italiaimballaggio
September 2004




Latte: l’UHT passa al PET
Milk: UHT goes into PET

M&D News







Rapporto sullo stato dell’imballaggio (2)
Report on the state of the packaging industry (2)

Confezionare con carta e cartone
Paper and board packaging

F&F News






L’eccellenza delle macchine
Machine excellence

Tra la Via Emilia e il West
Between the via Emilia and the Far West

Marcare dappresso (il mercato)
Closely mark (the market)

I&D News







E&L News







Packaging Links
Packaging Links

Le tante forme del caffè
The many shapes of coffee

Sistemi di codifica e marcatura
Coding and marking systems

Una scelta vincente
A winning choice

M&M News








. Le notizie .

La forza del network
The power of the network

PacDriver per il fine linea
PacDrive for end of line

Fotocellule a fibra ottica
Optical fibre photocells

Robot compatto e ad alte prestazioni
High performance compact robot

Soluzione integrata per il motion control
Integrated solutions for motion control

Palettizzare dall’alto con il 2000 D
Palletizing from above with 2000 D

Riduttori più sicuri
Safer gear reduction units

Reggiatura sempre più facile
Strapping ever easier

Estrusori
Extruders

Sistema di automazione compatto
Compact automation system

Controllo motore fermo
Control of stationary motor

Azionamenti e controlli AMK
AMK drive and control systems


PLC di sicurezza
Safety PLC



Macchina intubettatrice - La B620 Maxi è una macchina intubettatrice realizzata da TGM-Tecnomachines Srl (Urgnano, BG). Adatta a soddisfare non solo le esigenze dell’industria farmaceutica, nella quale trova la sua applicazione primaria, ma anche quelle del settore cosmetico, chimico e alimentare, dispone di un caricatore tubetti di grande capacità e monta di serie numerosi dispositivi di controllo e accessori atti a facilitarne l’impiego e a garantire un elevato standard di produzione.
La gestione delle funzioni macchina è effettuata tramite PLC e interfaccia utente, costituita da un pannello con display alfanumerico o da un pannello touch screen, facile da capire e da utilizzare. La sua versatilità è aumentata dall’ampia dotazione di accessori.
Tubefilling machine - The B620 Maxi is a tubefilling machine made by TGM-Tecnomachines Srl (Urgnano, BG). Suited to satisfying not only the needs of the pharmaceutical industry, where it finds its main application, but also in the cosmetics, chemical and food sector, it mounts a huge capacity tube loader and as standard numerous control devices and accessories for facilitating its use and guaranteeing a high production standard. Machine function control is by PLC and user interface, made up of an alphanumerical display panel or by a touchscreen panel, easy to understand and to use. Its versatility can be increased with the broad range of accessories.

Etichettatrici per vaschette e vassoi - Electradue presenta Labelprint AP501XP un print&apply ideale per vaschette e vassoi di ortofrutta, adatto anche ad altri tipi di confezione, che permette all’utilizzatore di approntare l’etichetta “just-in-time” alla fine della linea.
Si tratta di una macchina autonoma, dotata di nastro trasportatore, stampante e spellicolatore di etichette, nonché di unità elettronica computerizzata per creare, memorizzare e inviare in stampa qualsiasi tipo di testo, codice a barre, logo e numero identificativo.
Facile da usare, flessibile ed economica, di ingombro ridotto, si compone di testa di stampa con risoluzione di 305 dpi, per etichette che misurano fino a 120x150 mm; trasportatore a tappeto da 1,2 m e colonna di sotegno con regolazione verticale, orizzonale e rotazione di 90°.
Labeling machines for trays and tubs - Electradue presents Labelprint AP501XP, a print&apply ideal for trays and tubs for market garden produce, suited also for other types of packs, that enables the user to prepare “just-in-time” labels at the end of line. It is a freestanding machine, fitted with conveyor belt, printer and label film peeler as well as computerised electronic units for creating, memorizing and sending any type of wording, barcode, logo and ID number to print. Easy to use, flexible and economical, low bulk, it is made up of a print head with 305 dpi resolution, for labels that measure up to 120 x 150 mm, 1.2 m carpet conveyor and supporting column with vertical, horizontal and 90° rotation support.
News

La forza del network
Una casa madre in Olanda, dove di agricoltura se ne intendono, una rete di filiali che collega tutte le regioni d’Europa, una sede commerciale italiana gestita secondo criteri “spinti” di flessibilità e servizio e, soprattutto, molte linee di imballaggi innovativi. Dall’ultimo Macfrut, le proposte di NNZ per il confezionamento di ortofrutta. E.P.

NNZ Srl, filiale italiana della multinazionale olandese specializzata nella distribuzione di imballaggi (in Italia è conosciuta soprattutto nel settore ortofrutticolo), cambia sede e filosofia. I nuovi uffici, situati a Buccinasco, alle porte di Milano, ben testimoniano la volontà di rifocalizzarsi sull’attività commerciale, dopo la recente chiusura dell’unità produttiva, attuata per armonizzare l’approccio al mercato con quello della casamadre e delle altre filiali internazionali.
In questo rinnovato contesto, NNZ Italia sta ridisegnando i propri strumenti operativi, a partire dalla logistica, la cui gestione in outsourcing è stata assegnata alla Gottardo Ruffoni Rondine: una storica realtà dei trasporti internazionali, certificata ISO 9002 e dotata di un avanzato sistema informatico, oltre che di una fitta rete di magazzini sull’intero territorio nazionale (e non solo). In particolare, NNZ Srl ha individuato nei centri di Calenzano (FI) e Marcianise (CE) le future possibili basi da cui servire con maggior celerità anche i clienti del Centro e Sud Italia, con una selezione di prodotti mirati a soddisfare le esigenze specifiche delle diverse aree geo-economiche.
«L’iniziativa - sottolinea al riguardo il responsabile di NNZ Italia, Marco Boldini - si iscrive nell’ambito di un più generale potenziamento dell’organizzazione commerciale, così da stabilire un contatto diretto con le imprese target di tutta la Penisola e raccordarsi al meglio con il “network” NNZ.
Il nostro obiettivo, infatti, è di sfruttare non solo le economie di scala derivate dall’esistenza di una centrale d’acquisto, ma anche le competenze sviluppate dalle varie realtà che compongono il gruppo, laddove possano essere adottate con profitto in nuove applicazioni, offrendo così ai clienti un servizio assai più incisivo che non la semplice proposta di prodotti».

