July/August 2002






Interpack




Vi ricordate Interpack?
Do you remember Interpack?

Produrre da specialisti
Producing as specialists

Obiettivo: fare sempre meglio

Objective: do even better

M&M News







Che musica quegli Oscar!
What music those Oscars!
L'avanzata dei generici
The advance of generic medicines

Farmaceutico: le confezioni
Pharma: the packaging

M&D News







Packaging flessibile
Flexible packaging

Plastica: poco equilibrio nel 2001
Plastic: not much equilibrium for 2001

F&F News







Entrare in azione
Into action

Crescere anche in Europa
Growth in Europe too

Uno zip per competere
A zipper to compete with

Bellezza: un futuro impegnativo
Beauty: tough times ahead

I&M News







Obiettivo armonizzazione
Objective standardisation

E&L News

IE&L News







. Le notizie .


Ucima, la ricerca è sviluppo

Ucima, research is development


Export verso USA e Canada
Exports towards the US and Canada

Servizi on-line per la stampa
On-line services for print

Packaging flessibile: a gonfie vele
Flexible packaging: going full sails

Impatec apre all’alimentare
Impatec opens up to food

Processo alimentare: IPA cresce con Emballage
Food process: IPA grows with Emballage


In Breve/In Brief

Le cariche sociali - L’assemblea generale dei soci Ucima ha anche ufficializzato le cariche sociali per il biennio 2002-2004, confermando Marco Vacchi (IMA) alla presidenza, GianCarlo De Martis (GD) alla vicepresidenza.
Appointments - The general meeting of Ucima members also gave official recognition to the appointments for the two-year period 2002-2004, confirming Marco Vacchi (IMA) as President, GianCarlo De Martis (GD) as Vice-President.

Consiglieri/ Advisors: Giovanni Caffarelli (PRB), Flavio Garcia (Carle & Montanari), Matteo Gentili (Tissue Machinery Company), Luisa Quadalti (Senzani), Gianmario Ronchi (Ronchi Mario), Giovanni Valentino (Etipack) e Carlo Venturi (Sig Simonazzi).

Il collegio dei probiviri/ The college of arbitrators: Paolo Cassoli (Casmatic), Francesco Massari ed Ermanno Preo (Preo); i revisori dei conti sono Pierangelo Colombi (Studio Scovenna), Moreno Minghetti (Techne Tecnipack) e Luciano Sottile (Ilapak).

Rappresentante soci aggregati/Representative of joint members: Carla Ortolan (Elau System Italia).

News

Ucima, la ricerca è sviluppo
Durante l’Assemblea annuale dell’unione nazionale dei costruttori di macchine per l’imballaggio Ucima, svoltasi lo scorso 6 giugno a San Lazzaro di Savena (BO), il presidente Marco Vacchi ha fornito gli ultimi dati sull’andamento del settore e focalizzato l’attenzione su alcune problematiche di attualità, di competenza sia del Governo sia delle imprese.
Un buon bilancio - Il comparto macchine ha chiuso il 2001 con una crescita del fatturato prossima al 5% (2,7 miliardi di Euro), un aumento dell’export di oltre il 5% e un incremento dell’occupazione di 100 unità. Le consegne sul mercato italiano, inoltre, hanno registrato un incremento del 3% nonostante la contrazione complessiva della domanda (l’import è sceso del 6%). Le aziende aderenti a Ucima, nel 2001, hanno realizzato all’estero l’81,3% del fatturato e vantano un attivo della bilancia commerciale superiore a 1,9 miliardi di Euro.
L’Italia consolida dunque il proprio ruolo di protagonista mondiale, ancora una volta in serrata competizione con le aziende tedesche nonostante che, dal 2000, si siano riaffacciati con decisione sulla scena internazionale anche i produttori americani. Incoraggianti, infine, le stime per il 2002, che prevedono un’ulteriore crescita del 7-8%, confermata anche dai molti contatti allacciati a Interpack dalle imprese italiane.
Problemi aperti - Questo premesso, non mancano i motivi di preoccupazione, a partire dal fatto che parecchie aziende hanno migliorato i risultati in termini di volumi a discapito del profitto, e che altre hanno avviato impegnativi processi di ristrutturazione. I nodi da sciogliere, ha analizzato Vacchi, sono ancora molti e comprendono una pressione fiscale giudicata penalizzate, che rallenta sia la crescita delle imprese sia il loro radicamento sui mercati esteri, oltre alle insufficienti politiche di sostegno alle aziende (innanzitutto in materia di informazione e di credito), i rapporti ancora poco saldi fra atenei e sistema produttivo (con eccezioni rilevanti, come mostrano il Politecnico di Milano o l’Università di Bologna) e il carente impegno dello Stato nella ricerca.
Ricerca & sviluppo - Brilla invece, nel poco confortante panorama italiano degli investimenti in R&S, l’impegno dei produttori italiani di macchine per l’imballaggio, che si traduce in cifre molto al di sopra della media nazionale e analoghe a quelle dei competitor tedeschi. Salutato positivamente da Diana Bracco - consigliere incaricato di Confindustria per l’Innovazione e lo Sviluppo Tecnologico, nonché presidente e amministratore delegato di Bracco - il tasso medio di investimento del settore si situa infatti attorno al 6-7% del fatturato per le grandi aziende, e al 3-4% per le piccole.


