July/August 2003





Comunicare con l'Oscar
Communicating the Oscar

M&D News







Rapporto sullo stato dell'imballaggio (2)
Report on the state of packaging (2)

Vetro: dati e riflessioni
Glass: data and reflections

F&F News







Alto di gamma per i sacconi industriali
Wide range of industrial sacks

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E&L News

IE&L News







Realtà macchine
Machine reality







. Le notizie .


Vista all'Anuga

Seen at Anuga



Alluminio e bevande
Aluminium foil for beverages



Cepi: bilancio 2002
Cepi: 2002 balance sheet



Il primo salone tedesco dedicato al vending si chiamerà EuVEnd e si terrà a Colonia dall’11 al 13 settembre prossimo. Particolarmente azzeccato il logo - il glifo dell'Euro che si infila nella fessura del distributore automatico - per una rassegna europea di macchine e prodotti confezionati, accessori, sistemi di pagamento e trasferimento dati a distanza, apparecchi e impianti periferici, distribuzione moderna e imprese di servizi.

The first German exhibition devoted to vending is called EuVend and will take place in Cologne from 11 to 13 September next. Particularly striking is the logo - the symbol of the Euro being placed in the slot of a vending machine - for this European exhibition of packaging machines and products, accessories, distance payment and data transfer systems, ancillary appliances and equipment, modern distribution and service companies.
News

Visti all’Anuga
Visitando Anuga Foodtech, abbiamo riportato una confortante impressione di vivacità e alcune suggestioni sull’offerta di imballaggi e complementi per l’alimentare. E.P.

Organizzata seguendo il principio della “contaminazione” di tecnologie fra settori diversi, lungo tutte le fasi della produzione - dal processo al confezionamento e stoccaggio, fino alla distribuzione - l’ultima Anuga Foodtech (Colonia, 8-11/4/03) si è chiusa con una partecipazione di 1.122 espositori (+7%) e 35.000 visitatori (solo 1.000 in meno rispetto al 2000). Da segnalare, riguardo a quest’ultimo dato, sia la forte connotazione internazionale della fiera (metà dei visitatori non erano tedeschi e provenivano da 130 Paesi diversi), sia il fatto che la minor durata della manifestazione (4 giorni invece che 5) non ha avuto ricadute negative sull’affluenza. In particolare, il numero di visitatori provenienti dalla Germania e dall'Europa occidentale è rimasto stabile, mentre si è registrato un lieve calo di presenze da Stati Uniti ed Estremo Oriente. Sono invece aumentati gli operatori provenienti dall'Europa orientale - in particolare dalla Russia, dall'Ucraina e dai paesi candidati alla UE - oltre che da India, Pakistan e Cina.
Tuttavia, ciò che si è imposto è stato il bel clima di vivacità e fiducia in cui si è svolta la triennale delle tecnologie alimentari (prossimo appuntamento dal 4 al 7 aprile 2006), il che, di questi tempi, fa notizia.

Liquidi alimentari …
Anuga (promossa da Koelnmesse GmbH e DLG) ha visto lo schieramento compatto delle grandi del confezionamento che, per l’occasione, hanno indetto conferenze stampa internazionali ed esibito stand importanti (d’obbligo citare la “città” da 3.200 m2 di Tetra Pak e il raffinato salotto allestito da SIG).
Occasione d’incontro e promozione, la fiera ha visto il lancio di nuovi prodotti i o, in mancanza di novità eclatanti, la comunicazione di informazioni sulla vita delle società. È il caso di Sidel (linee complete per il riempimento di liquidi alimentari in PET), che ha illustrato il lay-out del nuovo stabilimento di Parma, inaugurato poche settimane dopo, a conferma della centralità dell’Emilia Romagna nell’Europa delle macchine per il beverage.
Non è un caso, infatti, che un’azienda parmense - Procomac - abbia ribadito la sua presenza tra i leader del confezionamento in asettico proponendo le linee “SafeAseptic” Gripstar e Unibloc2 (1).
Rimanendo in tema di asettico, occorre segnalare la versione RB della linea SAS2 della francese Serac, che non necessita di lunghe e costose fasi di sterilizzazione dopo gli interventi dell’operatore, nonché il PET-Asept di Krones, un impianto modulare che semplifica il processo di imbottigliamento in asettico.
Un cenno infine a SIG combibloc, che ha lanciato i “Combishape” dalla sagoma originale (2), e a Elopak, che ha rinnovato il look del Pure-Pak con il nuovo modello Curve.