Questioni di valore
Generare profitto tramite la creazione di valore aggiunto per il cliente è, infatti, la missione di questa azienda che, nonostante le dimensioni ragguardevoli e una gestione di tipo manageriale, resta un’impresa famigliare.
«Non soltanto perché - spiega Boldini - la proprietà di NNZ fa effettivamente capo a una famiglia di imprenditori, ma anche per il fatto che la sua identità e il suo operare sono improntati ai principi di valore espressi in primo luogo dai proprietari. Lo si vede, per esempio, nella gestione del personale, che valorizza il contributo di ciascun dipendente favorendo la partecipazione e creando un forte spirito di gruppo. E lo si ritrova, con altrettanta evidenza, nel considerare la cultura professionale come un must e un investimento.
Ne è una riprova la creazione di un ufficio dedicato a Ricerca & Sviluppo, e la formazione di una risorsa specializzata in imballaggi eco-compatibili, incaricata di monitorare l’evoluzione dell’offerta ma anche legislazione, applicazioni, trend di domanda e quant’altro di significativo in quest’area».
Una capacità di servizio fondata su competenze allo stato dell’arte costituisce, dunque, l’identità della società olandese che, non a caso, si presenta come “packaging network”. NNZ promuove infatti rapporti e contatti con università, clienti e produttori di macchine e materiali, per accreditarsi come punto di riferimento e incontro fra domanda e offerta, in grado dunque di formulare proposte coerenti ed efficaci, oltre che individuate.
Ma non solo: massimo impegno è assegnato alla comunicazione interna, fra casamadre e sedi locali, e fra le varie realtà periferiche tra di loro, in modo da assicurare la circolazione di idee ed esperienze. «Si promuove così quel tipo di condivisione che ci permette, per esempio, di proporre ai buyer italiani prodotti nuovi per noi ma, magari, già sperimentati e apprezzati in altri Paesi. Come le linee di imballaggi compostabili che abbiamo presentato all’ultimo Macfrut».

Tre linee, una scommessa
L’offerta NNZ si articola in tre macrocategorie: gli imballaggi tradizionali, come i classici sacchi per patate o cipolle per lavorazioni manuali o automatiche; il cosiddetto consumer packaging, ossia i vassoi, flow pack, film di PP ecc. che troviamo sui lineari della grande distribuzione; e le confezioni realizzate con le bioplastiche, compostabili e biodegradabili. «In Italia se ne parla molto - sottolinea a questo proposito Boldini - ma, di fatto, sono presenti sul mercato da un tempo relativamente limitato, soprattutto per iniziativa delle catene distributive più vivaci. Tuttavia, la rilevanza del trade sulla scena economica e il chiaro orientamento generale a favore del biologico, che negli ultimi anni ha vissuto un autentico boom, autorizzano a scommettere sulle buone prospettive anche dei relativi imballaggi, tanto che a Cesena abbiamo proposto una linea completa di prodotti realizzati in PLA e Mater Bi, composta da film, reti estruse e tessute, sacchi singoli o in automatico».
Ma le novità riguardano, a tutto campo, le diverse linee di prodotto. La collaborazione con i produttori di confezionatrici, per esempio, ha portato a sviluppare un sacco a rete di PP per il riempimento automatico su macchine form-fill-seal, dotato di una fascia di chiusura che riduce l’usura delle barre saldanti guadagnando in velocità.
La stessa cura per il contenimento dei costi ha portato a promuovere anche l’innovazione sui materiali: «In alternativa alla rete estrusa di polietilene - esemplifica Boldini - proponiamo un tipo di “tessuto” che, a parità di prestazioni, pesa quasi un terzo (riducendo di conseguenza il contributo Conai). È realizzato accoppiando due strati di PE opportunamente lavorati in modo da ottenere un imballo che “respira”, e viene proposto in versioni di peso diverso per le differenti applicazioni». Ma non solo. Allo stand della fiera cesenate NNZ ha mostrato una vaschetta per fragole con coperchio incorporato, i cui grandi fori sono stati studiati per garantire la massima e più veloce refrigerazione del contenuto in fase di stoccaggio, oltre a un vassoio di PP con copertura in CLAF termosaldata, che può essere impilato senza cedimenti strutturali (regge fino a 15 kg di peso), e molto altro ancora.
Tante idee, dunque, proposte come altrettanti strumenti non soltanto di contenimento e logistica, ma anche di immagine e promozione. «La scommessa, in fondo - commenta il manager - non è sul successo di questa o quella linea di imballaggi in particolare, ma sull’ortofrutta italiana nel suo complesso, ovvero sulla sua capacità di rinnovarsi tenendo conto dei mutamenti di contesto. Su questa esigenza, espressa in vario grado dai grandi e dai piccoli operatori, costruiamo cammin facendo le nostre proposte, convinti di poter offrire buone idee e soluzioni convenienti».



Dall’Olanda con fantasia
NNZ è un noto gruppo olandese, che commercializza in tutto il mondo (Europa e Stati Uniti soprattutto) imballaggi di varia natura e tipologia, destinati soprattutto ai settori agricolo e industriale. Vincitrice di diversi premi, l’azienda deve il proprio successo alla capacità di rispondere con idee e prodotti innovativi alle diverse esigenze espresse dal mercato, servito “da vicino” dalle 16 filiali che operano direttamente sul territorio. La sua struttura, flessibile e aperta, la pone al centro di una rete di produttori, istituti di ricerca, università e organizzazioni commerciali, come elemento propulsivo, capace di interpretare le specifiche richieste e di tradurle in nuovi progetti e risposte concrete. Fra le molte famiglie di imballaggi che ne costituiscono l’offerta, ricordiamo la linea di pack biodegradabili per prodotti ortofrutticoli, a marchio Ökopack, i pluripremiati sacchi a rete per prodotti freschi della serie Carry-Family e i molti tipi di rete estrusa, tessuta, tubolare e per la copertura di plateaux. Numerose anche le proposte di confezioni di materiale plastico, fra cui figurano sacchetti, vassoi e varie tipologie di film - ad esempio PVC estensibile, BOPP e laminati - comprese soluzioni per il confezionamento sottovuoto e barriera.

From Holland with imagination
NNZ is a wellknown Dutch group that markets various types of packaging the world over (Europe and the US aboveall) mostly for the agricultural and industrial sectors. Winner of a series of awards, the company owes its success to its capacity to respond with innovatory products and ideas to the various needs expressed by the market, served “close to” by 16 branches that operate directly on the ground. Its structure, flexible and open, places it at the centre of a network of producers, research institutes, universities and trade organizations as a propulsive element, capable of interpreting the specific demands and translating them into new projects and concrete responses. Among the many packaging families that go to make up its product offer, we highlight its biodegradable line of packs for market garden produce under the Ökopack brand, its much awarded mesh bags for fresh products of the Carry-Family series and the many types of extruded, woven and tubular mesh for covering crates. It also offers numerous plastic packaging items, including bags, trays and various types of film - for example stretch PVC, BOP and laminates - with solutions for vacuum and barrier packing.




The power of the network
A parent company in Holland, where people know about agriculture, a network of branches that connects all the European regions, an Italian commercial branch offering the utmost in flexibility and service and - aboveall - numerous innovatory packaging series. From the latest Macfrut, NNZ’s proposals for packaging market garden produce. E.P.

NNZ Srl, Italian branch of the Dutch multinational specialised in the distribution of packaging (in Italy it is aboveall known in the fruit&veg. sector), changes venue and philosophy. Its new offices, situated at Buccinasco close to Milan, bear witness to the will to refocus its commercial activity after the recent closure of its production unit, carried out to harmonize its market approach with that of the parent company and of the other international branches.
NNZ Italia is also redesigning its own worktools, starting off from logistics, outsourced to Gottardo Ruffoni Rondine: a timehonored international transportation concern, ISO 9002 certified and equipped with an advanced computer system as well as a solid network of warehouses spread throughout Italy and even abroad. In particular NNZ Srl has identified Calenzano (FI) and Marcianise (CE) as its future possible bases for speeding up service to its customers in central and southern Italy, with a selection of products targeted for satisfying the specific needs of different geo-economic areas. As NNZ Italia head Marco Boldini underlines “the undertaking is part of a more general reinforcement of the trade organization, to start up and make direct contact with the target concerns all along the Italian peninsular and to link up to the NNZ network in the best way possible. Our objective in fact is that of not only exploiting the economies of scale derived from the existence of a new purchasing centre, but also the skills developed by the various concerns that comprise the group, where new applications can be profitably adopted, thus offering customers a service that is a lot more effective than simply offering produce”.

