June 2004




Imballaggio farmaceutico
Pharmaceutical packaging

Stiamo freschi! (input dal mercato)
We are staying fresh! (input from the market)

La fiera del design
The design fair

M&D News







Plastica: occasioni di crescita
Plastic: opportunities for growth

F&F News






Il fascino discreto della meccanica
The subtle fascination of mechanics

Crescere con equilibrio
Growing in equilibrium

I&D News







Tracciabilità europea, opportunità italiane
European traceability, opportunities for Italy

E&L News







Studi di corretta conservazione
Correct preservation study

Flessibile per alimenti: prospettive
Flexible materials for foodstuffs: the prospects

M&M News









Prodotti medicinali per uso umano venduti in farmacia: numeri e tendenze di mercato, tipologie di confezionamento, impiego dei materiali (risultano in crescita gli imballaggi plurimateriali). Buone le prospettive di sviluppo dell'intero comparto, con ovvie ricadute sulla necessità di imballaggio.
Plinio Iascone

In relazione al numero di confezioni immesse sul mercato, nel triennio 2000 -2003 il settore farmaceutico presenta un trend evolutivo caratterizzato da un fatturato in crescita del 4% medio annuo e da uno sviluppo pari al 3% medio annuo. Tale analisi, basata su più fonti di informazioni, fa riferimento ai prodotti farmaceutici per uso umano venduti in farmacia, con l'esclusione degli “ospedalieri”.
L’attività produttiva del comparto risulta condizionata da diversi fattori:
- politiche governative in termini di assistenza sanitaria;
- scelte produttive e di localizzazione delle multinazionali;
- invecchiamento progressivo della popolazione.
Un dato è sicuro: le performance del settore continuano a evidenziare una certa aciclicità rispetto al trend evolutivo dell’industria manifatturiera italiana. Infatti nel 2003, secondo l’analisi di Prometeia, a fronte di un calo (a prezzi costanti) dell’1,3% di quest’ultima, l’industria farmaceutica presenta un aumento, a prezzi costanti, dello 0,4%, pur risultando caratterizzata da un trend evolutivo inferiore rispetto al recente passato.
I consumi interni (1.740 milioni di confezioni nel 2003, +2% rispetto al 2002) potranno potenzialmente crescere, a seguito del progressivo invecchiamento della popolazione, del miglioramento degli standard di vita e, con il tempo, dell’aumento della popolazione dovuto al fenomeno dell’immigrazione.
Il commercio estero gioca un ruolo importante, ma bisogna tenere presente che i flussi riguardano essenzialmente scambi intracompany.
Le confezioni commercializzate possono essere così ripartite:
• 86% circa prodotti etici delle classi A, B e C (secondo la ripartizione del Ministero della Sanità);
• 4,5% circa altri prodotti etici venduti senza prescrizione medica;
• 9,5% farmaci da banco (O.T.C.).
Secondo le previsioni, il settore farmaceutico dovrebbe presentare un trend di sviluppo in progressiva intensificazione: +2% nel 2004 e + 2,8% medio annuo dal 2005 al 2008 (fonte: Prometeia). Queste prospettive positive si rifletteranno in analoga misura sull’impiego di imballaggi.

I numeri del confezionamento
In totale, le confezioni vendute in Italia nel 2003 sono state 1.740 milioni, ripartite nelle seguenti tipologie:
• 517,5 milioni di confezioni per forme farmaceutiche liquide (iniettabili, orali, oftalmici, ecc…), che risultano globalmente in calo dell’1,5%. In particolare risultano in diminuzione del 4% gli iniettabili, del 3% gli oftalmici e gli otologici, mentre i bevibili hanno riconfermato i valori del 2002;
• 1.088,5 milioni di confezioni per forme farmaceutiche solide (compresse, capsule, polveri, ecc…) che presentano un aumento del 4,5%; la crescita è imputabile alle specialità farmaceutiche prescritte per via orale, risultano stabili i prodotti somministrati per uso esterno come polveri e creme, mentre risultano in lieve calo i farmaci per uso rettale - vaginale;
• 134 milioni di confezioni per altre forme (pomate, gel, spray, ecc…); in quest'area si evidenzia un aumento del 20% per i transdermici, una crescita del 2,5% per gli spray e una diminuzione dell’1% per le pomate.

