September 2004




Latte: l’UHT passa al PET
Milk: UHT goes into PET

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Report on the state of the packaging industry (2)

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Between the via Emilia and the Far West

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Una scelta vincente
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Elettric 80, tornata “italiana” dopo la positiva parentesi nel gruppo svizzero SIG, conferma
la sua vocazione di azienda innovativa nella fornitura di sistemi di logistica integrata, capaci di dare agli utilizzatori reali vantaggi in termini di produttività ed efficienza. Questo grazie all’intelligenza e al carattere del proprio capitale umano e al senso della sfida, che spinge a scoprire sempre nuove frontiere, con gusto pionieristico.
Stefano Lavorini, Ado Sattanino

La storia recente di Elettric 80 (Viano, Reggio Emilia) è stata scandita da innumerevoli colpi di scena, che la rendono al contempo atipica ed emblematica nel panorama industriale italiano: atipica, perché si tratta di una PMI che ha avvertito la necessità di mutuare da un grande gruppo la competenza gestionale-organizzativa (e il capitale finanziario) per affermarsi a livello globale; ma anche emblematica, per la rapidità dei cambiamenti societari e soprattutto la veloce crescita che ha vissuto. Uniche costanti, a caratterizzare l’azienda di Viano sin dalla fondazione, l’eccellenza tecnologica e la capacità d’innovazione.
Ma ricapitoliamo, in breve, i fatti.
Fondata nel 1980, fin dall'inizio Elettric 80 si è imposta grazie ai suoi prodotti ad alto contenuto innovativo per la palettizzazione robotizzata e movimentazione interna con carrelli a guida laser. Nel 1999 entra a far parte di Sasib (che rileva il 70% della proprietà) e quindi, nel 2001, del gruppo SIG.
Ora è tornata indipendente, anche se prosegue la stretta collaborazione con il colosso svizzero. Un ritorno che l’imprenditoria italiana saluta con favore, specie considerando che l’azienda opera in un ambito strategico molto delicato, che coinvolge la movimentazione, la logistica, la gestione e il trasferimento delle informazioni al fine di ottimizzare ritmi produttivi, efficienza e rintracciabilità.
L’auspicio, adesso, è che il “ritorno dell’Aquila” (ben rappresentato dal logo aziendale) sia l’allegoria di una Elettric 80 capace di misurarsi con successo in un mercato internazionale davvero selettivo; si pensi, a questo proposito, che delle oltre ottanta aziende operanti nel mondo, un decennio fa, ne sono rimaste in attività solo una trentina.

Liberi di scegliere
Il racconto lucido e vivace di Enrico Grassi, presidente, co-fondatore e anima combattiva di Elettric 80, ci aiuta a capire meglio le scelte compiute negli ultimi anni.
«Le ragioni che ci convinsero a vendere, cinque anni fa, sono presto dette: Sasib, una grande realtà industriale del confezionamento e del bottling - spiega Grassi - aveva bisogno di integrare nella propria offerta le tecnologie relative ai sistemi di alimentazione delle materie prime e al fine-linea, e aveva ritenuto di particolare interesse le nostre soluzioni. Noi, al contempo, volevamo uscire dai confini domestici e agire da protagonisti a livello internazionale; per farlo, però, occorrevano una struttura organizzativa e un capitale finanziario non indifferenti. Sulla base di questi reciproci interessi, Elettric 80 entrò nell’orbita Sasib, seguendone le sorti, fino all’ingresso nel gruppo SIG, avvenuto nel 2001».
Grazie alle ottime competenze e ai mezzi messi a disposizione da SIG, in circa due anni la struttura gestionale, produttiva e commerciale di Elettric 80 ha vissuto un solido e rapido sviluppo.
«Il rapporto con SIG è stato fin dall’inizio proficuo e improntato alla massima correttezza - ricorda al proposito Grassi - tanto che, a seguito della vendita della Divisione SIG Pack (ora Bosch), di cui noi facevamo parte, abbiamo proposto di ridiscutere il nostro assetto societario. Il risultato di questi incontri si è concretizzato in un accordo in base al quale siamo tornati in possesso dell’81% della società, mentre SIG resta come socio di minoranza con una quota del 19%, oltre ad avere l’esclusiva commerciale per il settore beverage delle nostre soluzioni di logistica integrata per il fine-linea. E una volta riacquisita la maggioranza - prosegue il presidente - ci siamo rimboccati le maniche, senza indugi: era infatti essenziale non fermarsi, non perdere quel vantaggio tecnologico e di servizio, discriminante nelle aree più sviluppate del mondo, come Europa e America. Non a caso, una delle nostre prime decisioni è stata quella di riaprire la sede di Chicago, per seguire da vicino il mercato nordamericano, e dare vita alla filiale di Goteborg (Svezia), per curare con maggiore continuità il Nord Europa».

