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Traguardo di una sfida iniziata cinque anni fa: la tracciabilità. Che, per un pastificio dalle molte risorse come Corticella, sta a significare valore aggiunto al prodotto e qualità nel servizio. Partner nell’impresa: Markem, fornitore a tutto campo di sistemi digitali di marcatura e codifica.
SL, LG
Tagliatelle, lasagne, farfalline, fusilli, orecchiette, maccheroni... Molti nomi, un solo alimento, ingrediente principe della tradizione gastronomica italiana: la pasta. Corticella ne produce molta e da molti anni, rivisitando in continuo le proprie competenze in fatto di produzione, confezionamento e distribuzione.
Dedicati esclusivamente alla pasta secca, i due stabilimenti di Bologna e Foligno servono in buona parte il mercato italiano, che assorbe il 70% circa degli oltre 800 mila quintali sfornati in un anno. Ma, grazie ad accorte politiche di penetrazione commerciale, che si sostanziano comunque in un prodotto dalla qualità elevata e sempre costante, Corticella è conosciuta anche all’estero, dove il trend di consumo della pasta italiana è - in controtendenza rispetto all’Italia - in ascesa.
«Perché - come ci ha precisato Giuseppe De Candia, direttore di stabilimento Corticella Molini & Pastifici SpA di Bologna - se è vero che la pasta sembra essere diventata una sorta di commodity prodotta anche localmente, la marca italiana continua a evocare l’idea di un gusto raffinato di cui, difficilmente, altri paesi potranno espropriarci».
Proprio per poter dar corso ai piani di espansione all’estero, affiancati alla volontà di continuare a crescere come contoterzista per le private label della grande distribuzione nazionale, Corticella ha avviato nel 1996 e ormai praticamente concluso un progetto importante, destinato a trasformare, automatizzandoli interamente, i due stabilimenti italiani.
Primo obiettivo dell’upgrading degli impianti è stato l’avvio della produzione del pastificio a ciclo continuo, 24 ore su 24 nell’arco dell’intera settimana, fermando gli impianti solo in pochissime occasioni (festività natalizie, ferie estive ed eventuali opere di manutenzione), mettendo tra l’altro in campo uno sforzo notevole per la riorganizzazione delle risorse interne.
Accanto alla produzione, anche l’area del confezionamento è stata fatta oggetto di mutamenti radicali perché, a ragione veduta, considerata strategica per l’azienda. Ed è proprio in questo ambito che si è consolidato il rapporto con Markem, già fornitore della Corticella di sistemi per la codifica degli imballaggi primari.