… e altro ancora
Oltre agli operatori del beverage, a Colonia hanno giocato un ruolo di rilievo altre aziende (fra cui una nutrita rappresentanza di società italiane), che si sono distinte con proposte di qualità.
• Bericap ha presentato tappi per bevande, olio, salse e condimenti, disponibile in una ricca varietà di tipologie, forme e dimensioni (3).
• Rosa Plast ha proposto la propria gamma di contenitori termoformati (4) nei diversi materiali richiesti dall’applicazione finale: dai vasetti per yogurt ai barattoli e vaschette con coperchio per gelati e surgelati, il confezionamento MAP, la pastorizzazione e sterilizzazione, il riscaldamento di prodotti di gastronomia in forni tradizionali e a microonde e molto altro ancora.
• Yang Srl ha presentato le confezionatrici Oceania, Jolly e Calypso, economiche e adatte agli alimenti sottovuoto e in atmosfera protettiva. Fra le altre, Calypso è dotata di una tavola rotante a quattro stazioni che garantisce un’elevata produttività (5).
• Ilpra ha messo a punto la confezionatrice in linea Food Pack Big Mec (6) per grandi produzioni, in grado di chiudere contenitori preformati tramite termosaldatura di film compatibili in bobina o di coperchi.
• Stora Enso ha realizzato per Elopak un cartoncino rivestito con un polimero dalle elevate proprietà barriera a luce, ossigeno e umidità.
• Paolo Mingozzi segnala una soluzione della Pattyn per il confezionamento di grassi alimentari e semiliquidi a uso industriale. Denominata Cartonless, è proposta in alternativa ai classici bag-in-box rispetto ai quali, come suggerisce il nome, consente di eliminare il cartone con grandi risparmi di materiali e di lavoro.



Seen at Anuga
Visiting Anuga Foodtech, we noted a comforting impression of liveliness and several ideas for packaging and complementary products for foodstuffs. E.P.

Organised on the principle of the "contamination" of technologies between different sectors, along all the stages of production - from processing to packaging and storage and distribution - the latest Anuga Foodtech (Cologne, 8-11/4/03) saw a total of 1122 exhibitors (+7%) e 35,000 visitors (only 1000 fewer than in 2000). Notable in these statistics were the strong international flavour of the exhibition (half the visitors were from outside Germany, from 130 different countries) and the fact that the shorter duration of the exhibition (4 days instead of 5) had no negative impact on attendance. In particular, the number of visitors from Germany and Western Europe remained stable, while there was a slight drop in those from the United States and Far East. However, there was an increase in operators from Eastern Europe - especially from Russia, Ukraine, and from candidate members of the EU - as well as India, Pakistan and China.
However, the lasting impression was of the happy climate of liveliness and confidence in which the triennial exhibition of food technology took place (the next one will be 4-7 April 2006), which these days is unusual.

Liquid foodstuffs …
Anuga (promoted by Koelnmesse GmbH and DLG) saw the packed ranks of the big packaging companies who, for the occasion, held international press conferences and displayed important stands (mention must be made of Tetra Pak’s 3200 square metre ‘city’ and the sophisticated salon set out by SIG). The exhibition was a chance for meeting and for promotion, and it saw the launch of new products or, if there was a lack of brilliant novelties, the communication of information on the life of the company. This was the case with Sidel (complete lines for the filling of liquid foodstuffs in PET), which showed off the layout of its new Parma plant, inaugurated a few weeks later, confirming Emilia Romagna’s central position in Europe for the production of machinery for soft drinks.
It is no coincidence, then, that another company from Parma - Procomac - reaffirmed its position among the leaders in packaging in aseptic conditions, with its SafeAseptic Gripstar and Unibloc2 lines (1). Still on the subject of asepsis, mention should be made of the RB version of the SAS2 line from the French company Serac, which does not require long and costly sterilisation stages after interventions by the operator, as well as the PET-Asept from Krones, a modular plant which simplifies the bottling process in aseptic conditions. A final mention for SIG Combibloc, which launched the Combishape based on the original outline (2), and Elopak, which has updated the appearance of the Pure-Pak with the new Curve model.