Questions of value
Generating profit by creating added value for the customer is in fact the company mission, that despite its considerable size and a managerial-style way of running things, has remained a family concern. As Boldini explains “not just because NNZ is effectively owned by a family of entrepreneurs, but also due to the fact that NNZ’s identity and way or working bear the imprint of the principles and values expressed by the ownership. This is seen for example in personnel management, that encourages each employee to contribute by doing his or her best, consequently creating a strong team spirit and this by considering the professional approach as key feature and an investment on equal terms. This is borne witness to by the creation of an R&D office and the establishment of a resource specialised in eco-compatible packaging with the task of monitoring the evolution of the offer but also legislation, applications, trends in demand and whatever else may be important in this area”. A service capacity based on state-of-the-art skills hence, this the identity of the Dutch concern that, not by chance presents itself as a “packaging network”. NNZ in fact promotes relations and contacts with universities, customers and machine and material manufacturers, standing as a benchmark and meeting point between supply and demand, capable hence of formulating coherent and effective targeted proposals. But things do not stop here: maximum commitment is assigned to internal communication between the parent company and the local branches and between the various peripheral concerns, this so as to ensure the circulation of ideas and experience. “Hence one offers that type of sharing that for example allows us to propose products to Italian buyers that are new for us here in Italy but that have already been successfully tried out abroad. Such as the compostable line of packaging that we presented at the last Macfrut”.

Three lines in the offing
NNZ’s product offer is divided up into three macrocategories: traditional packaging, such as the classic bags for potatoes or onions for manual or automatic working; the socalled consumer packaging, or that is trays, flowpacks, PP film etc that we find on the shelves of broadscale distribution; and the packs made out of compostable and biodegradable bioplastics. As Boldini underlines “in Italy you hear a lot spoken about them but in fact they have only recently appeared on the market, aboveall due to the undertaking of the more lively distribution chains. All the same the weight of the trade economically speaking and the clear general leaning in favor of the biological, that over the latter years has experienced an authentic boom, allows one to bet on the good prospects of the said packaging, to the point where at Cesena we offered a complete line of products made in PLA and Mater Bi, made up of film, extruded and woven mesh, single bags or bags create automatically”. But all told the new features lie in the different product lines. NNZ’s cooperation with packaging machine producers for example has led to the development of a PP mesh bag for automatic filling on form-fill-seal machines, fitted with a closure band that reduces the wear on the seal bars while speeding up operations. The same attention to cost containment has led to the promotion of material innovation: “as an alternative to the polyethylene extruded mesh - Boldini states - we offer a type of “weave” that, with the same performance, weighs almost a third (consequently reducing the Conai contribution for recycling). It is made by laminating two PE layers worked so as to attain a packaging that “breathes”, proposed in different weights for different applications”.
But not only this. At its stand at Cesena NNZ showed a tray for strawberries with incorporated top, whose big holes have been devised to guarantee max and speedy refrigeration of contents during storage, as well as a PP tray with CLAF heatsealed cover that can be stacked without giving way structurally (it can take up to 15 kgs in weight), and a lot more.
A lot of ideas hence not only offered as tools for containing and logistics, but also image and promotion. As Boldini finishes off by saying “it is not the success of this or that line of packaging in particular that is in the offing, but Italian market garden produce seen as a whole, or that is the capacity to renew considering changes in context. Around this need, expressed in various degrees by both large and smallscale operators, we construct our proposals as we go, convinced in our ability to offer good ideas and cost effective solutions”.



PacDrive per il fine linea
Un costruttore apprezzato per le soluzioni all’avanguardia nel settore dell’insacco per grandi formati e del confezionamento a fine linea (B.L. Macchine Automatiche), e un fornitore di sistemi di automazione di ultima generazione (ELAU) hanno fuso competenze e capacità progettuali per mettere a punto un’incartonatrice verticale (modello S80). Il risultato? Una macchina ancora più potente, veloce e, soprattutto, flessibile.

Dall’esperienza maturata dalla società B.L. nel settore dell’incartonamento e da quella di Elau nel settore dell’automazione è nata l’incartonatrice verticale S80, una proposta tecnologica interessante e in grado di offrire una soluzione competitiva in svariati settori, cosmetico e farmaceutico in primis.
Il progetto è partito dalla ricerca della massima flessibilità operativa, requisito peraltro pienamente soddisfatto dalle potenzialità espresse dal sistema di automazione PacDrive Elau.
Funzionalità e struttura della macchina - Una delle caratteristiche più evidenti dell’incartonatrice verticale S80 è la compattezza delle dimensioni, che non ne pregiudicano di contro la velocità.
Anzi, proprio le dimensioni compatte unite alla precisione di tutti i movimenti meccanici, la rendono estremamente versatile e di sicuro interesse.
L’implementazione del sistema PacDrive di Elau ha di fatto garantito sicurezza e velocità nel cambio formato: eventuali variazioni al programma standard sono infatti possibili in tempi brevi e con modalità facilmente accessibili ai tecnici B.L.
La macchina presenta una versione base a 4 assi, modulabile però fino a 8. In questo modo, i vantaggi offerti aumentano, soprattutto pensando a un utilizzo a lungo termine, in vista cioè di successive variazioni del programma standard.
La soluzione di automazione studiata da Elau ne ha facilitato la programmazione software, raggiungendo una riduzione del 30% non solo dei tempi di sviluppo, ma anche di quelli di consegna della macchina stessa.
I potenti strumenti di diagnostica installati sono stati di fondamentale importanza, sia nel collaudo sia nell’ottimizzazione dell’avviamento della produzione presso il cliente finale.
Da sottolineare, ancora, il fatto che nonostante le prestazioni evolute, l’incartonatrice abbia una struttura particolarmente semplificata; e questo in virtù delle tecnologie di automazione con motorizzazioni brushless e servozionamenti, basati sul sistema multiasse Full Digital di Elau.
Il PacController MAX-4 controlla infine le operazioni di logica e di motion all’interno dell’incartonatrice, mentre l’alimentazione è realizzata con motori asincroni e inverter.
Ma vediamo, ora più da vicino come opera la S80:
• una pinza rotante preleva il cartone dal magazzino di accumulo e un meccanismo di doppia rotazione ne consente quindi l’apertura; il cartone viene successivamente traslato dalla stazione di apertura a quella di riempimento;
• contemporaneamente i prodotti imballati da inscatolare vengono trasportati sulla rulliera d’arrivo, dove una testa di presa - studiata in base alle specificità dei prodotti stessi - provvede al prelievo e all’inserimento nel cartone, secondo uno schema predefinito;
• una volta completato il riempimento del cartone, si procede alla chiusura della scatola tramite nastro o colla, in base alle necessità del cliente;
• il ciclo di lavoro termina con la traslazione del cartone sul nastro di uscita ed, eventualmente, sul pallet.