Cultura e carattere
Il vero asso nella manica di Elettric 80, comunque, è ciò che gli economisti definiscono “il principale degli asset intangibili”, ossia il capitale umano.
«In pochi anni l’azienda è balzata da 80 a 165 dipendenti. La gestione di una crescita di tali proporzioni non è stata cosa da poco - ammette Grassi - soprattutto in termini di formazione e integrazione delle nuove risorse. Sono peraltro convinto che, per avere successo in campo internazionale, si debba contare su uomini competenti ed esperti, che sappiano assumere decisioni in autonomia, ma coerenti con la cultura aziendale: perché i problemi che si presentano sul campo sono infiniti, e non potranno mai essere codificati e classificati a priori. È questa la flessibilità in cui credo, la virtù che contraddistingue il nostro approccio al cliente.
Del resto, la nostra politica è sempre stata quella di scegliere gente preparata (in organico figurano 60 laureati e più di 80 diplomati, Ndr) e di organizzare specifici percorsi di crescita professionale.
Senza dimenticare che tutti gli uomini al vertice, me compreso, hanno sempre dimostrato una spiccata propensione alla delega. È insomma l’organico in forza a Elettric 80 la solida base che mi fa accettare con relativa sicurezza anche gli ordinativi più complessi, certo che riusciremo a proporre adeguate soluzioni personalizzate e affidabili, nonché un servizio continuo di assistenza post-vendita.
È significativo in questo senso l’apprezzamento che ci viene dal mercato e che si concretizza, tra l’altro, nei numerosi ordinativi sottoscritti da aziende già clienti, in virtù dei recuperi d’efficienza e dei risparmi che hanno superato le loro migliori aspettative».

Garanzie di affidabilità
Non potendo dare, in questa sede, un nome e un volto a tutti i 165 dipendenti, Grassi cita, come figure chiave dell’azienda, gli altri due soci: «Insieme a Johan Castegren, amministratore delegato di Elettric 80, e Vittorio Cavirani, direttore tecnico, abbiamo di recente varato il piano di sviluppo per i prossimi cinque anni: l’obiettivo è quello di passare dagli attuali 30 milioni di Euro di fatturato a 42. Forse si potrebbe puntare più in alto, ma a noi interessa una crescita che, seppur forte (in questo caso il 40%), ci consenta di non alterare il carattere della nostra impresa. La mia opinione, infatti, è che nel settore della logistica integrata non contino tanto le dimensioni, ma la bontà delle idee e la volontà del fare».
La considerazione che “i numeri non siano tutto”, opportunamente declinata, viene applicata anche a un altro aspetto che caratterizza il settore.
«Nelle soluzioni per la logistica integrata - incalza l’imprenditore - l’imperativo è quello di “volare alto”, sempre: integriamo, per esempio, la tecnologia Fanuc, scegliamo la componentistica migliore, prepariamo sistemi personalizzati di cui siamo davvero sicuri. È vero che il nostro cliente, in questo modo, non beneficia di facili “sconti”, ma può essere certo che i nostri sistemi siano affidabili e modulari, fatti per durare (e per essere ampliati in futuro), il che assicura sostanziali economie a lungo termine. Del resto, chi si rivolge a noi ha in genere le idee chiare, e vuole qualità senza compromessi.
Se dovessi tracciare il profilo del nostro “utilizzatore” tipo, direi che si tratta di un imprenditore che crede nella propria azienda e nelle sue potenzialità di crescita; vuole, inoltre, fare una scelta che consenta di incrementare, da subito, l’efficienza e la produttività, ma anche la qualità (eliminando ad esempio gli errori umani).
Un imprenditore che pensa, tra l’altro, a salvaguardare la sicurezza dei propri dipendenti. Gente coraggiosa, che testimonia la vitalità che ancora caratterizza il sistema produttivo, in Italia come nelle altre aree industrializzate. Sono infatti convinto che, per contrastare e vincere la concorrenza dei Paesi emergenti non si debba puntare sulle delocalizzazioni e le corse al ribasso, bensì - conclude Grassi - sull’intelligenza e la tecnologia, le sole armi che consentono alle imprese di rimanere, stabilmente, un passo avanti rispetto ai nuovi competitor».