… and still more
As well as soft drinks operators, an important part was played at Cologne by other companies (including a respectable number of Italian companies) distinguished by a range of quality products.
• Bericap presented its cap for soft drinks, oil, sauces and dressings, available in a wide variety of types, shapes and sizes (3).
• Rosa Plast presented its range of heat-moulded containers (4) made from the various materials required by the final application: from containers for yoghurt to tubs and jars with covers for ice cream and frozen foods, MAP packaging, pasteurisation and sterilisation, heating of food products in traditional and microwave ovens and much more besides.
• Yang Srl presented its Oceania, Jolly and Calypso packaging machines, economical and suitable for foodstuffs vacuum-packed in protective atmosphere. Among other things, the Calypso is equipped with a four-station rotary table which ensures high rates of production (5).
• Ilpra has developed the Food Pack Big Mec in-line packaging machine (6) for large production runs, which can close pre-formed containers by means of the heat-welding of compatible film in reels or in the form of covers.
• Stora Enso has developed for Elopak a card coated with a polymer with high barrier properties against light, oxygen and humidity
• Paolo Mingozzi presented an innovatory solution by Pattyn for packaging animal fats and semiliquids for industrial use. Called Cartonless, it is offered as an alternative to the classic bag-in-box, compared to which, as the name suggests, it enables the elimination of the cardboard offering great savings in material and work.



Un’azienda di spirito
All’insegna dello slogan “Gli spiriti si incontrano” Tetra Pak ha invitato clienti, fornitori e stampa da tutto il mondo a visitare il grande stand allestito all’Anuga FoodTec 2003 (3.200 m2), per vedere da vicino le soluzioni di confezionamento nate dalla concreta collaborazione con i clienti.

Tetra Pak protegge la bontà - È il nuovo motto che ispira la mission dell’azienda, al servizio di un mercato multiforme, dalle forti istanze di eco-compatibilità e di qualità. È stato formulato per sottolineare l’impegno di Tetra Pak in fatto di protezione dell’alimento (perché ormai non più solo di liquidi si parla), lungo tutta la catena del valore.
Un brik per tutte le occasioni - Gli imballaggi in mostra erano 1.200, varianti del classico brik tetragonale come dell’indimenticabile piramide delle origini (oggi riattualizzata per alcuni prodotti di nicchia). Fra tutti, spiccava il Tetra Recart (primo imballaggio in cartone alimentare sterilizzabile in autoclave) e di recente adottato in Italia anche da Bonduelle per le diverse varietà di ceci e fagioli. Garantisce una shelf life di 24 mesi, si presta a contenere molti tipi di alimenti, anche precucinati, ed è molto apprezzato per la leggerezza e comodità, l’ampia apertura facile da strappare, la sicurezza, la riciclabilità. La linea di trattamento e confezionamento Tetra Recart lavora a una velocità di 24.000 pz/h.
Asettico e non solo - L'asettico è uno dei grandi temi del confezionamento e Tetra Pak vi ha dedicato un’offerta completa di soluzioni, dalle più semplici ed economiche al top di gamma. Fra le ultime novità, si segnalano l’apertura StreamCap e l’estensione di capacità del Tetra Prisma Aseptic dal 200 ml al litro. Le macchine modulari perseguono obiettivi di velocità, flessibilità e bassi costi d’ingresso. Per aiutare i clienti a orientarsi, Tetra Pak ha adottato delle nuove denominazioni, già applicate alle ultime confezionatrici A1, A3/Flex e A3/Speed. Ma In fiera venivano presentati anche sistemi per l'imbottigliamento in plastica, per la catena del freddo, il confezionamento di alimenti secchi, il processo dei prodotti alimentari…
L’ambiente - Fulcro di attività sia di sviluppo sia di recupero e riciclo di imballaggi, l’ambiente rappresenta uno dei grandi temi a cui Tetra Pak dedica risorse finanziarie, organizzative e di intelligenza. Ad Anuga la multinazionale ha presentato gli ultimi traguardi in materia di gestione sostenibile delle risorse, e ha divulgato il Rapporto Ambientale 2002.
I servizi - L’integrazione di fabbrica ha ispirato la messa a punto di sistemi dedicati. Ecco, così, Tetra PlantOpt (per ottimizzare la produzione e gli investimenti in materia di impiantistica), Tetra PlantMaster (per l’automazione e la tracciabilità dei processi) e Tetra PlantCar (che comprende i servizi di manutenzione).