PacDrive, vantaggi in pratica - Molti i benefici che Elau ha saputo garantire nella realizzazione di questa incartonatrice, fra cui spiccano un cambio formato agevole, che richiede un tempo inferiore ai 12 minuti, e la facile gestione delle camme.
Un altro punto a favore, soprattutto agli occhi del cliente finale, è costituito dalle alte prestazioni garantite da una macchina di dimensioni ridotte.
Per quel che riguarda le capacità di produzione, a seconda del tipo di prodotto da inscatolare, si può raggiungere anche una velocità di 20 cartoni al minuto.
Il sistema PacDrive inoltre consente una grande versatilità nel trattare i prodotti più diversi e di svariate dimensioni, come tubetti, flaconi, vasetti, ma anche scatole, bustine, flowpack e blister.



Breve storia della B.L.
B.L. Macchine Automatiche è un’azienda di medie dimensioni, che opera dagli anni ’70, con una produzione caratterizzata dalla decisa propensione all’innovazione. Grazie alla collaborazione con i propri clienti, è sempre riuscita a stare al passo con le esigenze del mercato, diversificando l’offerta.
Si è affermata nel settore delle macchine per l’imballaggio primario per prodotti sfusi, con confezionatrici FFS, e in quello dell’imballaggio a fine linea con palettizzatori, sistemi robotizzati, avvolgitori e incappucciatori per sacchi industriali. A questo hanno fatto seguito incartonatrici, vassoiatrici e palettizzatori di flaconi, vasetti, blister. Nel 2003 ha lanciato una linea di opercolatrici brevettate di ultimissima generazione.
La Divisione Sacchi Industriali di B.L. è focalizzata su studio, progettazione, realizzazione e vendita di impianti chiavi in mano nonché di sistemi di supervisione per linee complete di confezionamento, in grado di soddisfare le esigenze di un ampio ventaglio di settori (chimico, petrolchimico, alimentare, edile, dei mangimi e dei fertilizzanti chimici o organici). Opera direttamente o come partner strategico di importanti società di ingegneria.
La Divisione Macchine di Fine Linea progetta, realizza e commercializza incartonatrici verticali e orizzontali, ma anche formatrici e riempitrici per espositori (vassoiatrici e palettizzatori).

A brief history of B.L.
B.L. Macchine Automatiche is a medium-size company which has been in operation since the 1970’s, whose production has been characterised by a resolute attitude towards innovation. Thanks to collaboration with its customers, it has always been able to keep ahead of market requirements, diversifying its range. It has a firm footing in the sector of primary packaging machines for loose products, with its FFS packaging machines, and in the end-of-line packaging sector with palletisers, robot systems, wrapping machines and closure machines for industrial sacks.
These were followed by casepacking machines, machines for packing in trays and palletisers for bottles, jars and blisters. In 2003, the company launched a line of latest generation patented capsule filling machines.
BL’s Industrial Sacks Division concentrates on the concept, design, manufacture and sales of turnkey equipment, as well as supervision systems for complete packaging lines, able to meet the requirements of a wide range of sectors (chemicals, petro-chemicals, foodstuffs, construction materials, animal feeds and chemical and organic fertilisers).
The company operates independently or as the strategic partner of important engineering companies.
The End of Line Machines Division designs, manufactures and markets vertical and horizontal casepacking machines, but also forming and filling machines for displays (for placing products on trays or pallets).




PacDrive for end of line
A manufacturer wellknown for avant-garde solutions in the sector of packaging in large-format sacks and end of line packaging (B.L. Macchine Automatiche), and a supplier of latest generation automation systems (ELAU) have combined their expertise and design abilities to develop a vertical cartoning machine (the model S80). The result? An even more powerful, fast and above all flexible machine.

From the experience gained by the B.L. company in the casepacking sector, and ELAU in the automation sector, the S80 casepacking machine has been created, an interesting technological solution which can provide a competitive response in several sectors, particularly cosmetics and pharmaceuticals.
The project began with a search for maximum flexibility of operation, a requirement which was met in full by the potential of the Elau PacDrive automation system.

Functioning and construction of the machine - One of the most obvious characteristics of the S80 vertical casepacking machine is its small size which, however, has no adverse effects on its speed.
This small size, combined with the precision of all the mechanical components, makes it extremely versatile and a very interesting proposition.
The use of Elau’s PacDrive system ensures safety and speedy format change: any alterations to the standard program can be carried out quickly in a way which is easily accessible to BL technicians.
The machine comes in a basic version with 4 axes which, by using further modules, can be extended to 8.
This increases the advantages offered, especially in long-term use, with further variations to the standard program.
The automation system developed by Elau has facilitated software programming, resulting in a 30% reduction not only in development time but also the delivery time of the machine itself.
The powerful diagnostic tools installed are of fundamental importance, both for testing and for optimisation of production start-up at the end customer’s premises.
It should also be emphasised that, despite the high performance, the casepacking machine has a very simple construction: this is due to automation technologies using brushless motors and servo activation, based on ELAU’s Full Digital multi-axis systems.
The PacController MAX-4 controls the logic operations and internal motion of the cartoning machine, while feed is handled by asynchronous motors and inverters.
Let us look more closely at how the S80 works:
• a rotating gripper picks up the carton from the storage hopper and a double rotary mechanism opens it; the carton is then transported from the opening station to the filling station;
• at the same time the packaged products to be put in the carton are transported by a roller conveyor, where a pick-up head - designed according to the product itself - picks up the products and deposits them in the carton, according to a pre-set plan;
• once the filling operation is completed, the carton is closed with tape or glue, depending on the customer’s requirements;
• the work cycle finishes with the carton being transported to the exit belt and, if necessary, to a pallet.

PacDrive, advantages in practice - Elau has managed to build many advantages into this casepacking machine, including simple format change, which can be performed in less than 12 minutes, and easy cam management.
Another important feature, especially in the eyes of the end user, is the high performance available from a machine of such a small size.
Where production capacity is concerned, depending on the type of product to be packed, a speed of up to 20 cartons per minute can be achieved.
Also, the PacDrive system allows for great versatility in handling all kinds of products of varying shapes and sizes, such as tubes, bottles and jars, but also boxes, bags, flowpacks and blisters.