Ucima, research is development
During the annual general meeting of the national union of packaging machine producers (Ucima), held on June 6th in San Lazzaro di Savena (Bologna), the President Marco Vacchi provided the latest figures on the trends in this sector and focussed attention on a few current problems, which both the Government and business need to face up to.
A good balance - The machine industry closed 2001 with almost 5% growth in turnover (2.7 billion Euro), increased exports (by more than 5%) and a rise in employment levels (100). Deliveries on the Italian market rose by 3%, despite an overall fall in demand (imports have dropped by 6%). The companies belonging to UCIMA obtained 81.3% of their turnover through exports in 2001 and can boast a positive balance of trade of more than 1.9 billion Euro.
Thus Italy consolidates its role as world leader, once again facing fierce competition from German firms, and despite the fact that the Americans have again made a decisive inroads on the international scene since 2000. Finally, the estimated figures for 2002 are also encouraging, with predictions of further growth of 7-8%, also confirmed by the many contacts made at Interpack by Italian firms.
Open questions - Despite the above figures, there is no shortage of reasons for concern, starting with the fact that many companies have improved their results in terms of volume to the detriment of profit, while others have started capital-intensive restructuring programs. There are still many knotty problems to be solved, said Vacchi, including a tax system that penalises the companies and slows down both the growth of businesses and their ability to take root on foreign markets, as well as insufficient policies to support businesses (especially in terms of information and credit), poor relations between educational institutions and industry (with some note-worthy exceptions, as the Milan Polytechnic and Bologna University show) and a lack of investments by the State in research.
Research & development - Meanwhile, on the admittedly depressing Italian scene of investments in R&D, the commitment of Italian packaging machinery producers is truly striking, with figures that are way above the national average, similar to those of their German competitors. Receiving positive mention from Diana Bracco - advisor to Confindustria for Innovation and Technological Development and President and Managing Director of Bracco - the mean rate of investment in this sector is, in fact, roughly 6-7% of turnover in the case of major companies and 3-4% for small concerns.


Export verso USA e Canada
Consentire alle piccole e medie imprese europee di guadagnare svariati milioni di dollari in Nord America, semplicemente adottando quelle strategie di mercato che hanno premiato le aziende oltreoceano: è un obiettivo ambizioso, che la Norman R. Sutherland & Associates vuole rendere raggiungibile. Lo Studio internazionale di consulenza per il marketing, che ha sede a Los Angeles, ha presentato due report sull’argomento, ricchi di consigli ed esempi.
Per entrare con successo nel mercato nordamericano, che vale complessivamente 9.000 miliardi di dollari, una delle chiavi suggerite è contattare il Rep giusto; si tratta di un ufficio indipendente di rappresentanza, in cui lavorano professionisti che conoscono bene la loro regione e il particolare comparto di cui si occupano.
Le relazioni sono scaricabili via e-mail; la prima (39 pagine) si intitola “American Branch Concept of Marketing”, la seconda (47 pagine) “American Independent Manufacturers’ Representative”.


Exports towards the US and Canada
Enable the small and medium-sized European firms to earn countless millions of dollars in North America, simply adopting those market strategies that have been successful for the companies overseas. Norman R. Sutherland & Associates wish to attain an ambitious project. The international studio for consultancy and marketing, that is based in Los Angeles, has presented two reports on the subject, full of advice and examples.
To enter successfully onto the north American market, that has a total value of 9,000 billion dollars, one of the keys suggested is contacting the right Rep; the organization is an independent representational office, where professionals work who know their own region and in particular the segment which they deal with.
The reports can by downloaded via e-mail; the first (39 pages) is entitled “American Branch Concept of Marketing”, the second (47 pages) “American Independent Manufacturers’ Representative”.



