotti spray (4% dell’impiego globale di imballaggi di acciaio) è costituita per il 65% circa da manufatti di banda stagnata e per il restante 35% da quelli di alluminio (mix riferito al numero di bombolette). In questo confronto la banda stagnata risulta sostanzialmente favorita per le gamme di formati medio alti, mentre per i formati piccoli le preferenze vanno all’alluminio.
Le bombolette per prodotti spray vengono impiegate per il 90% nell’area non alimentare; solo il 10% è impiegato nel settore food, essenzialmente per confezionare la panna per dolci.

Chiusure
La produzione di chiusure rappresenta il 12% circa dell’intera produzione di imballaggi di acciaio. Esistono due principali tipologie di chiusure: tappi corona di banda cromata e capsule twist-off di banda stagnata.
I tappi corona sono sul mercato da molti anni e vengono impiegati principalmente nel confezionamento in vetro di birra, acqua minerale e bibite varie. Da qualche anno il settore viene condizionato negativamente dalla crescita dell’impiego della bottiglia di PET con chiusura a vite di plastica; fenomeno che ha interessato sino a oggi solo l’area beverage ma che, nei prossimi anni, potrebbe interessare anche il settore birra.
Altro sbocco significativo del tappo corona è il settore dei succhi di frutta per le bottigliette monodose, la cui posizione incomincia a essere insidiata dalla tipologia di chiusura twist off, anch’essa di acciaio.
Globalmente il mercato italiano dei tappi corona risulta, di conseguenza, in progressivo calo. Il settore sino ad oggi è però riuscito a compensare l’arretramento delle vendite in Italia con il buon andamento delle esportazioni che presentano una incidenza sulla produzione di oltre il 75%.
Le capsule twist-off di banda stagnata, con una produzione di oltre 4,5 miliardi di unità, sono in tendenziale progressiva espansione.
Dato che normalmente vengono abbinate al vasetto di vetro, il loro sviluppo è indicativo, nella maggioranza dei casi, di un minore impiego di lattine di metallo!
I settori di maggiore impiego delle capsule twist-off sono i derivati dei pomodori, le conserve vegetali (marmellate, sott’olio, sott’aceto, ecc.), gli omogeneizzati, le conserve ittiche (acciughe, vongole, ecc.), i succhi di frutta (bottiglie formato famiglia) e gli integratori salini. La capsula twist-off di banda stagnata per i vasetti di vetro può essere sostituita con l’equivalente di plastica, il cui share di mercato non supera però il 10%.

I fusti di grande capacità
Area a se stante relativa agli imballaggi di acciaio è quella dei fusti di elevata capacità (200 l), fabbricati con lamierino di acciaio di elevato spessore (superiore a 0,40 mm) senza rivestimento di stagno. La produzione annua è valutata in 114.000 t e presenta un favorevole trend evolutivo.

Il mercato italiano
degli imballaggi di alluminio
In questa sede si fa riferimento tutte le tipologie di contenitori, chiusure e imballaggi derivanti da foglio sottile (spessore inferiore a 200 micron).

I materiali impiegati
L’alluminio utilizzato per la produzione degli imballaggi comprende il can stock (tutto di importazione) destinato alle lattine per bevande, il foil stock per la produzione del foglio sottile e capsule, per finire con il can body per corpi scatola per food e pastiglie per bombolette.
Il mix tra le diverse famiglie di laminati di alluminio è il seguente: foglio sottile (inferiore a 200 micron) 64%, can stock 30%, pastiglie 6%.
Le leghe che compongono i diversi prodotti sono innumerevoli e variano a seconda delle tipologie di produzione e dei diversi impieghi.

Caratteristiche del mercato italiano
Nel 1999 la produzione italiana di imballaggi di alluminio ha raggiunto 115.000 t, di cui 63.900 t di imballaggi da foglio sottile, 40.000 t di contenitori e tubetti e 7.600 t di chiusure. Il 2000, secondo un primo consuntivo, si è concluso con una sostanziale stabilità produttiva. In particolare si è registrato un lieve calo nell’area contenitori e un aumento nell’area imballaggi da foglio sottile.
Le tipologie principali di imballaggi di alluminio sono cinque: scatolette per food, lattine per beverage e birra, contenitori vari per non alimentari, chiusure e imballaggi da foglio sottile di alluminio.

Scatolette e barattoli per food
Le scatole di alluminio per food trovano il maggiore impiego nei settori di produzione dei prodotti ittici e della carne in scatola, dove le confezioni di tipo rettangolare sono per oltre il 90% di questo materiale.
In queste aree la scatoletta di alluminio si trova a competere con quella d’acciaio. Il rapporto tra le due soluzioni alternative risulta, per il momento, stabile.