Dall’uomo alla macchina
Tra i sostenitori dell’intera operazione, Giuseppe De Candia ha seguito da vicino il delicato passaggio all’automazione, che si è «reso necessario per l’incremento sostanziale delle richieste da parte della distribuzione organizzata, per cui svolgiamo un servizio conto terzi di alto livello. Di fatto, sul mercato italiano, il marchio Corticella non è predominante; in compenso la politica della fornitura di pasta per le private label della grande distribuzione e per la ristorazione collettiva è stata premiante, tanto da far diventare questa attività fondamentale per il nostro sviluppo. Questa specializzazione - prosegue il direttore dello stabilimento di Bologna - ci porta a dover gestire circa 400 referenze, che è probabile siano destinate ad aumentare in ragione della diffusione crescente delle “nuove” confezioni a fondo quadro - ultima moda nel settore pasta - e ci obbliga a puntare decisamente al miglioramento dell’efficienza e della flessibilità dell’intero processo, imballaggio in primis».
Allo scopo sono state eliminate tutte le operazioni manuali di confezionamento, installando pick and place per il packaging della pasta all’uovo secca in nidi, ma anche robot antropomorfi per l’approntamento delle diverse tipologie di imballaggi da trasporto e distribuzione: dalla classica scatola americana alla “gondola” destinata al lineare di vendita.
Il grosso del lavoro è stato però focalizzato sull’aggiornamento delle tecnologie di codifica e marcatura, ricorrendo alle competenze e ai prodotti Markem.
Con l’obiettivo dichiarato di ottenere una migliore tracciabilità dei lotti, Corticella è passata dalla “vecchia” codifica analogica (a caratteri componibili) a quella digitale, che consente di stampare e gestire dati variabili in tempo reale, svincolando quindi l’operatore dalle problematiche di programmazione. Risultato? Per quanto riguarda le confezioni primarie, sono stati scelti i codificatori a trasferimento termico ad avanzamento intermittente o continuo SmartDate, che stampano in linea dati variabili, loghi e codici a barre direttamente su film di confezionamento.
Compiuto questo passo, la tecnologia digitale è stata utilizzata nella codifica degli imballaggi da trasporto, rendendo così possibile la sostituzione di scatole prestampate con imballaggi di cartone ondulato neutri.
«Produrre per una pluralità di marchi commerciali ha sempre significato per noi - spiega De Candia - gestire un elevato assortimento di cartoni di imballaggio. Oggi, dopo l’installazione di alcuni codificatori a macrocaratteri Markem 5000, li possiamo personalizzare in linea, semplificando così l’approvvigionamento, riducendo gli stock, e ottenendo innegabili economie complessive.
Markem 5000, d’altronde, ci consente di stampare non solo loghi e diciture, ma anche codici a barre perfettamente leggibili su qualsiasi superficie porosa, senza problemi di rimozione delle scritte dovuti a sfregamento. L’unico limite alla completa sostituzione dei cartoni prestampati, rimane l’esigenza in termini di immagine espressa da alcuni clienti ma, considerando l’affidabilità e l’economicità complessiva del Markem 5000, riteniamo che questa soluzione rappresenti la scelta giusta per il futuro».
Da ultimo, ma non per questo meno significativo, Corticella ha adottato il sistema Markem Cimpak 300, print & apply per l’etichettatura in tempo reale sue due lati dei pallet.

Per un mercato just in time
«L’insieme di queste tecnologie - sottolinea ancora De Candia - in termini generali ci ha consentito un recupero di produttività, grazie al fatto che sono stati ridotti i tempi di fermo macchina per la sostituzione dei cliché portacaratteri, evitando inoltre possibili errori nell’imputazione dei dati e conferendo maggiore flessibilità in termini di completezza delle informazioni (stampa su più righe). Lo step successivo, a cui stiamo già lavorando, è quello di collegare in rete le stampanti a trasferimento termico, i codificatori e i print & apply, per gestire e controllare centralmente tutte le linee, tramite un software messo a punto da Markem stessa, così da ottenere una reale tracciabilità della produzione, e una maggiore efficienza complessiva del sistema».
Il processo globale di rinnovamento in Corticella è stato peraltro supportato correttamente da Markem che, oltre a suggerire di volta in volta le soluzioni tecnologiche più adeguate, ha saputo garantire nel tempo un servizio di assistenza puntuale e qualificato.
Come riconosce De Candia «la partnership con Markem è stata nel complesso più che positiva, anche per quanto riguarda il rispetto dei tempi di fornitura della ricambistica, dei materiali di consumo e, più in generale, la disponibilità di intervento. E questo ha rappresentato, e rappresenta, un fattore determinante, in considerazione della rapidità di risposta e di livello di personalizzazione, che noi dobbiamo essere in grado di offrire ai nostri clienti. In conclusione, dobbiamo badare a coniugare qualità, flessibilità ed efficienza, scegliendo quello che di meglio offre il mercato, nell’ottica di un’economia complessiva del processo».
All automation possible
Traceability: a challenge that was started up five years back. Something that for a highly resourceful pasta-maker like Corticella goes to mean added product value and service quality. Their partner in the undertaking: Markem, all-round supplier of digital marking and coding systems.