Servizi on-line per la stampa
Lo scorso 28 maggio, presso il centro congressi della Fondazione Cariplo (Milano), Assografici, Global Service e Telecom Italia hanno presentato Immaginiamo.com, un nuovo servizio IT in outsourcing concepito appositamente per editori, pubblicitari, cartotecnici, operatori del pre-press e stampatori. La rete ci aiuta - Sotto la sapiente e divertita regia del professor Piantoni, i primi cinque interventi erano tesi a creare suspense ma soprattutto, vista l’età media del pubblico (per lo più cinquantenni), a rassicurare sulle reti e sul digitale: le nuove tecnologie non sono affatto una minaccia, bensì un validissimo supporto per migliorare e potenziare il lavoro di tutti i giorni. Piovano (Assografici), Callegari (Assoprod), Pacitto (Telecom Italia), Perri (Seregni) e Bizzozero (Istituto Rizzoli) hanno centrato l’obiettivo con efficacia e capacità di sintesi. Immaginiamo.com – Sabrina Saccani (la responsabile del progetto) e Salvatore Nappi (Telecom Italia) hanno finalmente descritto il servizio: un sistema di software integrati all’interno di un portale, che permette a tutti gli attori del settore delle arti grafiche di dialogare tra loro e scambiarsi informazioni. Banda larga e tecnologie ASP allo stato dell’arte – troppo onerose per una singola impresa – consentono, infatti, l’invio e la condivisione di file e folder, correzioni e approvazioni on-line, uso di banche dati personalizzate, realizzazione del timone e job tracking, con evidenti vantaggi in termini di risparmio, velocità e sicurezza.


On-line services for print
The last 28 May, at the congress centre of the Cariplo Foundation (Milan), Assografici, Global Service and Telecom Italia presented Immaginiamo.com, a new IT service in outsourcing especially conceived for publishers, advertisers, paper converters, pre-press operators and printers. The network lends a hand - Under the sagacious and witty guidance of professor Piantoni, the first five talks were set to create suspense, but aboveall, given the average age of the public (for the most fifty-year-olds), to offer reassurance on networks and digital in general - the message being that the new technologies are in no way a threat, but a highly valid support for improving and bolstering everyday working. Piovano (Assografici), Callegari (Assoprod), Pacitto (Telecom Italia), Perri (Seregni) and Bizzozero (Istituto Rizzoli) achieved this end effectively through capacity of synthesis. Immaginiamo.com - Finally Sabrina Saccani (the project head) and Salvatore Nappi (Telecom Italia) described the service: an integrated software system inside a portal, enabling all the actors of the graphics art sector to dialogue together and to exchange information. State-of-the-art broadband and ASP technologies - too costly for a single company - in fact enable the sending and sharing of files and folders, corrections and approval on-line, the use of personalised databanks, creation of plan and job tracking, with evident advantages in terms of saving, speed and safety.



Packaging flessibile: a gonfie vele
Crescono le opportunità di sviluppo per molti materiali e tecnologie di nicchia. È quanto afferma lo studio di PCI Films Consulting Limited, che traccia un quadro roseo per il mercato del packaging flessibile dell’Europa occidentale. Si intitola “The west european flexible packaging market - Technologies and Processes” ed è stato presentato lo scorso febbraio. Le previsioni sono state delineate non solo elaborando dati micro e macro-economici, e ragionando sullo sviluppo delle tecnologie, ma tenendo anche presente il contesto legislativo dei diversi paesi e i cambiamenti socio-demografici. A tale proposito, occorre ricordare che le innovazioni non sono determinate unicamente dai progressi tecnologici, ma spesso sono imposte dai consumatori. Una popolazione che invecchia e l’aumento di single, per esempio, stimolano lo sviluppo di soluzioni di confezionamento adeguate, dotate di sistemi di apertura facile e disponibili in formati monodose.
Ecco alcune suggestioni.
• I film coestrusi di poliestere (PEN/PET) beneficeranno delle iniziative tese a ridurre gli imballaggi e il loro spessore nelle applicazioni che richiedono laminati con proprietà barriera all’ossigeno.
• Si prevede che la tecnologia “LISIM”, utilizzata nella produzione di film di PE e PP, assumerà un’importanza maggiore in virtù della capacità di ridurre i costi di investimento. Il film così prodotto offre notevole resistenza, appeal e prestazioni elevate.
• Il film di PVOH dovrebbe crescere, sino al 2007, con tassi compresi fra 8-10% all’anno. Il suo successo deriva dalle applicazioni in settori di nicchia.
• L’accoppiamento degli adesivi su misura: permetterà alle imprese di creare “in casa” il prodotto ottimale per ciascun lavoro, senza adottare soluzioni standard.
• La crescita della stampa digitale diventerà alternativa alla stampa flessografica per tirature brevi, come per esempio l’imballaggio di prodotti farmaceutici.
• I rivestimenti nano compositi forniscono una efficace barriera all’ossigeno e alla condensa. Al momento, i costi elevati ne stanno limitando l’uso, ma la valutazione economica può variare in modo rilevante nelle diverse applicazioni settoriali.