Tipologie e materiali
La scelta dell’imballaggio è strettamente legata alla tipologia di farmaco (liquida, solida, spray, ecc.), ma anche alle caratteristiche delle sostanze presenti nel farmaco. La confezione deve soddisfare anzitutto le funzioni primarie di protezione del prodotto e assicurare l’assenza di interazioni negative tra contenitore e farmaco; l'imballaggio deve anche rispettare caratteristiche di funzionalità, per facilitare l'assunzione del farmaco, oltre che impedire la manomissione e gli usi impropri ad esempio da parte dei bambini.
La concezione di imballaggio inteso come strumento di marketing tende però progressivamente a farsi strada. Le peculiarità del “prodotto farmaco” rendono molto lenti i cambiamenti nel packaging mix delle diverse specialità, anche in considerazione del fatto che ogni modifica deve essere preventivamente autorizzata dal Ministero della Sanità.
Le evoluzioni più significative nel packaging sono una diretta conseguenza dell’andamento di consumo delle diverse forme farmaceutiche, ambito peraltro in cui non sono mancati i cambiamenti.

I plurimateriali
• Gli imballaggi plurimateriale (blister, bustine poliaccoppiate, strip, ecc.), ad esempio, tendono a sostituire altre soluzioni di imballaggio. Nel 2003 hanno raggiunto una quota del 61%, contro il 56% del 2001 e il 58% del 2002. Sono impiegati nel confezionamento di forme farmaceutiche solide (orali, per uso esterno e per uso rettale vaginali) e dei transdermici.
In particolare il prodotto farmaceutico blisterato è in progressiva crescita.
I blister sono una soluzione economica per molti prodotti piccoli e difficili da confezionare e consentono, inoltre, una migliore conservazione del prodotto poiché la somministrazione avviene per singola unità di farmaco. Dal 1999 al 2003 si stima che il numero di confezioni blister dei farmaci sia cresciuto del 15% circa, e nel 2003 potrebbero raggiungere circa 960 milioni di confezioni. In progressiva e sensibile crescita risultano anche gli strip.

Vetro
• I contenitori di vetro (fiale, flaconcini, bottiglie, ecc.) occupano una quota del 20,5%, che risulta in calo: lo share era del 23% nel 2001 e del 22% nel 2002.
L’arretramento è imputabile essenzialmente alla diminuzione degli iniettabili, che ha comportato un minore ricorso a fiale e boccette. Gli imballaggi di vetro trovano infatti applicazione nell’area dei farmaci iniettabili (fiale e boccette), dei farmaci per uso oftalmico e otologico (boccette), dei bevibili (boccette e flaconi) e dei prodotti solidi orali (boccette). Dopo la rapida e quasi totale sostituzione del vetro con il flacone di plastica per gli sciroppi e i collutori avvenuta negli anni passati, l'arretramento sembra essersi assestato. D'altrone le proprietà barriera offerte dal vetro, unitamente all’immagine che le case farmaceutiche gli attribuiscono, ne bilanciano la maggiore fragilità. In merito a quest'ultimo aspetto, è importante rilevare che risultano in progressivo aumento le bottiglie protette da una sleeve retraibile di plastica, che ne aumenta la resistenza agli urti.

Plastica
• Gli imballaggi di plastica (flaconi, boccette, tubetti flessibili e rigidi), con uno share del 12,7%, hanno presentato negli ultimi anni i tassi di sviluppo più significativi. Rispetto al recente passato la quota risulta però in calo (14% nel 2002 e 13,5% nel 2001); la contrazione va ricercata nel maggiore ricorso ai blister per il confezionamento di prodotti solidi orali che, a loro volta, sono in crescita rispetto ai farmaci in forma liquida. La plastica tende a sostituire l'alluminio nell’ambito dei tubetti flessibili utilizzati per il confezionamento delle pomate. Inoltre ha ormai conquistato una posizione di assoluto rilievo nel settore delle chiusure, da assemblare a qualsiasi tipo di contenitore. La chiusura metallica è rimasta essenzialmente sulle boccette di vetro per farmaci bevibili o iniettabili.