A company with spirit
Under the slogan “Spirits meet” Tetra Pak invited customers, suppliers and press from all over the world to visit its large stand at Anuga FoodTec 2003 (3,200 m2), to get a close-up view of the packaging solutions which have sprung from close collaboration with its customers.

Tetra Pak protects goodness - This is the new motto which drives the company’s mission, in the service of a very diverse market, with clear examples of eco-compatibility and quality. The motto was devised to underline Tetra Pak’s commitment to the protection of foodstuffs (because we are no longer speaking only of liquids) along the whole product chain.
A “brik” for all occasions - 1,200 types of packaging were on show, variations on the classic tetragonal "brik", such as the unforgettable original pyramid (reactivated today for some niche products). Standing out from the others was Tetra Recart (the first packaging in food-quality cardboard which can be sterilised in an autoclave) and adopted in Italy by Bonduelle for several varieties of chick peas and beans. With a guaranteed shelf life of 24 months, it is suitable for containing many types of foodstuffs, and is much appreciated for its lightness and ease of use, its wide opening which is easy to tear off, its safety and recyclability. The Tetra Recart handling and packaging line operates at a speed of 24,000 pieces/hour.
Aseptic, and more… - Asepsis is one of the big themes of packaging and Tetra Pak has devoted a complete range of solutions to it, from the simplest and most economical to top of the range. Notable among the latest new products is the StreamCap opening and the extended capacity of Tetra Prisma Aseptic from 200 ml to 1 litre. The modular machines are aimed at speed, flexibility and low initial costs. To help customers find their way around the range, Tetra Pak has adopted new names, already applied to the latest A1, A3/Flex and A3/Speed packaging machines.ù But at the exhibition they also presented systems for bottling in plastic, for the cold chain, the packaging of dried foodstuffs, the processing of food products, etc..
The environment - At the centre of both development and recovery and recycling, the environment was one of the big themes to which Tetra Pak devotes financial and organisational resources and knowhow. At Anuga the multinational presented the latest developments regarding sustainable management of resources and disclosed its Environmental Report 2002.
Services - The integration of the factory has inspired the setting up of dedicated systems. These are Tetra PlantOpt (to optimise production and investment in plant), Tetra PlantMaster (for automation and the traceability of processes) and Tetra PlantCar (which includes maintenance services.





Alluminio e bevande
Sul mercato delle bevande la competizione fra i marchi è particolarmente accesa e il ruolo dell’imballaggio determinante. In un contesto in cui l’innovazione e l’impatto visivo giocano un ruolo fondamentale, il foil di alluminio può offrire un contributo di valore. A cura della redazione*

Quando si tratta di imballaggi per bevande la capacità di individuare e trattare correttamente le materie prime di confezionamento rappresenta un prerequisito essenziale. Per questo, saper combinare al meglio il foglio di alluminio con altri materiali può costituire un valore differenziale determinante.
Lo è stato, in un settore contiguo, l’accoppiato foglio/plastica che da sempre si utilizza per i coperchi dei vasetti per yogurt e panna; nel beverage questa capacità di realizzare una perfetta saldatura “a caldo” è stata sfruttata per il confezionamento di succhi e acqua in monoporzioni, molto diffuse nel catering, mense scolastiche ecc. Qui, in particolare, si è verificato che i lid di alluminio offrono non solo una superficie attraente su cui stampare marchi e altre informazioni dettagliate sul prodotto, ma anche un’eccezionale barriera alla luce, impedendo così ad eventuali agenti esterni di compromettere il valore nutritivo del contenuto (1). Ecco qualche esempio eloquente di innovazione che ha valorizzato le potenzialità del foglio di alluminio.