Between the via Emilia and the Far West
Elettric 80 is back to being “Italian” after the positive period in the Swiss SIG group, confirming its vocation as innovatory concern in the supply of integrated logistics systems, capable of giving the users real advantages in terms of productivity and efficiency.
This thanks to the intelligence and the character of its human capital and the sense of a challenge, that drives them on to discovering ever new frontiers, with a pioneering spirit.
Stefano Lavorini, Ado Sattanino

The recent history of Elettric 80 (Viano, Reggio Emilia) has been marked by numerous surprise moves, that make it at the same time atypical and emblematic of the Italian industrial panorama: atypical because it is a SMF that has felt the need to borrow the managerial-organizational skills (and the financial capital) from a large group to make a name for itself globally; but also emblematic, for the speed of the changes in its company structure and aboveall the speedy growth it has experienced. The only constant features of the Viano concern ever since its founding are its technological excellence and capacity to innovate.
But let’s recapitulate.
Founded in 1980, right from the beginning Elettric 80 won a place for itself thanks to its highly innovative products for robotised palletization and inhouse handling with laser guided trucks. In 1999 they became part of Sasib (that bought up 70% of its ownership) and following on from that in 2001 they became part of the SIG group. Now it is back to being independent, even if its is carrying on with its close cooperation with the Swiss colossus. A return welcomed by Italian entrepreneurdom, especially considering that the concern works in a very delicate strategic area, that involves handling, logistics, management and information transfer to optimise production rhythms, efficiency and retraceability.
The hope is that the “return of the Eagle” (that dominates the company logo) is an allegory of Elettric’s capability of measuring up to success in a truly international market; on this count one has to consider that of the over eighty concerns operating the world over a decade ago, only thirty or still exist.

Free to choose
The lucid and lively account made by Enrico Grassi, president, co-founder and fighting spirit of Elettric 80, helps us to better understand the choices made over the years.
“The reasons why we sold five years back are plain and simple: Sasib, a great industrial packing and bottling concern - Grassi explains - needed to integrate its offer of technology covering the end of line raw material feed systems, and deemed our solution particularly interesting. We at the same time wanted to expand beyond Italy’s borders and act as protagonists at international level; to do this though we needed a sizeable organizational structure and much financial capital. On the basis of these reciprocal interests, Elettric 80 entered into Sasib’s orbit, sharing its destiny, up to our entering into the SIG group, that occurred in 2001”.
Thanks to the excellent knowhow and means made available by SIG, in around two years the management, manufacturing and commercial structure of Elettric 80 experienced solid and rapid growth.
“Relations with SIG were fruitful right from the outset and extremely fair and correct - Grassi recalls on this count - following on from the sale of the SIG Pack Division (now Bosch), which we were part of, we offered to rediscuss our company structure. The result of this encounter was an agreement in which we regained possession of 81% of the concern, while SIG remained as minority partner with a share of 19% as well as having exclusive trading rights for the beverage sector for our integrated end-of-line logistics solutions.
And once we got our majority ownership back - the president went on - we rolled up our sleeves: the important thing in fact was not to stop, not to lose that technological and service value, a discriminating feature in the most developed areas of the world such as Europe and America. Not by chance, one of our first decisions was that of reopening our Chicago branch to follow the north American market close to, and to create our Goteborg (Sweden) branch, to cover North Europe with greater continuity”.

Culture and character
However Elettric’s real trump card at any rate is what the economists define as “the main intangible asset” or that is its human capital.
“In a few years the concern went from 80 to 165 employees. Managing a growth of this degree was no mean thing - Grassi admits - aboveall in terms of training and integration of new resources. I am among other things convinced that to have success in the international field, one has to count on skilled and expert people are able to make decisions independently but in line with the company approach: because the problems that crop up in the field are infinite, and can never be coded or classified beforehand. This is the flexibility that I believe in, the virtue that makes our approach stand out from that of the customer. What is more our policy has always been that of choosing trained people (their staff include 60 people with degrees and more than 80 with diplomas En), and to organize specific paths leading to professional growth. Without forgetting the fact that all the persons at the top, me included, have always shown themselves to be inclined to delegate. Hence it is the staff at Elettric 80 that constitutes the solid base that allows me to confidently take on even the most complex orders, certain that we will manage to propose adequate customised and reliable solutions, as well as a continuous post sales service. Our success on the market bears witness to this, what is more numerous orders coming from companies that are already our customers in virtue of retrieval in efficiency and savings that have gone beyond their best expectations”.