Lattine per beverage e birra
Si valuta che nel 1999 siano state prodotte circa 25.000 t di lattine in due pezzi per bevande varie. Si tratta di un segmento in lieve riduzione sia nel 1999 che, secondo un primo consuntivo, nel 2000, dovuta alla concorrenza della bottiglietta di PET da 33 e 50 cl. Ma dato che il consumo delle bevande risulta in aumento sia in Italia che in Europa, per la lattina di alluminio permangono comunque buone prospettive di sviluppo.

Bombolette aerosol
La produzione italiana di bombolette per prodotti spray, come evidenziato in precedenza, è per il 65% circa costituita da manufatti di banda stagnata e per il restante 35% di alluminio (mix riferito al numero di bombolette). Globalmente l’area esprime trend evolutivi sostanzialmente positivi.
I competitor della bomboletta di alluminio sono quelle di acciaio e i contenitori di vetro o di plastica con erogatore meccanico (anche se il loro share resta molto contenuto e non supera il 3%). I contenitori con erogatore meccanico, durante la crisi del settore per i noti motivi ambientali, sembravano destinati a una rapida crescita ma l’interesse del mercato verso questa soluzione sembra essersi esaurito.
Le bombolette di alluminio per prodotti spray vengono impiegate per il 95% nell’area non alimentare; solo il 5% è impiegato nel settore food, essenzialmente per confezionare la panna.

Chiusure
Esistono due principali tipi di chiusure di alluminio: capsule a vite e capsule a strappo, il cui il principale competitor è la chiusura di plastica.
Le capsule a vite di alluminio vengono utilizzate principalmente nel confezionamento di beverage analcolico e di super-alcolici. In entrambe le aree sono in forte competizione con le chiusure di plastica: nella prima area l’alluminio risulta in lieve arretramento, nella seconda area risulta in sensibile sviluppo.
La produzione ’99 è arrivata a circa 6.000 t di chiusure di alluminio e il 2000 dovrebbe essersi concluso con una crescita del 2-3%. L’export rappresenta una componente importante della domanda (oltre il 50%).
Le capsule di alluminio a strappo, circa 1.600 t, vengono impiegate essenzialmente nei settori farmaceutico e della cosmesi-profumeria.

Tubetti flessibili di alluminio
Nel ’99 la produzione è ammontata a circa 4.500 t di tubetti e il 2000 dovrebbe essersi chiuso con una sostanziale stabilità.
Gli impieghi più consistenti si registrano nei settori del food (concentrato di pomodoro, maionese, pasta di acciughe, ecc.) e nei settori cosmetico e farmaceutico.
I diretti concorrenti del tubetto flessibile di alluminio sono quelli flessibili di plastica e i tubetti di materiale poliaccoppiato plastica/alluminio.

Imballaggi da foglio sottile di alluminio
La produzione di imballaggi da foglio sottile di alluminio (con spessore inferiore a 200 micron) è così ripartita: 64% foglio sottile inferiore a 100 micron utilizzato nell’area converting, 16,5% circa vaschette per cibi da asporto, piatti pronti surgelati o refrigerati ed uso domestico e 19,5% circa foglio sottile da incarto commerciale e domestico. Tutti i settori sopra elencati risultano tendenzialmente in crescita.
Per quanto riguarda il foglio da incarto e le vaschette per uso domestico, da molti non sono considerati imballaggio in senso stretto.

Plinio Iascone
Responsabile Ufficio Studi Istituto Italiano Imballaggio
Aluminium and steel on the same shelf
Metal containers: global market, Italian production and consumption, percentages and a trend towards stability.

The global market for metal containers is valued at about 450 billion units, with about 58% made from aluminium and the remaining 42% steel.
In Europe, the ratio between the amounts of aluminium and steel packaging saw aluminium the favourite until 1993. Since 1994 - and throughout 1999 - the steel container has fought its way back to the detriment of aluminium, especially when it comes to drink cans and spray cans. At present, the ratio would appear to have stabilised. When looking at the metal packaging market, one must make a clear distinction between steel and aluminium packaging.

The Italian market for steel packaging
This analysis looks at all container types up to 40 kg or litres of volume and all types of closure. The material used is steel sheet coated with tin (the so-called tinplate or latten).