Fotocellule a fibra ottica
SICK SpA è la filiale italiana di SICK AG, produttore tedesco di una vasta gamma di sensori per l’automazione industriale, sistemi optoelettronici e meccanici di sicurezza, lettori di codice a barre, sistemi per la misura della distanza, dimensioni e il calcolo del volume, sistemi per l’analisi, il monitor ambientale e il controllo del traffico e anche encoder, grazie alla recente acquisizione della società Stegmann. Offre un efficiente servizio al cliente, sia in termini di valutazione che di fornitura dei prodotti per applicazioni di sensoristica ed identificazione automatica. Oltre 350 brevetti ne confermano la competenza e la forza innovativa: SICK è la società di più antica tradizione nel settore dell’ottica elettronica e, nel mercato delle fotocellule, si colloca al primo posto in Europa e al secondo posto nel mondo. Detiene inoltre la leadership assoluta per quanto riguarda le barriere di sicurezza.
Della produzione recente, ricordiamo la nuova serie WLL190 di fotocellule a fibre ottiche, che si distingue per: bus integrato, per l’impiego sia come singola unità sia in gruppo (si può trasmettere la tensione di alimentazione e i parametri impostati da una fotocellula a tutte le altre, fino a 16 elementi); display e menu interattivo, con diverse modalità di teach-in (a funzionamento differenziale, esegue quindi la differenza tra due valori letti), o dinamico e rilevamento di oggetti trasparenti; controllo APC (Automatic Power Control). WLL190 offre elevata stabilità e affidabilità di funzionamento e, se utilizzata con le fibre ottiche in plastica della serie LL3, funziona in un range di tre volte superiore rispetto alle serie precedenti.


Optical fibre photocells
SICK SpA is the Italian branch of SICK AG, German producer of a wide range of sensors for industrial automation, optoelectronic safety systems and barcode readers; systems for the measurement of distance and size, and the calculation of volume; systems for analysis, environmental monitoring and traffic control and also an encoder, thanks to the recent buy-up of the company Stegmann. It offers its customers an efficient service in rating and supplying products for sensor applications and automatic identification.
Over 350 patents confirm the competence and innovative strength of this company. Today SICK is the oldest company in the electronic optics sector, number one in Europe and number two in the world on the photoelectric sensors market. In the field of optical safety barriers, it has the leadership.
Of the recent production, we cite the WLL190 series of optical fibre photocells stands out for its integrated bus, its use both as a single unit and as part of a system (one can transmit the power tension and set parameters from a photocell to all the other elements, this up to 16 units); its display and interactive menu with different teach-in (with differential function, hence compensating the difference between the two readings), or dynamic modalities and for revealing transparent objects. With APC (Automatic Power Control) the WLL190 offers high stability and functioning and, if used with the LL3 plastic optical fibres works in a range three times above that of the preceding series.



Robot compatto e ad alte prestazioni
L’adozione da parte di Bosch Rexroth AG di una nuova tecnologia di azionamento, ma anche le dimensioni compatte delle celle di produzione caratterizzano il recente robot PowerScara ad alte prestazioni, in grado di effettuare manipolazioni molto complicate. L’incorporazione di azionamenti innovativi e dei migliori sistemi di sicurezza, oltre alla riduzione del numero dei componenti, hanno permesso di contenere il volume d’installazione di circa l’85% rispetto a soluzioni tradizionali.
La nuova architettura di controllo riduce e semplifica in modo significativo il tempo nonché i costi di cablaggio e messa in opera, permettendo uno start-up estremamente veloce. Oltre alla qualità delle lavorazioni, questo robot assicura dunque numerosi vantaggi anche in termini economici.
PowerScara è disponibile in versione a consolle (fissaggio a parete), per liberare il fondo-cella, oppure con colonna. È dotato di encoder digitali assoluti che non richiedono manutenzione. Ideale in abbinamento con convogliamenti a pallet o a catena, ha uno sbraccio di 420 mm e una corsa verticale di 200 mm e può muovere carichi fino a 3 kg.


High performance compact robot
The adoption by Bosch Rexroth AG of new drive technology, but also the compact size of the production cells feature in the recent high performance PowerScara robot, capable of carrying out highly complicated handling operations. The incorporation of innovatory drives
and the best safety systems, as well as the reduction of number of components, has led to an installation volume 85% less than traditional solutions. The new control architecture significantly reduces and simplifies cabling times and cabling as well as set-up costs, enabling a speedy start-up. As well as the quality of its working, this robot also ensures numerous economic advantages. PowerScara is available in the consol (wall mounted) version to free the bottom of the cell, or with column. It is fitted with absolute digital coders that do not require maintenance. Ideal coupled with pallet or chain conveyors, it has a 420 mm arm reach and a 200 mm vertical run and can shift loads weighing up to 3 kg.



Soluzione integrata per il motion control
Kinetix è la proposta Rockwell Automation per il controllo integrato e multidisciplinare (Plc, Motion Control, controllo drive, gestione reti ecc.), basata sulla piattaforma di controllo ControlLogix e azionamenti a interfaccia digitale Sercos.
L’architettura proposta mette a disposizione 4 famiglie complete di drive servo (1394C, Ultra3000, Kinetix6000 e 8720, tutti disponibili in un ampio range di taglie di potenza, interfaccie e opzioni) e ben 12 famiglie di motori brushless per coprire tutte le esigenze (coppie da 0,17 Nm a 150 Nm, varie opzioni e versioni per usi speciali), tra cui anche motori lineari e motori asincroni a induzione. Kinetix6000 è il nuovo drive servo di tipo modulare, composto da un modulo “alimentatore + asse” e da più moduli “asse” alimentati in common bus.
In questo modo si possono avere fino a un massimo di 8 assi con un unico alimentatore per ogni sistema Kinetix6000. Il sistema così composto si interfaccia al ControlLogix tramite schede di interfaccia Sercos da 8 e 16 assi con connessione in fibra ottica.


Integrated solutions for motion control
Kinetix is the Rockwell Automation proposal for integrated and multidisciplinary control (PLC, Motion Control, drive control, web management etc), based on the ControlLogix control platform and Sercos driver and digital interface.
The architecture offered makes 4 complete families of servo drives available (1394C, Ultra3000, Kinetix6000 and 8720, all available in a broad range of power ratings, interfaces and options) along with as many as 12 brushless motor families to cover all requirements (0.17 Nm to 150 Nm torque, various options and versions for special uses), also including linear, asynchronous and induction motors. Kinetix6000 is the new modular type servo drive, made up of a “power feeder + axes” module and more axes modules fed in a common bus.
In this way one can have up to a max of 8 axes for a sole power feeder for each Kinetix6000 system. The system made up as above can interface with ControlLogix through a Sercos 8 or 16 axes interface board with optical fibre connections.



Palettizzare dall’alto con il 2000 D
Procomac Packaging Srl (azienda del gruppo Procomac Industries specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti di fine linea tradizionali e robotizzati) ha ampliato la gamma di palettizzatori dall’alto Agilis, proponendo la versione 2000 D, a doppio ingresso con divisore a pattini.
Il nuovo modello raggiunge un’elevata velocità di carico e di trasferimento strato sulla paletta.
Gli strati formati (10 al minuto) risultano compatti e vengono trasferiti sulla paletta in un unico movimento: il sistema ne guadagna in velocità, pur dimostrandosi affidabile e versatile anche nella gestione di diversi formati e di schemi di palettizzazione complessi.
La struttura modulare e compatta della macchina garantisce una migliore accessibilità e facilità d’intervento, permettendo in questo modo di contenere i costi di manutenzione.
L’operatore riesce infatti a intervenire più agevolmente riducendo in modo significativo eventuali tempi di arresto causati da micro fermate in caso di pacchi non fardellati correttamente.
La disposizione ortogonale del bancale di alimentazione garantisce ulteriore affidabilità anche nella lavorazione di formati diversi, oltre a garantire un migliore controllo del pacco.
Molti gli accessori ideati per rispondere alle più diverse esigenze d’impiego, che consentono tra l’altro di gestire al meglio l’interfalda e incrementare la velocità di produzione: doppio magazzino falde (che consente il funzionamento della macchina anche durate il carico falde da parte dell’operatore), magazzino con piattaforma idraulica e quello con doppio serbatoio per la gestione della mezza falda, dispositivo mettifalda a carrello (posizionato sulla linea di trasporto per il deposito della falda sulla paletta vuota).
Il palettizzatore Agilis 2000 D è già stato adottato con successo da aziende del calibro di Nestlé (presso lo stabilimento Panna San Pellegrino), dalla spagnola Solan De Cabras (nella foto: il sistema installato) e dalla tedesca Schwarzwaldquelle, che hanno riposto piena fiducia nella “tecnologia ad alte prestazioni” di Procomac.


