July/August 2004
Sabrina Miconi espone dal 1990. Oltre a essere presenti in collezioni private, le sue opere sono esposte permanentemente in alcune Gallerie europee: Mackenbach Arnhem (Olanda), Punto Arte (Modena), Labirinto (Roma), Art Work-Speyer (Germania), Aktuaryus (Strasburgo).

Hanno detto di lei
Vi è una componente sociale e un’altra istintuale nella produzione vigorosa e tagliente di Sabrina Miconi. Sociale perché l’autrice, osservando il mondo e la vita, ammicca ad essi, ma anche ne disprezza gli eccessivi condizionamenti, soprattutto quando nascono dalle convenzioni e dalle abitudini di una società fatta di abitudini e ipocrisie […], che lei vuole deridere e denunciare. Istintuale perché Miconi vive l’arte come istinto, come ruolo, modo di essere, continuità di rapporto io-tela, io-colore, io-segno. […] Un istinto forte, una grande volontà di uscire, di fare e disegnare e di dare colore alle cose, ai sogni, ai sentimenti, al grigiore irrazionale che è qualche volta nella vita l’assenza di colore.
[…] E allora uscire… uscire nei campi dell’infinito, popolati di sogni e attese, di una storia trascorsa che non ci appartiene più, come la storia del Medioevo, per esempio, a cui spesso Miconi fa riferimento, con il suo carico di mistero […] quasi ad affermare che quell’età era di slanci e amori, fantasie e offerte, di gioco. […]
E poi le lettere, i profili di volti della Miconi abile “illustratrice”, che sospira gialli e blu improvvisi, per poi rigettarsi in un gioco calligrafico […] in una fuga ideale da ciò che delude, con quel fondamentale ottimismo che deriva dalla consapevolezza di poter evadere fra le nuvolette [sempre presenti], dove potrebbe non esserci spazio per altri se non per l’autrice. Nella sua pittura c’è anche un mondo remoto di cose lontane e abbandonate […] laddove un’intuizione fantastica si traduce in un acuto pittorico: un rosso improvviso al centro del quadro, mentre i toni si smorzano intorno, un indicatore cromatico vivissimo, lancinante grido nel buio. (Vito Sutto)

Sabrina Miconi has been exhibiting since 1990. As well as being in private collections, her works are permanently on show in several European galleries: Mackenbach Arnhem (Olanda), Punto Arte (Modena), Labirinto (Roma), Art Work-Speyer (Germania), Aktuaryus (Strasburgo).

It has been said of her
Sabrina Miconi’s sharp, strong output contains a social and an instinctive element. Social, because the artist touches on observations of the world, abhorring excessive social conditioning, above all when born from the conventions of a society made of habits and hypocrisies […] which she intends deriding and denouncing […].
Instinctive because Miconi experiences art as an instinct, as a role, a way of being, with a firm connection between the ego-canvas, ego-color and ego-brushstrokes. […] A strong, stubborn instinct, a full desire to come out, to perform, to draw and color things, dreams, emotions and that irrational greyness which at times in life is a lack of color […]. This means escape… escape into the fields of infinity, populated with dreams and expectations, a history, which once ended, no longer belongs to us, like the history of Middle Ages for example, which Miconi often alludes to, with its elements of mystery […], as if indicating that this was the age of endeavour and love, fantasies and proposals, of play […].
Then there are the letters, the profiles of faces of the interesting illustrator Miconi, who sighs sudden yellows and blues, to throw herself back into a play of calligraphy […] an ideal escape from disappointment, thus having the optimism deriving from the awareness of being able to escape among the clouds [ever present] where there could be space for noone other than Sabrina Miconi. In her painting there is also a far-off world of distant and abandoned things […], where fantastic intuition is transformed into a pictorial high note: a sudden red in the centre of the painting, while the tones fade all around, an utterly vivid color indicator, a piercing scream in the dark. (Vito Sutto)


Pensiero notturno, 2004
Olio su tela, 70x80 cm