Giovanbattista Pastorelli nasce a Sant’Agata d’Esaro (CS) nel 1952; giovanissimo, dalla Calabria si trasferisce in Brianza, dove ancora oggi vive e lavora.
Dopo gli studi classici, si dedica completamente al disegno e alla pittura. Dagli anni ’70 conduce un’attenta ricerca nell’ambito della poetica del decostruzionismo, movimento pittorico di cui è diventato un esponente di spicco. Non a caso nel 2001 è stato selezionato da Edward Lucie-Smith, in rappresentanza del nostro Paese, nel volume New European Artists.
La prestigiosa Fondazione Antonio Mazzotta gli dedica (nella Posteria di via Sacchi a Milano) la personale “L’opera decostruita”.
Sue opere sono presenti nelle più conosciute gallerie e collezioni private. Numerose le personali allestite in oltre trent’anni di carriera. Per l’immediato futuro sono in programma due mostre a New York e Shanghai e la partecipazione alla XV Triennale Internazionale di Arte Sacra Città di Celano. Di lui hanno scritto numerosi critici ed esperti di arte tra i quali Pierre Restany, Brahim Alauoi ed Edward Lucie-Smith che, in una recente recensione, lo ha definito tra i più innovativi esponenti del movimento decostruzionista europeo: «…Esaminando le opere di Pastorelli, si nota come le forme geometriche che danno corpo al suo lavoro sono sempre in una relazione dinamica tra loro e le sue superfici non sono mai statiche... Con la sua arte, Pastorelli allestisce un’arena in cui può avere luogo un’interazione dinamica e intellettuale. È stato lasciato a pochi artisti contemporanei - e Pastorelli è tra questi - il compito di trovare i modi per dare energia ai processi di pensiero».

Giovanbattista Pastorelli was born in Sant’Agata d’Esaro (CS), 1952; he moved from Calabria to Brianza when he was still very young and has lived and worked there ever since. After graduating from Classical college, he dedicated himself entirely to drawing and painting. In the 1970s he carefully researched the style of deconstruction, an art movement of which he was to become a leading exponent. In 2001, it came as no surprise when Edward Lucie-Smith chose him as an Italian representative in the manual of New European Artists.
The prestigious Antonio Mazzotta Foundation (Posteria di via Sacchi, Milan) has dedicated the personal “Deconstructed Work of Art” to him.
His works are displayed in the best known private collections and galleries. Many personal collections have been graced with his work during his thirty year career. Two exhibitions in New York and Shanghai and participation at the XV Quarterly International Exhibition of Sacred Art in Celano are scheduled to take place shortly. He has been written about by many art critics and experts, including Pierre Restany, Brahim Alauoi and Edward Lucie-Smith who, in a recent review, referred to him one of the most innovative exponents of European deconstruction; he said that, by examining Pastorelli’s art, it becomes apparent that the geometric shapes forming his work are always dynamically related and no part is ever static. In Pastorelli’s art, dynamism interacts with intellect. Few modern artists - including Pastorelli - have found the means to bring thought processes to life.



Senza titolo
40x50 cm, 2006, Tecnica mista su tela