Nudels, lasagne, farfalline, fusilli, orecchiette, maccheroni... A host of names, one sole foodstuff, the prime ingredient of Italy’s gastronomic tradition: pasta. Corticella has been producing great quantities for many years now, all the while continuously overhauling its production, packaging and distribution knowhow.
Exclusively devoted to turning out dry pasta, the company’s two works at Bologna and Foligno serve most of the Italian market, that absorbs around 70% of the over 800 thousand quintals turned out each year. But thanks to shrewd policies of commercial penetration, substantiated in a product of constantly high quality, Corticella is also known abroad, where - as opposed to Italy - the trend towards consuming Italian pasta is on the increase.
Indeed, as Giuseppe De Candia, head of the Corticella Molini & Pastifici SpA Bologna, tells us: «While all the same it’s true that pasta seems to have become a sort of commodity produced locally, the Italian brand continues to evoke the idea of a refined taste, a feature that other countries would be hard put to expropriate».
Indeed, in order to support its plans to expand abroad, alongside the will to continue to grow serving the private labels of broadscale Italian distribution, in 1996 Corticella started up an important project, aimed at converting - aboveall completely automating - its two Italian production sites.
By now virtually concluded, the first objective of this plant upgrade was the introduction of non-stop, around-the-clock production, scheduled to run week-in week-out and only stopping for Christmas, the summer holidays and for any maintenance work required. This among other things has meant devoting considerable effort for the reorganisation of internal resources.
Alongside production, packaging - when said and done a strategic area for the company - has also been made the objective of radical changes. And this has led to an even closer cooperation with Markem, that already supplies Corticella with systems for coding primary packaging.

From man to machine
Among those supporting the entire operation, Giuseppe De Candia has followed the delicate passage to automation close to, stating that it has «become necessary due to the substantial increase in demand from organised distribution, for which we carry out a high-level third party service. In actual fact, as a brand name Corticella is not predominant on the Italian market; however, in compensation the company’s policy of supplying pasta for the private labels of broadscale distribution and for catering has been rewarded, to the point where this activity has become fundamental to our development. This specialisation - the head of the Bologna works goes on to say - has meant we now have some 400 product references, a number that is liable to grow due to the growing popularity of the “new” square based packs - latest fashion in pasta packaging. This obliges us to aim decidedly at improving the efficiency and flexibility of the entire process, packaging first and foremost».
To this end all manual packaging operations have been eliminated, while pick & place systems for packaging dry egg pasta in “nests” have been installed along with anthropomorphic robots for preparing the different types of transport and distribution packaging: anything from the classic shaped American boxes to the “gondola” destined for the sales line.
Most of the work though has been focussed on the update of coding and marking technology, which is where Markem knowhow and products come in.
With the declared objective of obtaining an improved lot traceability, Corticella has gone from the “old” analogical (composite characters) to digital coding. This enables the printing and managing of variables in real time, hence releasing the operator from the problem of programming. Result? As far as primary packaging is concerned, the choice fell on the SmartDate continuous or intermittent run heat transfer coders that print variable data logos and barcodes in line directly on the packaging film.
Having taken this step, digital technology has been used in coding transport packaging, thus making it possible to substitute a pre-printed box with neutral corrugated cardboard packaging.
As De Candia explains: «Producing for a plurality of commercial brands has always meant handling a high assortment of packaging cartons. Now that we have installed a number of Markem 5000 macrocharacter coders, we can personalise the cartons in line, thus simplifying supply, reducing stock and obtaining undeniable overall savings. What is more Markem 5000 not only allows us to print logos and wording, but also perfectly legible barcodes on any porous surface, without problems of the writing being rubbed or scraped off. The only limitation to the complete substitution of pre-printed cartons, as expressed by some of our customers, is one of image; yet considering the reliability and the overall economic running of Markem 5000, we are sure the solution is the right one for the future».
Last but not least, Corticella has adopted the Cimpak 300 Markem print & apply system for real time labeling on both sides of the pallets.