Da consumare fuori casa
Per servire il crescente consumo di alimenti “on the road”, VAW Flexible Packaging ha lanciato un coperchio chiamato Pull-Tab, dotato di una linguetta pelabile che, scoprendo un piccolo orifizio, permette di bere con facilità mentre si è in movimento, senza compromettere le proprietà barriera del foglio di alluminio (2).
Altro interessante sviluppo è Freddo Freddo, una tazza autorefrigerante per bevande a base di caffè e tè. Questo imballaggio, messo a punto da Malgara Chiari & Forti SpA in collaborazione con Lawson Mardon Singen, comprende un vasetto con due camere di plastica e un vasetto di alluminio con lid pelabile. Quando i due reagenti contenuti nel packaging entrano in contatto, attraverso la rottura dell’apposita membrana che li separa, si ottiene una reazione chimica che genera l’effetto refrigerante.

Varianti di etichetta
Il foglio di alluminio viene diffusamente utilizzato nell’imballaggio per bevande anche per il notevole impatto visivo che è in grado di conferire ai prodotti, come accade, per esempio, nell’etichettatura di birra e vino. Le etichette possono essere fornite con una grande varietà di finiture superficiali e, grazie alla collaborazione con i costruttori di macchine (ad esempio Krones AG), applicate ad alta velocità.
Altra area in cui vengono apprezzate la duttilità e facilità di piega del foglio di alluminio è determinata dalle esigenze di sicurezza nell’imballaggio. In questo caso si sono create delle etichette da applicare sopra la chiusura, allo scopo di prevenire la manipolazione e la contraffazione dei prodotti.
Haendler & Natermann, uno dei fornitori leader di foil impiegato nel rivestimento di bottiglie, ha recentemente introdotto un’utile variante costituita da una perforazione che facilita lo strappo, appositamente sviluppata per i tappi corona “twist-off” dove è fondamentale il sigillo di sicurezza.
A sua volta, Hueck Folien, altro fornitore leader di etichette in foil, ha modificato il tradizionale sistema di tamper evidence con un’elegante soluzione in cui l’etichetta del collo della bottiglia arriva fin sopra al tappo. Sviluppata in collaborazione con Krones, richiede una quantità decisamente inferiore di alluminio rispetto a quello utilizzato per le capsule “increspate”, e consente di ottenere stampe di qualità superiore (3). Hueck è inoltre specializzata in stampa digitale, permettendo ai clienti di ordinare piccoli lotti di etichette per ricerche e prove di mercato, e offrendo così al marketing un ulteriore vantaggio competitivo.
Grazie a tutte queste caratteristiche i materiali accoppiati con foglio di alluminio sono stati ampiamente utilizzati nel settore enologico come sovracapsule, dove si sono imposte come alternativa al piombo, e nella produzione di capsule per champagne, sia in foglio “nudo” che laminato con plastica (4). E, più ingenerale, ora per le sue caratteristiche estetiche ora per quelle funzionali, l’imballaggio realizzato con foglio di alluminio sta mostrando di rispondere pienamente alle complesse esigenze della modernità (5 e 6).


Aluminium foil for beverages
The beverage market must be considered one of the most competitive consumer markets in modern economies. In this market, where innovation and impact are so important, alufoil based packaging products are making a valuable, if sometimes hidden, contribution.
By the editorial staff


When dealing with beverage packaging the capacity to identify, select and correctly process and treat the raw material used in packaging is essential. This is why being able to combine alufoil with other materials can constitute a key differential.
The ability to combine alufoil with other materials is crucial to many beverage packing applications. For example a foil/plastic laminate is well known for lidding plastic pots for products like yoghurts and creams. In the beverage market this ability to form a perfect "heat seal" has been used to pack juices and water in individual portion packs that are widely used in transport catering, school meals etc. Not only does the alufoil based lid provide an attractive surface on which brand and other product details can easily be printed, it also provides a complete barrier to the harmful effects of light that quickly destroy the nutritional value of the contents (1). Here is an eloquent example of innovation that exploits this potential of aluminium at its best.