The materials used
The family of steels used for packaging includes tinplate, chromed plate and black plate. The mix of these three materials is 82.7%, 17% and 0.3% respectively.
Tinplate is used to produce can bodies, bases, lids and caps for glass jars. The general trend is definitely for the use of thinner plate, especially within 0.18-0.14 mm, with a market share of 18% at present. The process to reduce the weight involves the entire range of thicknesses and, with regard to the super-thin, it can be expected that thickness of less than 0.14 mm will soon make an appearance.
Mainly used for the production of crown caps, chromed plate (TFS) is gradually replacing tinplate in the production of bases and lids for containers for preserved vegetables, but given the welding difficulties, this material may only be used to produce drawn can bodies.
Black plate is basically unlined steel sheet that’s undergone a chemical treatment to slow down the oxidation process. It has very limited use, restricted to the field of drums for lubricants and cans for dry products.
There is only one producer of steel for packaging in Italy: Icmi-Ilva belonging to the Riva Group.

Characteristics of the Italian market
Italian production of steel packaging in 1999 reached 696,000 t, marking a mean annual increase of 1.8% over the three-year period 1996-1999.
Initial figures, however, show that the year 2000 saw a fall of 5%, following a significant reduction in the production of tomato derivatives, the main sector of use (accounting for about 30%). The recent drop is due to a surplus in production over the previous two years.
The main types of steel packaging are: tins for food, cans for drinks, various other containers (mainly for non food products) and closures.

Tins and jars for food
Tin cans for food represent about 50% of all steel packaging production.
The main competitors are glass jars (especially for preserved vegetables), aluminium containers, polylaminate cartons and flexible polylaminate bags.
In the tomato derivative sector, the glass jar is currently seeing higher growth than that for metal cans thanks also the growth in consumption of tomato puree and pulp. The tin can is still unrivalled when it comes to tinned tomatoes, now considered a “mature” market, despite representing the main area of production for tomato derivatives.
Strong competitors to be feared also exist in the vegetable segment: the card box and the flexible polylaminate bag for frozen products, whose use is definitely on the up. In this case, the replacement has been determined by the evolution in the technique of preservation.
With regard to food preserved under oil and pickles, once almost exclusively packed in metal cans, the preference today is decidedly for the glass jar that accounts for more than 80% of the market in sizes of up to 500 g.
Both on an Italian level and a European level, the ratio between the tin can and the aluminium can would appear to have stabilised in the preserved fish and meat segment.
The market share for steel cans for food is marked by annual development of 1% on average, lower than the actual growth rate in the food sector itself.

Cans for beverages and beer
Production of two-part tin cans ceased in Italy in 1998, after the closure of the Crown Cork & Seal lines, the only producer in Italy.
The market for three-part cans used for fruit juices (all made from tinplate) is particularly limited, totalling about fifty million items per year.

Containers for edible oils
This area of the market represents about 5% of Italian consumption of steel packaging. There are basically three types of tinplate containers for edible oils: cylindrical 1-litre cans (seed oil), cylindrical 5, 10 and 20 l cans (seed oil and olive oil) and rectangular cans (essentially used for olive oil) with a very wide range of sizes, even up to 20 litres.
The 1-litre cylindrical cans and those holding between 5 and 20 l for seed oil are slowly losing market share to the PET bottle. There are no apparent “competitors” for rectangular cans in the size range over 2 litres; the smaller sizes must compete with the glass bottle that is most definitely the favourite on the Italian market. The metal can is preferred, however, for exports. Finally, the PET bottle is also making in-roads in the olive oil segment, tending to take market share away from the can, but this is only true in the case of exports.

Containers for chemical products and aerosol sprays
This market area can be split into two main “sub-sectors”: containers for chemical products (colours, inks, glues and plaster, lubricants) and cans for spray products.
The use of tinplate containers in the chemical area represents 24% of the total use of steel packaging.
This area of the market promises good development for steel containers for the following reasons:
- substantial stability in the ratio between steel packaging and competitor packaging;
- favourable trends in the sectors of use;
- excellent trends in the exportation of empty containers destined to contain these products.
Italian production of spray products (4% of the global use of steel packaging) is made up of about 65% tinplate products and aluminium for the remaining 35% (mix in terms of number of spray cans). In this comparison, tin is easily the favourite for the medium/high sizes, while aluminium is preferred for the smaller sizes.
Spray cans are used 90% of the time for non-food products; only 10% is used in the food sector, mainly for whipped cream.