Flexible packaging: going full sails
A new study from PCI Films Consulting Limited predicts increasing opportunities for many niche materials and technologies in the West European flexible packaging market. The study is called “The western European flexible packaging market- Technologies and Processes” and was presented last February. Forecasts were drawn up not only processing micro and macro-economic data, and reasoning on the development of technology, but also bearing in mind the legislative context of the different countries as well as changing demographics. On this count one should recall that innovation is not solely determined by technological progress, but are often imposed by the consumer. An ageing population and the increase of singles stimulate the development of suitable packaging solutions, among other things with easy opening system and available in single doses.
Here are some suggestions.
• PEN/PET coextruded polyester film will benefit from downgauging and packaging reduction initiatives in niche laminate applications requiring enhanced oxygen barriers.
• LISIM manufacturing technology used in the production of polyester and polypropylene films and forecast is expected to grow in importance as investment costs reduce. Film produced with this technology offers substantial strength, productivity and optical advantages over traditional stenter-oriented film.
• PVOH film is forecast to grow by 8-10% per annum over the next five years as it builds on existing niche applications particularly with regards to water solubility.
• Taylor made laminating adhesives: they will provide converters with the ability to create, in-house, the optimum adhesive solution for each job; rather than rely on off-the-shelf compromises.
• The growth of digital printing is expected to benefit from technology improvements that will make it a viable alternative to flexo printing for niche short-run applications such as pharmaceutical packaging.
• Nano composites coating technology provides a barrier coating that is substantially higher than the oxygen and moisture barrier of EVOH and PVdC alternatives. Higher costs are preventing their use currently, but the economics may change for niche applications.



Impatec apre all’alimentare
Nell’ambito della 4° edizione di Impatec, in programma alla Fiera di Vicenza dal 24 al 26 ottobre prossimo, sarà allestita Impa-Food, una nuova area tematica dedicata alle macchine per l’industria alimentare e alle relative tecnologie di processo. Due le ragioni che sostengono l’iniziativa: la presenza nel territorio di un bacino produttivo che costituisce un riferimento europeo e la posizione strategica di Vicenza, finestra sui ricettivi mercati dell’Est.
Nel corso della fiera si svolgeranno i workshop degli espositori, oltre a convegni e tavole rotonde dedicati alle problematiche del Food Tracing, Food Processing e alle nuove direttive comunitarie. Quanto ai servizi agli espositori, la fiera mette in campo aree pre-allestite a prezzi convenienti e la promozione della fiera con l’invito personalizzato per i 9.500 produttori alimentari italiani.


Impatec opens up to food
Impa-Food, a new theme area dedicated to machines for the food industry and the relative process technologies will be part of the 4th edition of Impatec, planned for October 24th to 26th at the Vicenza Exhibition Centre. There are two reasons behind this initiative: the presence in the local area of a number of producers that form a reference point for Europe and the strategic position of Vicenza, a window for the highly receptive markets of East Europe.
During the course of the fair, several exhibitor workshops will take place, as well as meetings and round tables dedicated the problems of Food Tracing, Food Processing and the new European Community directives. As for the services on offer for exhibitors, the exhibition centre provides areas already set up at an attractive price and promotion of the fair with personalised invitations for 9,500 Italian food producers.