Palletizing from above with 2000 D
Procomac Packaging Srl (company in the Procomac Industries group specialised in the design and making of traditional and robotised end-of-line systems) has broadened its range of Agilis palletizers from above, offering the 2000 D version, with double infeed with skate separators.
The new model attains high loading speeds and transfer of layer to pallet.
The layers formed (10 a minute) are compact and are transferred to the pallet in a single movement: the system gains in speed, while also being reliable and versatile in handing different formats and complex palletization patterns.
The compact and modular structure of the machine guarantees a greater accessibility and eases intervention, thus enabling the containment of maintenance costs.
The operator in fact can intervene with greater ease considerably reducing any stoppage times caused by packs that have not been correctly bundled. The orthogonal layout of the feed bench guarantees further reliability also in working different formats, as well as guaranteeing a better control of the pack.
Many accessories have been created in response to different demands of use, that among other things enable one to best handle the divider and increase the production speed: double divider store (that also allows the machine to function also while the operator is loading the dividers), store with hydraulic platform and with double store for handling the half divider, trolley divider placing device (positioned on the transport line for depositing the divider on the empty pallet).
The Agilis 2000 D palletiser has already been successfully adopted by concerns the calibre of Nestlé (at the Panna San Pellegrino works) by the Spanish concern Solan De Cabras (in photo: installed system) and the German Schwarzwaldquelle, that have shown their faith in Procomac’s “high performance technology”.



Riduttori più sicuri
L’intera gamma di riduttori Lenze del programma G-motion è stata riconosciuta conforme alle direttive ATEX, che regolano le normative europee in materia di antideflagranza, per la categoria 2.
La gamma di riduttori EX offerta da Gerit Trasmissioni di Milano (la società del gruppo Lenze che opera sul mercato italiano) è composta da modelli coassiali, ad assi paralleli, ortogonali a coppia conica e a vite senza fine per potenze fino a 45 kW, coppie in uscita fino a 12000 Nm. Si tratta di prodotti di elevata qualità, contraddistinti da rendimenti elevati, gioco contenuto e un’ampia gamma di rapporti di riduzione finiti.
Sono predisposti per l’abbinamento con tutti i motori EX standard dotati di flange normalizzate, tramite un adattatore IEC e un giunto. I progettisti possono quindi selezionare l’unità di azionamento ideale anche per le applicazioni in zone potenzialmente esplosive.
Motori e riduttori possono inoltre essere disassemblati facilmente per la manutenzione, riducedo i pezzi di ricambio stoccati a magazzino.
La guida di riferimento ATEX (entrata in vigore lo scorso luglio) regola e armonizza le differenti normative nazionali EX in materia di antideflagranza, e ha valutato per la prima volta non soltanto le apparecchiature elettriche, ma anche le apparecchiature e i componenti meccanici, pneumatici ed idraulici.
Per rispondere a queste normative, Lenze ha effettuato un’analisi del rischio d’incendio basata sulle temperature raggiunte dalla carcassa esterna e dalle guarnizioni per la tenuta dell’olio. In generale i motori e i riduttori di velocità (equipaggiamenti del gruppo II) possono raggiungere una temperatura massima di 200 °C, nel punto più caldo (classe di temperatura T3). In presenza di polveri infiammabili, la normativa prevede che la massima temperatura raggiungibile non possa superare i 190°C, un limite ampiamente superato da Lenze, in quanto i suoi riduttori possono rientrare nella classe T4 (temperature inferiori a 135 °C), a seconda dell’applicazione.
Considerando anche i possibili pericoli legati alle cariche elettrostatiche, Lenze ha adottato coperture di plastica conduttiva, ottenendo la certificazione per zone tipo 1 (categoria 2G) e per le zone tipo 21 (categoria 2D).


Safer gear reduction units
The entire range of Lenze gear reduction units from the G-motion program has been recognized as conforming to the ATEX directive, that regulates European standards on explosion prevention for category 2. The EX range of reduction gears offered by Gerit Trasmissioni, Milan (the company of the Lenze group that operates on the Italian market) is made up of coaxial-, parallel axes-, orthogonal-, conical torque and endless screw models for powers up to 45 kW, outfeed torque up to 12000 Nm. These are high quality products, marked by high performance, limited play and a broad range of finite reduction gears. They are set for coupling with all standad EX motors fitted with normalised flange, through an IEC adaptor and joint. Design engineers can hence also choose the ideal drive unit for applications in potentially explosive areas. Motors and reduction gear units can also be easily disassembled for maintenance, reducing the spare parts store. The ATEX reference guide (that came into force last July) regulates and harmonizes the different national EX standards in terms of explosion prevention, and for the first time has not only rated electrical equipment, but also mechanical, pneumatic and hydraulic devices and components. To respond to these standards, Lenze has carried out an analysis of fire risk based on temperatures reached by the external carcass and by the oil seal gasket. In general the motors and speed gear reduction units (group II fixtures) can reach a max temperature of 200 °C in the hottest point (T3 temperature class). In presence of inflammable dust, the standard lays down that the max temperature should not exceed 190 °C, a limit broadly exceeded by Lenze, inasmuch as its gear reduction units can come under class T4 (temperature lower than 135 °C), according to the application.
Also considering possible dangers associated with electrostatic charges, Lenze has adopted conductive plastic covers, obtaining certification for type 1 zones (category 2G) and for type 21 zones (category 2D).



Reggiatura sempre più facile
Emmedi (Caravaggio, BG) presenta il nuovo tendireggia termosaldante a batteria modello Strapex STB 63, le cui caratteristiche tecniche (abbinate alla qualità del marchio Strapex) ne fanno un prodotto innovativo e irrinunciabile.
Leggero (pesa solo 3,9 kg), pratico e maneggevole, consente di reggiare sia in verticale che in orizzontale senza il minimo sforzo.
La reggia, che può essere di polipropilene (con spessori 0,6-1 mm) e di poliestere (con spessori 0,5-1 mm) viene inserita nel tenditore con un’operazione estremamente semplificata, grazie a un alloggiamento regolabile in larghezza da 12 a 16 mm. L’STB 63 è stato dotato di dispositivi più aggiornati anche per la visualizzazione delle informazioni (come l’indicazione del livello di carica della batteria) e la regolazione delle funzioni; in particolare la regolazione del tensionamento della reggia e del tempo di saldatura vengono effettuati tramite tasti.