For a just-in-time market
«In general terms putting all these technologies together - De Candia goes on to underline - has allowed us to recover productivity, thanks to the fact that the machine down times for substituting character bearing clichés have been reduced, while the new features introduced have also helped us to avoid possible errors in data allocation, giving greater flexibility in terms of completeness of information (printing on several lines). The next step is to link up the heat transfer printers into a network along with the coders and print & apply systems, so as to be able to manage and control all the lines centrally through a software devised by Markem itself, this to obtain real traceability of the output and a greater overall efficiency of the system».
Corticella’s overall process of renewal has been ably supported by Markem, that as well as suggesting the most suitable specific technologies, has been able to guarantee a prompt, qualified assistance service.
As De Candia recognises «we can only speak well of our partnership with Markem, and this also goes for the supply times of spare parts, of material to be consumed and more in general, their readiness to intervene on-the-spot.
And this has indeed been a key determining factor, in consideration of the rapidity of response time and levels of personalisation that we have to be able to offers our customers. Finally, we have to see to combining quality, flexibility and efficiency, choosing the best the market offers, in view of providing overall process economy».

È pronta la pasta!
Con oltre cinquant’anni di esperienza nella pastificazione alle spalle, Corticella Molini e Pastifici dal 1998 gravita nell’orbita del Gruppo Euricom. Il gruppo, fino ad allora, rivestiva un ruolo di spicco soprattutto nel mercato mondiale del riso ma, aggregando varie realtà nazionali diverse per tipologie e cultura (Corticella, appunto, oltre al Pastificio Combattenti di Cremona), ha dato vita al secondo polo industriale pastario nazionale.
In particolare il gruppo Euricom, avvalendosi di tre stabilimenti a Bologna, Foligno e Cremona (17 linee produttive, 48 linee di confezionamento, tre magazzini con 40.000 posti pallet) ha prodotto nel 2000 circa 1 milione e 300 mila quintali di pasta secca.
L’azienda Corticella sta vivendo una stagione decisamente positiva: apprezzata la gamma merceologica, molto diversificata per tipologie e formati (sono oltre 400 le referenze seguite), il mercato ha trovato nel servizio messo in campo dal pastificio un plus di notevole valore. Non è un caso, dunque, che Corticella detenga quote da primato nel panorama delle private label, interpretando con estrema affidabilità e precisione il ruolo di “conto terzista” evoluto per prestigiose catene della distribuzione nazionale, europea, giapponese e americana. Ma il pastificio esprime anche numeri elevati nella fornitura alla ristorazione collettiva, per la quale ha messo a punto una linea dedicata, grazie alla selezione di grani con alto contenuto di proteine, che assicurano una superiore tenuta alla cottura, un aspetto e un sapore eccellenti.
Di Corticella ricordiamo infine la linea di pasta “biologica”, sviluppata nel 1992 e seguita con convinzione, assumendo come elemento portante il controllo severe delle coltivazioni: una scelta di attenzione nei riguardi di consumatori esigenti e particolarmente sensibili alle problematiche salutiste, che è valsa al pastificio il riconoscimento di idoneità alla produzione di alimenti biologici da parte dell’UE.


Pasta’s ready!

With over fifty years of experience in pasta-making behind them, Corticella Molini & Pastifici has been in the orbit of the Euricom Group since 1998. Hitherto renowned aboveall for its leading role in the world rice market, by combining a variety of Italian concerns with different approaches (Corticella along with the Pastificio Combattenti of Cremona being an example), the group has now given rise to the second Italian industrial pasta pole. In particular the Euricom Group, availing itself of three works in Bologna, Foligno and Cremona (17 production lines, 48 packaging lines, three warehouses totalling 40.000 pallet places) produced around 1 milion and 300 thousand quintals of dry pasta in the year 200O; forecasts for the year underway are for further growth of up 900 thousand quintals. Corticella is enjoying considerable success: their range of merchandise is extremely popular, very varied in terms of type and format (with over 400 product references) and the market has shown fully that it appreciates Corticella’s services. Hence it is not by chance that Corticella has a record share in private labels, successfully acting as a fully-developed service company for the giants of Italian, European, Japanese and American distribution. But Corticella’s catering supplies have also hit high figures. Here the company has even devised a dedicated product by selecting high protein content wheat that offers a higher resistance to cooking, an excellent appearance and taste.To end up we mention Corticella’s line of “biological” pasta, developed in 1992 and followed through with conviction, the strict control on cultivation constituting a key element in satisfying the demanding consumer while showing a particular sensitivity to problems of health and fitness, a feature that has won Corticella EC acknowledgement of its suitability for producing biological foodstuffs.