Guarantees
and reliability

Not being able here to put a name and a face to all his 165 employees, Grassi cites his other two partners as key figures in the concern: “Along with Johan Castegren, managing director of Elettric 80 and Vittorio Cavirani, technical director we have recently launched a plan for development over the next five years; the objective is that of going from the current 30 million Euros of turnover to 42. Perhaps one could aim even higher, but we are interested in a growth that while being weighty (in this case 40%), allows us to keep the character of the concern unaltered. In my opinion in fact that in the integrated logistics sector its is not so much the size that counts, but the good ideas and the will to get on and do things”.
“In the solution for integrated logistics - the entrepreneur went on to say - the imperative is that of “flying high”, always: for example we have integrated Fanuc technology, we have chosen the best components, prepared personalised systems that we are truly sure of.
It is true that in this way our customer won’t get any reductions, but you can be sure that our systems are reliable and modular, made to last (and to be extended in the future), something that gives substantial savings in the long term. What is more, those that come to us generally have their ideas clear, and want quality without compromise. If I were to trace out a profile of our typical “user”, I would say he (or she) is an entrepreneur that believes in his own concern and in its growth potential; he also wants to make a choice that enables his concern to increase efficiency and productivity straight off, but also to up quality (for example eliminating human error). An entrepreneur that among other things wants to safeguard his own employees. Courageous people, that bear witness to the vitality that still features in our production system in Italy as in other industrialised areas. I am in fact convinced that, to counter and beat the competition in the emerging countries one should not aim at delocalisation and pushing down prices but rather - as Grassi concludes - on intelligence and technology, the sole weapons that enable our concerns to stably stay a step ahead of their new competitors”.




E l’Aquila va…
Ecco alcune delle più recenti soluzioni di logistica integrata presentate da Elettric 80, la cui gamma completa comprende palettizzatori ad assi cartesiani e a paletta fissa o mobile, robot per la palettizzazione, depalettizzatori, mezzi per la movimentazione automatica LGV, impianti e sistemi di stoccaggio, magazzini automatici, destinati soprattutto ai settori del tissue, food, bevande, cosmetico-farmaceutico e plastico.
• Robot Dragon per la preparazione dello strato: offre una flessibilità totale su qualsiasi schema di palettizzazione, elevata accessibilità, diagnostica in tempo reale, sia in loco che a distanza, e interfaccia operatore semplificata, che consente una veloce soluzione dei problemi e un facile cambio prodotto. Velocità superiore alla media, con un'efficienza provata e garantita del 99% ed una manutenzione pressoché irrisoria: queste prestazioni hanno consentito a Elettric 80 di vendere, ad oggi, 26 unità. Un successo che ha permesso all’azienda emiliana di migliorarne ulteriormente le prestazioni, nonché di garantirne l'installazione, l'operatività e l'istruzione degli operatori in meno di un mese.
• Veicoli a guida Laser LGV: i sistemi di nuova generazione sono dotati di diagnostica totale, in loco e a distanza. L’adozione di una motoruota in corrente alternata ha inoltre consentito di ottenere prestazioni superiori rispetto ai veicoli precedenti (velocità di circa 2 m/s), con una netta riduzione della manutenzione e nel pieno rispetto delle normative di sicurezza più severe.
• Fasciatore Silkworm: si tratta di un’isola di fasciatura robotizzata innovativa con cambio automatico della bobina, che impiega unicamente robot Fanuc, sviluppata in collaborazione con Bema, partner di lunga data di Elettric 80. Sono 12 le unità già vendute in settori merceologici diversi.
• Sistema Freeway: ovvero l'integrazione intelligente delle macchine Elettric 80, che contribuisce a migliorare (con la sua versatilità e flessibilità) l'efficienza delle linee di produzione.



And the Eagle soars…
Here are some of the most recent integrated logistics solutions presented by Elettric 80, whose complete range of Cartesian axes palletisers and set or mobile pallets, palletization robots, depalletisers, LGV automatic handling vehicles, storage systems, automatic storage bays, is destined aboveall for the tissue, food, beverage, cosmetic-pharmaceutical and plastic sectors.
• Dragon Robot (layer forming): if offers a total flexibility with any palletization pattern, high accessibility, real time diagnostics both on the premises and remote, and simplified operator interface, that enables a speedy solution of problems and easy product change. Speeds are higher than average, with efficiency proven and guaranteed 99% and virtually no maintenance: this performance has enabled Elettric 80 to sell 26 units to date. A success that has enabled the Emilian concern to further improve its performance, as well as to guarantee operator training with the system installed up and running in less than a month.
• Laser guided vehicles (LGV): the new generation systems are fitted with total on the premises or remote diagnostics.
The adoption of a motorwheel in alternate current has upped performance compared to previous vehicles (speed up to 2 m/s) with a net reduction of maintenance while in full respect of the severest safety standards.
• Silkworm wrapping machine: an innovative robotised wrapping station with automatic reel change that only uses Fanuc robots. It has been developed along with Bema, a long term partner of Elettric 80. Twelve units have already been sold in different product sectors.
• Freeway System: or that is intelligent integration of the Elettric 80 machines, whose versatility and flexibility helps improve production line efficiency.