Strapping ever easier
Emmedi (Caravaggio, BG) presents its new Strapex STB 63 heatsealing strap stretching machine, whose technical characteristics (combined with the quality of the Strapex brand) make it an innovatory and irreplaceable product. Light (it only weighs 3.9 kg), practical
and easy to handle, it enables strapping both vertically and horizontally without minimum effort. The strap, that can be in polypropylene (0.6-1 mm thick) and polyester (0.5-1 mm thick) is inserted in the strap stretcher by an extremely simple operation, thanks to a berth that can be adjusted in width from 12 to 16 mm. The STB 63 has been equipped with updated display (for example showing battery charge level) and regulation of functions; in particular the regulation of the strap stretching and the seal time are carried out using push-buttons.



Estrusori
In grado di semplificare il ciclo produttivo, rendendolo vantaggioso dal punto di vista economico, gli impianti di incollaggio a estrusione realizzati da Coatem offrono risposte all’avanguardia a molti settori industriali (automotive, elettronico, cartotecnico, imballaggio, assemblaggio, tessile etc.). In particolare ricordiamo gli estrusori della serie Syncro, che offrono capacità di fusione differenziate a seconda dei modelli (da 15 a 200 kg/h). Essi rappresentano la soluzione ideale ai problemi che normalmente si verificano lavorando con hot melt a base poliestere, poliammide e polipropilene: grazie alla semplicità di impiego e alle ridotte necessità di manutenzione, consentono di ridurre i fermi macchina derivanti dalla carbonizzazione dei prodotti usati. L’aggiornamento della gamma ha migliorato le prestazioni di alcuni elementi dell’impianto (scambiatore di calore, raffreddamento a vite, gruppo frigo) e degli accessori (tubi riscaldati, testine automatiche) con particolare attenzione alle teste di spalmatura, sempre più precise e affidabili.


Extruders
Capable of simplifying the production cycle, making it economically profitable, the hot melt application systems and extruders by Coatem offer a leading edge response to many industrial sectors (automobile, electronic, paper converting, packaging, assembly, textile etc.). In particular we cite the extruders of the Syncro series that offer differentiated melt capacity depending on the model (from 15 to 200 kg/h). They stand as the ideal solution for the problems that normally emerge with polyester, polyammide and polypropylene based hot melt: thanks to the simplicity of use and the lesser need for maintenance, machine stoppages deriving from product carbonization have been reduced. The updating of the range has improved the performance of some system elements (thrust bearing cooler, screw cooler, cooling system) and the accessories (heated tubes, automatic heads) with particular attention to the coating heads, evermore accurate and reliable.



Sistema di automazione compatto
CPU potente, programmazione con lo S7-300 di Siemens, MP2I integrata (protocollo MPI standard + protocollo seriale RS232 che permette la programmazione delle CPU con Green Cable), hardware compatto, elevato grado di flessibilità e uso di morsetti a molla per ridurre i costi di installazione e di manutenzione, ottimo rapporto costo/prestazioni: queste le caratteristiche principali del Micro PLC System 100V® messo a punto dalla Vipa Srl di Brescia.
Adatto a molteplici applicazioni industriali, questo PLC è dotato di CPU programmabile in Step7® di Siemens con I/O integrati ed espandibili con moduli dedicati (si possono utilizzare fino a quattro blocchi di espansione EM 100, oppure moduli del System 200V® digitali, analogici o funzionali).
La capacità di memoria varia (con le espansioni di memoria) da 8 a 32 KB Work, e da 16 a 40 KB Load. E’ disponibile con 16, 24 o 32 I/O integrati: la prima di queste versioni ha quattro ingressi interrupt, mentre le altre possiedono quattro ingressi interrupt o counter per la lettura di due encoder e due uscite in frequenza. Il Micro PLC System 100V® offre, per tutte le applicazioni industriali, una gamma completa di periferia Profibus DP Slave a blocchi DP 100V® 12 Mbaud e periferia CANopen Slave a blocchi SM123CAN 1 Mbaud.
Con il Micro PLC System 100V® e i blocchi di espansione EM 100 per CPU 114 e 115 si possono realizzare applicazioni fino a 160 canali, ad esempio usando quattro moduli da 32 canali digitali.
Questa famiglia di CPU, i blocchi di espansione e le periferie disponibili consentono di coprire tutta la gamma di PLC medio-piccoli, con elevata velocità di esecuzione e con ottime prestazioni, dato che si utilizza lo stesso software di PLC più grandi e potenti. La forma compatta e le dimensioni contenute ne facilitano l’applicazione: 16 canali occupano, per esempio, un volume pari a 76(h)x101x 48 mm.


Compact automation system
Powerful CPU, programming using a Siemens S7-300, MP21 integrated (MPI standard protocol + serial RS232 protocol that enables the programming of the CPU with Green Cable), compact hardware, high degree of flexibility and use of spring clamps to reduce installation and maintenance costs, excellent cost/performance ratio: these are the main characteristics of the Micro PLC System 100V® devised by Vipa Srl, Brescia.
Suited for many industrial applications, this PLC is fitted with Siemens Step7® programmable CPU with integrated I/O expandable with dedicated modules (up to four EM 100 expansion blocks, or 200V® digital, analogical or functional System modules can be used. Its memory capacity varies (with memory expansion) from 8 to 32 KB Work, and 16 to 40 KB Load.
It is available with 16,24 or 32 integrated I/Os: the first of these four versions has four interrupt inputs, while the others have four interrupt or counter inputs for reading two frequency encoders and two outputs. The Micro PLC System 100V® offers, for all industrial applications, a complete range of peripheral Profibus DP Slaves with DP 100V® 12 Mbaud blocks and peripheral CANopen Slaves with SM123CAN 1 Mbaud blocks. With the Micro PLC System 100V® and the EM 100 expansion blocks for CPU 114 and 115 applications up to 160 channels can be created, for example using 32 digital channel modules.
This family of CPUs, the expansion blocks and the peripheral available enable the entire range of medium-to-small PLCs to be covered, offering high execution speeds and excellent performance, given that the same software of larger and more powerful PLCs is used. The compact shape and small size facilitates application: 16 channels for example occupy a volume standing at 76 (h) x 101 x 48 mm.



Controllo motore fermo
Pilz Italia (filiale di Pilz GmbH) opera nel settore della sicurezza delle macchine e degli impianti complessi, fornendo moduli di sicurezza e controllo, PSS (sistemi di sicurezza programmabili), SB (bus di sicurezza), PC industriali e pannelli operatori. In uno sforzo costante di aggiornamento, Pilz ha realizzato il nuovo PSWZ X1p per il controllo del motore fermo, un dispositivo che, pur mantenendo il principio del controllo basato sulla tensione generata dagli avvolgimenti del motore in fase di arresto, è stato riprogettato per aumentarne le prestazioni.
Con una riduzione del 50% dell’ingombro rispetto alla precedente versione, è facile da installare, ma anche il cablaggio risulta agevole, grazie a connettori estraibili (a molla o vite) che ne consentono una rapida installazione o sostituzione.
Migliorata ulteriormente la parte elettrica: alimentazione unica da 24 a 240 VAC/DC, incremento del range di frequenza per il collegamento con motori alimentati da inverter (fino a 3 KHz) e campo di tensione trifase fino a 690 VAC/DC. La stesso prodotto è disponibile con campo di misura ampliato (fino a 3 Volt) per la soglia di motore fermo, per quelle applicazioni dove gli avvolgimenti generano più di 500 mV con velocità di rotazione molto basse.