Closures
Production of closures represents about 12% of the total production of steel packaging.
There are mainly two types of closure here: crown caps made from chromed plate and tinplate twist-off caps.
Crown caps have been on the market for many years and are mainly used on glass bottles containing beer, mineral water and various soft drinks. This sector has suffered over recent years due to the growing use of the PET bottle with plastic screw caps. This phenomenon has only affected the beverage area to date, but could also affect the beer industry in the next few years.
Another important outlet for the crown cap is the fruit juice sector, on single-portion bottles, but its position is beginning to be threatened by twist-off caps, also made from steel.
Overall, the Italian market for crown cap is constantly falling as a result. To date, this sector has managed to compensate for the drop in sales in Italy with good export figures, accounting for more than 75% production.
Tin twist-off tops, with production of more than 4.5 billion units, are experiencing a period of constant expansion.
Given that these are normally used on glass jars, their development is, in most cases, a sign of the drop in usage of metal cans!
The sectors where twist-off caps find most use are tomato derivatives, vegetable preserves (jams, pickles and products under oil, etc.), baby foods, canned fish (anchovies, mussels, etc.), fruit juices (family-size bottles) and salt supplements. The tin twist-off top used on glass jars can be replaced with the plastic equivalent, but the share is not more than 10%.

Large capacity drums
A very specific area of steel packaging is that of large capacity drums (200 l), manufactured using very thick steel sheet (more than 0.40 mm) without tin lining. Annual production is estimated at about 114,000 t and shows a favourable trend for evolution.

The Italian market for aluminium packaging
Here reference is made to all types of containers, closures and packaging made from foil (less than 200 micron thick).

The materials used
The aluminium used for the production of packaging includes the can stock (all imported) destined for drink cans, the foil stock for the production of foil and capsules, and then the can body for food and pastilles for sprays.
The mix between the different families of aluminium sheet is as follows: foil (less than 200 micron) 64%, can stock 30%, pastilles 6%. The alloys making up the different products are numerous and vary to suit the different types of production and use.

Characteristics of the Italian market
In 1999 Italian production of aluminium packaging reached 115,000 t, where 63,900 t consisted of foil packaging, 40,000 t containers and tubes and 7,600 t closures. Initial figures for the year 2000 point to considerable stability in production levels. In particular, there has been a slight fall in the containers area and a rise in the foil packaging area.
There are five main types of aluminium packaging: tins for food, cans for beverages and beer, various containers for non-food products, closures and aluminium foil packaging.

Tins and jars for food
Aluminium tins for food are mostly used in the canned fish and meat sectors, where more than 90% are rectangular aluminium tins.
Here the aluminium tin has to compete with the steel tin. The ratio between the two is, for the moment, stable.

Cans for beverages and beer
It’s been estimated that about 25,000 t of two-part cans for various drinks were produced in 1999. This is a segment that’s falling slightly, both in 1999 and, according to initial figures, in the year 2000 too, due to competition from the 33 and 50 cl PET bottle. However, given that the consumption of drinks is rising in both Italy and Europe, the aluminium can still has some very good prospects for growth.

Aerosol sprays
Italian production of cans for spray products, as mentioned above, is made up of about 65% tin products and 35% aluminium (mix for number of spray cans). Overall, this area has some very positive trends.
The competitors for the aluminium spray can are steel cans and plastic containers with mechanical dispensers (even if the share of the latter is still very small and does not exceed 3%).
Containers with a mechanical dispenser seemed to be destined for rapid growth during the crisis in this sector for the environmental reasons known to all, but the interest shown by the market for this solution would appear to have disappeared.
Aluminium spray cans are used for about 95% of the time in the non-food area; only 5% is used in the food sector, mainly for cream.

Closures
There are basically two types of aluminium closures: twist-off tops and pull-off tops, whose main competitor is the plastic closure.
Aluminium twist-off tops are mostly used for non-alcoholic beverages and spirits. In both areas there is strong competition from plastic tops: in the first area, aluminium is dropping slightly behind, in the second, it’s growing rapidly.
Production in ’99 came to about 6,000 t of aluminium closures and it’s expected the year 2000 has closed with growth of about 2-3%. Exports represent an important component in demand (over 50%).
Aluminium pull-off caps, about 1,600 t, are mainly used in the pharmaceutical and cosmetics/perfumery sectors.

Flexible aluminium tubes
In ’99 production came to about 4,500 t tubes and the figure for the year 2000 is expected to be very stable. The most important uses are in the food sector (tomato concentrate, mayonnaise, anchovy paste, etc.) and in the cosmetics and pharmaceutical sectors.The direct competitors for flexible aluminium tubes are flexible plastic tubes and tubes made from plastic/aluminium polylaminates.

Aluminium foil packaging
Production of aluminium foil packaging (less than 200 micron thick) can be split as follows: 64% foil less than 100 micron thick used in converting, about 16.5% for take-away trays, frozen or chilled ready-meals and domestic use and about 19.5% for commercial and domestic foil wrap. All the above sectors are showing signs of growth.
Many people do not actually consider aluminium foil wrap and trays for domestic use as true packaging in the strictest sense of the word.

Stefano Bader
Oikos