To be consumed away from home
To serve the growing consumption of food ‘on the move’, VAW flexible packaging, now part of Alcan Packaging, have introduced a lid for liquid products called Pull-Tab. This includes a peel-off tab which reveals a smaller aperture within the lid, thus making drinking from the pack a much easier business, whilst retaining the good barrier properties of alufoil (2).
Another intriguing development is the Freddo Freddo self-cooling cup for coffee and tea drinks. The sophisticated pack which has been developed by Italian food company Malgara Chiari & Forti SpA in conjunction with Lawson Mardon Singen, comprises a two chamber plastic pot with an aluminium cup and peelable lid. The cooling effect is provided by a chemical reaction when two reagents come into contact which occurs when a separating membrane is broken.

Attractive security
Alufoil is also widely used in the beverage packaging market because it provides enormous visual impact. Foil labels are an established part of the premium beer and wine trade. The labels can be supplied with a variety of surface finishes to create impact and thanks to good collaboration with labeling machine manufacturers like Krones AG, these labels can be applied at high speeds.
The modern need for pack security is another area where the malleability and deadfold characteristics of alufoil result in theses attractive labels being used in ‘over the closure’ applications that prevent product tampering or counterfeiting.
Haendler & Natermann is a leading supplier of bottle neck foil and have just introduced a variant which incorporates a ‘tear off perforation’ which has been developed specially for the twist-off crown closures where a security seal is important.
Hueck Folien, another leading supplier of alufoil labels, have introduced a modified means of tamper evidence coupled with an elegant appearance with a neck label that extends over the top of the bottle.
Developed in conjunction with Krones, the label uses much less alufoil than a full crimped capsule and allows the surface to be printed to a very high standard (3). Hueck are also pioneering digital printing which enables its customers to obtain small quantities of commercial quality printed labels in order to conduct research and trials, thus providing a further marketing advantage.
Alufoil based materials have become widely used in the wine trade where they are used as capsules over the cork or closure of the bottle, replacing the old lead capsules.
Alufoil’s ability to be shaped to match the contours of the bottle and its closure, as well as the ease with which foil can be laminated with other materials, means that capsules made from pure (unsupported) alufoil or foil/plastic laminates are used widely in the important wine and champagne market to provide visual appeal and tamper evidence (4).
So, from shiny labels to invisible layers in cartons, for reasons from visual impact to barrier or weight savings, alufoil based packaging is proving more than capable of meeting the needs of modern society (5 and 6).



Cepi: bilancio 2002
CEPI (Confederazione dell’industria cartaria europea) ha reso noti i dati preliminari di settore relativi al 2002, dai quali emerge un aumento della produzione del 2,5% rispetto al 2001. Questa crescita ha consentito ai Paesi membri del CEPI di tornare ai valori del 2000.
Per quanto riguarda le diverse categorie merceologiche, le qualità grafiche sono cresciute con un ritmo appena superiore al punto percentuale, frenate dalla debolezza registrata dalla carta per giornali (-6%) a causa del forte rallentamento del settore pubblicità.
Buone prestazioni, invece, per le qualità grafiche non patinate (+4%) e meccaniche (+3%), la carta di origine non cellulosica (+4%) e per imballaggio (+4%), il cartone e il cartoncino da imballo (+6%), il materiale per scatole (+4%) e la carta igienica (+5%), mentre la carta per avvolgimento si è accontentata di un +1,5%.
Nel lungo periodo (1991-2002), infine, la produzione di carta e cartone dei Paesi aderenti al CEPI è cresciuta al ritmo del 3,5% l’anno, con un aumento pari a 25 milioni di tonnellate.


Cepi: 2002 balance sheet
CEPI (the Confederation of European Paper Industries) has announced interim results for 2002 for this sector, pointing to an increase in output of 2.5% on 2001. This growth has meant that the European states belonging to CEPI have returned to 2000 values.
With regard to the various goods categories, graphic qualities have risen at a rate just above 1%, affected by the weakness of newsprint (-6%) due to a marked slow-down in the advertising sector. There have been good results for non-coated graphic papers (+4%) and mechanical qualities (+3%), non-cellulose paper (+4%) and packaging paper (+4%), cardboard and packing board (+6%), box materials (+4%) and toilet paper (+5%), while wrapping paper has had to make do with +1.5%.
In the bigger picture (1991-2002), output of paper and cardboard in CEPI countries has risen at an annual rate of 3.5%, making for an increase of 25 million tons.