Processo alimentare: IPA cresce con Emballage
IPA, manifestazione fieristica focalizzata sul processo alimentare, conferma la validità dell’abbinamento con Emballage, ovvero di una partnership che mette in campo macchine e tecnologie per l’intera filiera di processo e confezionamento del food. Così anche quest’anno, dal 18 al 22 novembre, le due manifestazioni si volgeranno in contemporanea a Paris-Nord Villepinte, dove occuperanno l’intera area espositiva raggiungendo, insieme, oltre 4.000 espositori.
IPA ospiterà 1.100 espositori (50% internazionali) provenienti da 35 paesi di tutto il mondo (new entry: Polonia, Finlandia, Corea del Sud, Taiwan e Giappone). Le merceologie rappresentate riguardano la lavorazione di carni e pesci (30%), la produzione di bevande (17%), gli alimenti solidi (13%) e diversi altri segmenti applicativi raggruppati insieme nell’ “area multisettoriale” (40%).
Una ricerca commissionata dall’IPA al Centre Français du Commerce Extérieur - e illustrata dal direttore della manifestazione, Juana Moreno, durante la recente conferenza di presentazione alla stampa - quantifica in quasi 6 miliardi di Euro il valore delle esportazioni mondiali di macchine per l’industria alimentare nel 2000, e stila una classifica dei paesi più importanti che vede Germania, Italia e Stati Uniti ai primi posti con quote rispettive del 18,5%, 15,7% e 11,1%. Guardando invece all’import, dove i primi 25 paesi rappresentano quasi l’80% della domanda, la classifica vede al top Stati Uniti (10,3% del valore totale), Regno Unito (5,6%) e Francia (5,2%), mentre l’Italia slitta al decimo posto (2,8%).
Interessante anche l’andamento comparato delle grandi aree di sbocco nel quinquennio considerato (1996-2000). I tasso di crescita dell’UE è passato dal 26,6% al 34,9%; l’Alena (Usa, Canada e Messico) si è sviluppata di oltre il 60%; l’Asia, caratterizzata dalla grande ricettività ma anche dalle grandi fluttuazioni Cina, nel ‘96 cresceva del 17% mentre nel 2000 “solo” del 9,7%; l’arcipelago CEI+paesi baltici fin al ‘98 assorbiva il 6,2% delle importazioni mondiali ed è poi precipitata al 4,6%; mentre la capacità dei paesi dell’Europa Centrale e Orientale è diminuita quasi del 40% in 5 anni.
I mercati di sbocco più importanti dell’Italia sono Stati Uniti (8,1%), Francia (7,5%), Spagna (7,1%), Cina (5,5%), Germania (4,8%), Algeria (4,7%).


Food process: IPA grows with Emballage
IPA, the trade show that focusses on the food process, confirms the validity of its combination with Emballage, i.e. a partnership that offers machines and technologies for the entire food process and packaging chain. Thus, once again this year, from November 18th to 22nd, the two events will take place at the same time in Paris-Nord Villepinte, together occupying all the exhibition space available with more than 4,000 exhibitors.
IPA will host 1,100 exhibitors, with 50% of these international concerns coming from 35 countries from around the world (new entries: Poland, Finland, South Korea, Taiwan and Japan). The goods on show cover the processing of meat and fish (30%), the production of beverages (17%), solid foods (13%) and various other segments of application, grouped together in the “multi-sector area” (40%).
A survey commissioned by the IPA from the Centre Français du Commerce Extérieur - and illustrated by the exhibition director, Juana Moreno, during the recent press conference - puts the value of world exports of food industry machinery at almost 6 billion Euro in 2000 and has drawn up a list of the most important countries, with Germany, Italy and the US at the top with market shares of 18.5%, 15.7% and 11.1% respectively. If one looks at the figures for imports, with the first 25 countries representing almost 80% of demand, top of the list is the US (10.3% total imports), the UK (5.6%) and France (5.2%), while Italy drops to tenth place (2.8%).
The comparative trends in the major outlet areas during the five-year period in question (1996-2000) are also very interesting. The growth rate in the EU has gone from 26.6% to 34.9%; ALENA (USA, Canada and Mexico) has grown by more than 60%; Asia, with its great receptivity, but also the wide fluctuations typical of China, grew by 17% in ‘96, but by “just” 9.7% in 2000; the IEC archipelago+Baltic states absorbed 6.2% of world imports in ‘98 and then fell to 4.6%; the capacity of Central and East European countries has dropped by almost 40% in 5 years.
The most important outlet markets for Italy are the US (8.1%), France (7.5%), Spain (7.1%), China (5.5%), Germany (4.8%) and Algeria (4.7%).