Pietro Finelli (1957) vive e lavora a Milano.

Hanno detto di lui
... Così Finelli produce opere nella più ampia varietà di mezzi espressivi, dai disegni e dipinti, alla scultura, installazioni, oggetti innominabili, pastelli, video, testi, murales, pietre, per non parlare delle macchine commerciali, e l’attività come curatore di mostre, un raggruppare e chiamare a raccolta di estetiche certe, un esercito di trame. L’artista è anche un poeta, scrittore di fiction, un creatore di pure idee così come di immagini, una figura che si dirama e sboccia nello spazio tra gli altri, un albero nel suo pieno fulgore che diffonde continuamente nuove reti di nozioni, in continuo germogliare. Così stupisce poco che Finelli abbia prodotto una serie di opere sui vulcani; come il vulcano, Finelli è incline a rimanere sopito, in attesa della propria occasione, sceglie un certo silenzio e una certa quiete per nascondere le proprie turbolente energie proteiformi.
Come il vulcano, come l’albero, partecipa all’orologio ciclico del mondo essenziale, aspettando con infinita sagacia e pazienza l’eterno ritorno del loro potenziale, il loro pericolo o la loro bellezza, il getto di lava o il fiore.
E attraverso la storia la forza, la possibilità, dell’arte erompe in un rinnovato sgomento.
Ogni incontro con lo stesso Finelli rende manifesta la pura intensità e ampiezza della sua visione, la generosità della sua conoscenza, una comprensione apparentemente enciclopedica del mondo e della sua storia. La sua stessa persona, con la massa selvaggia di capelli, la postura gargantuesca e una fusione di idee e informazioni suggeriscono il vulcanico. Si, ogni vulcano di Finelli è un autoritratto, con quelle fiamme esplosive e il fumo aggrovigliato, equivalgono alla sua generosa chioma arruffata. (Adrian Dannatt).

Mostre personali (One person show)
2002 MAPP, Milano
Galleria Pack, Milano (cat.)
2003 Galleria Il Pontecontemporanea, Roma
Fondazione Culturale Italosvedese, Venezia
Galéria Arcimboldo, Buenos Aires
2004 Annovi ArteContemporanea/Rocca dei Bentivoglio, Bazzano (cat.)
Brunnenburg, Tirol
2005 Museo Castel Nuovo, Napoli

Principali collettive (Group shows selections):
2002 Nel tempo dell’adesso, Museo civico, Bagnocavallo (cat.)
2003 Opera provvisoria, Collegio Cairoli Università di Pavia (cat.)
Bridges of art, Galleria Il Ponte Contemporanea (cat.)
Yellow Pages, Turm Gallery, Helmstedt Germany (cat.)
Yellow Pages, Kunsthalle Palazzo, Liestal Switzerland
2004 Ricatto visivo, Galleria Pio Monti, Flash Art fair, Milano
I European’s Papers, Spazio Zero, Milano
Yellow Pages et autre projets du Team 404, Musée d’art moderne et
Contemporain (Mamco), Geneva
2005 Rouge, Galerie Jacques Cerami, Charleroi
Grand Tour, MC Gallery, New York
Some Papers, Politecnico Milano

Pietro Finelli (1957) lives and works in Milan.

It has been said of him
Thus Finelli produces works in the widest possible variety of media, from drawings and paintings, to sculpture, installation, unnamable objects, pastels, video, text, murals, stone, not to mention commercial machines, the curating of exhibitions, a grouping and rallying of certain aesthetics, an army of plots.
The artist is also a poet, a writer of fiction, a creator of pure ideas as much as images, a figure who branches and blossoms in the space between others, a tree in its fecundity and ever spreading network of notions, always budding again. So it is hardly surprising Finelli has produced a whole series of works on volcanoes; like the volcano Finelli is adept at lying dormant, biding his time, choosing a certain silence and stillness to hide his hot protean energies.
Like the volcano, like the tree, he takes part in the cyclical clock of the essential world, waiting with infinite sagacity and patience the eternal return of their potential, their danger and their beauty, the jet of lava or the flower.
And by way of history the force, the possibility of art bursts forth with renewed dismay.
Each encounter with Finelli himself makes the pure intensity and breadth of his vision manifest, the generosity of his awareness, an apparently encyclopaedic compression of the world and its history. His selfsame person, his wild mass of hair, his gargantuan posture and merging of ideas and information suggest a volcano. Yes each one of Finelli’s volcanoes is a self-portrait, with those explosive flames and twists of smoke, appearing almost like a generous head of ruffled hair.
(Adrian Dannatt)


S.T., 2003
Stampa digitale su alluminio, cm 80x50