Control of stationary motor
Pilz Italia (branch of Pilz GmbH) works in the machine and complex system safety, providing safety and control modules, PSS (programmable safety systems), SB (safety buses), industrial PCs and operator panels. In a constant drive to update, Pilz has created its new PSWZ X1p for stationary motor control, a device that, while maintaining the control principle based on the power generated by the motor winding when stopped, has been redesigned to increase performance.
With a 50% reduction in bulk compared to the preceding version, it is easy to install, while cabling is also easy, thanks to the extractable connector (screw or spring action) that enables a rapid installation and substitution.
The electronics have been further improved: single power feed from 24 to 240 VAC/DC, increase of frequency range for connection with motors fed by inverter (up to 3 Khz) and triphase tension field up to 690 VAC/DC. The same product is available with extended measure field (up to 3 Volt) for motor standstill threshold , for those applications where winding generates more than 500 mV with very low rotation speeds.



Azionamenti e controlli AMK
Il sistema di azionamenti e controlli AMK, Serie KE/KW, di Servotecnica apre una nuova era nella densità di potenza. Con questi drive, le cabine elettriche possono essere molto ridotte o integrate direttamente in macchina (con risparmio di spazio e costo), grazie all’innovativo sistema di raffreddamento “cold plate technology”.
In virtù della scalabilità del sistema, i componenti possono essere armonizzati tra loro in configurazione centralizzata o decentralizzata garantendo l’ottimizzazione dei costi dell’hardware, secondo le necessità della macchina, e la protezione dell’investimento sullo sviluppo software delle applicazioni.
La programmazione è conforme alla IEC 61131-3 e i blocchi funzione, resi disponibili dalle librerie AMK, rendono semplice e flessibile la programmazione delle funzioni PLC e motion control. Il sistema gestisce motori sincroni, asincroni, torque e lineari e tutti i trasduttori incrementali o assoluti mono e multigiro presenti sul mercato, garantendo precisione e alta dinamica.
L’utilizzo del sistema di comunicazione ACC BUS consente la sincronizzazione tra gli assi con jitter inferiore a 1 microsecondo. I sistemi AMK assicurano inoltre un’alta protezione intrinseca verso accidentali fughe motore senza componenti esterni, secondo la Categoria 4 della EN954-1.
A complemento delle linee di motorizzazione standard, la AMK specializzata in applicazioni per stampa e converting ha sviluppato motorizzazioni per accoppiamento diretto idonee alla svolgitura e avvolgitura.
Con i motori serie DS13 e DS28, grazie alle peculiarità costruttive, si ottengono coppie di 500 Nm fino a 200 rpm con velocità max di1000 rpm a potenza costante.


AMK drive and control systems
The AMK KE/KW series of drive and control system by Servotecnica opens a new era in power density. With these drives the electrical cabinets can be smaller in size or directly incorporated in the machine (with space and cost saving), thanks to the innovatory “cold plate technology” cooling system.
Thanks to the scaleability of the system, the components can be harmonized with each other in centralised or decentralised configurations, guaranteeing optimisation of hardware costs according to the needs of the machine and the protection of investment regarding development of the application software.
Programming conforms to IEC 61131-3 standard and the function blocks, made available by the AMK libraries, make the programming of the PLC function and the Motion Control simple and flexible.
The system runs synchronous, asynchronous, torque and linear motors and all the incremental or absolute mono and multiturn transducers present on the market, guaranteeing accuracy and high dynamics. The use of the ACC system bus enables synchronisation between axes with jitter below 1 microsecond.
The AMK systems also ensure a high intrinsic protection against accidental motor start-up without external components, according
to Category 4 of EN 954-1.
Complementary to their standard motorization lines, AMK is specialised in applications for print and converting having developed motorizations for direct drive suited for unwinding and winding.
With DS13 and DS28 Series motors, thanks to their special design, torques of 500 Nm up to 200 rpm can be attained with max speeds of 1000 rpm at constant power.



PLC di sicurezza
Masautomazione (che opera nel settore dell’automazione industriale e del controllo di processo, rappresentando società europee, americane e giapponesi leader di settore) propone soluzioni affidabili per la protezione e l’automatizzazione di macchine e impianti di imballaggio, conformi alle normative europee riguardanti la sicurezza: barriere fotoelettriche plurifascio e monofascio per la protezione in zone altamente pericolose, barriere fotoelettriche monofascio per protezione di accessi di impianti di produzione, zone di palettizzazione e percorsi di AGV; relè e moduli di sicurezza; PLC di sicurezza; interruttori interbloccati modulari; pulsanti, riparerie, tappeti-bordi-bumper elettrosensibili.
Ricordiamo, in particolare, il nuovo PLC di sicurezza Pluto, che si basa su un concetto innovativo sviluppato da Jokab Safety per sempificare la struttura dei sistemi e a cui può essere collegata una vasta gamma di dispositivi di sicurezza.
Dotato di ridondanza e autocontrollo, a differenza di un normale PLC utilizza 2 microprocessori collegati a ogni ingresso, che controllano e monitorizzano la corretta funzionalità, confrontando i risultati per garantire l’integrità dei dati. Ogni uscita di sicurezza è collegata a entrambi i microprocessori. Pluto può essere inserito in un bus di campo (Canbus) fino a un max di 32 unità (raggiungendo un grado di sicurezza pari a quello di ogni singola unità).
Facile da programmare, semplice da configurare e installare, ha fino a 640 ingressi/uscite e assicura un più elevato livello di protezione; tra le principali funzioni: comando pulsanti di emergenza, comando a due mani, apertura griglie di protezione, accessi interbloccati, bordi e tappeti di sicurezza e controllo di I/O, cioè il controllo di ingressi ed uscite nel circuito della macchina.


Safety PLC
Masautomazione (which operates in the industrial automation and process control sector representing European, American and Japanese leaders in the sector) offer a complete range of certified equipment conforming to the latest European safety standards, such as multi-beam and single-beam photoelectric barriers
for protection in highly dangerous areas, single-beam photoelectric barriers for the protection of access points to production plant, palletising areas and AGV routes; relays and safety modules; safety PLC; modular interlocked switches; buttons, repair kits, electrosensitive mats-borders-bumpers. We cite, in particular, the Pluto safety PLC based on a new concept of PLC devised by Jokab Safety, that simplifies the structure of the safety systems itself.
A vast range of safety devices can be connected up to each Pluto, which is also fitted with overload and autocontrol devices.
As opposed to a normal PLC, Pluto uses 2 microprocessors connected to each input that check and monitor the correct functioning and that compare results to guarantee the correctness of data. Every safety exit is connected to both microprocessors. Each Pluto can be installed in a fieldbus (Canbus) up to a max of 32 units. The bus attains a degree of safety equivalent to that of each single units.
It is easy to program; simple to configure and to install; up to 640 inputs/outputs; it attains the highest level of safety. Among its main functions: emergency command panel, two hand command, protective grid openings, interblocked accesses, borders and safety carpets and I/O controls, meaning control of entrances and exits in the machine circuit.