Metallo
• Il 5,5% delle confezioni utilizzate è rappresentato dai contenitori metallici, essenzialmente impiegati nelle aree dei farmaci in forma aerosol e delle pomate (la loro presenza è marginale nelle altre forme farmaceutiche). Le tipologie di imballaggi metallici utilizzate sono le bombolette (essenzialmente di alluminio), impiegate per farmaci aerosol e i tubetti flessibili di alluminio per pomate e gel.
Si prevede che i prodotti aerosol e, di conseguenza, le bombolette, potranno vivere sviluppi interessanti in virtù di due fenomeni emergenti:
- aumento delle malattie asmatiche e allergiche in genere, per le quali il farmaco somministrato sottoforma di aerosol è particolarmente indicato;
- possibilità di somministrare medicinali in forma spray.
Sostituiti essenzialmente dai blister, risultano in progressivo calo i tubetti rigidi di alluminio destinati a contenere medicinali in forma solida.
Il tubetto flessibile di alluminio, destinato a creme, pomate e gel è in concorrenza con l’analogo tubetto flessibile di plastica e con la bustina flessibile di poliaccoppiato: i rapporti tra le tre soluzioni di imballaggio risultano al momento stabili.

Carta
Gli imballaggi cartacei sono presenti essenzialmente in qualità di imballaggio di presentazione. Ogni confezione è di fatto dotata di astuccio, che oltre a proteggere l’imballaggio primario, permette il contenimento del foglietto informativo e, se del caso, di diverse confezioni primarie. Gli imballaggi cellulosici sono altresì presenti in qualità di imballaggio da trasporto sotto forma di scatole in cartone ondulato.

Altro
Le altre tipologie di imballaggi (è il caso dei contenitori in cartoncino spiralato, di incarti vari, ecc...) sono sostanzialmente stabili allo 0,3%.

Plinio Iascone
Istituto Italiano imballaggio



Pharmaceutical packaging
Medicinal products for human use sold in pharmacies: statistics and market trends, types of packaging, use of materials (with growth in multi-material packaging). Good prospects for development over the whole of the sector, with clear repercussions on the need for packaging. Plinio Iascone

With regard to the number of packagings put onto the market, in the three-year period 2000-2003 the pharmaceuticals market showed a developing trend characterised by an average 4% annual growth in turnover and an average annual development of 3%. This analysis, based on several sources of information, refers to pharmaceutical products for human use sold in pharmacies, excluding the dispensaries of hospitals.
Production activity in the sector was affected by several factors:
- government policies with regard to health assistance;
- production choices and orientation of the multinationals;
- progressive ageing of the population. One statistic is certain: performance in the sector continues to show atypical development in the sector compared with the trend in Italian manufacturing industry as a whole. In fact in 2003, according to the Prometeia analysis, compared with a fall (with prices constant) of 1.3% for the latter, the pharmaceuticals industry enjoyed an increase, at constant prices, of 0.4%, although the development trend was lower than in recent years.
Domestic consumption (1,740 million items in 2003, +2% compared with 2002) has the potential to grow, as a result of the progressive ageing of the population, an improvement in living standards and, over time, population growth as a result of immigration.
Foreign trade plays an important role, but it needs to be remembered that flows of goods are essentially exchanges between companies.
The items marketed abroad can be divided thus:
• approximately 86% ethical products of classes A, B and C (according to Ministry of Health categories);
• approximately 4.5% other ethical products sold without medical prescription ;
• 9,5% over the counter medicines.
Forecasts suggest that the pharmaceutical sector should show a gradually intensifying development trend: +2% in 2004 and + 2.8% annual average from 2005 to 2008 (source: Prometeia). These positive prospects are reflected in a similar trend in the use of packaging.

Statistics for packaging
In total, 1,740 million items were sold in Italy in 2003, divisible into the following types:
• 517.5 million items for liquid pharmaceuticals (for injection, to be taken orally or used externally, etc.), an overall fall of 1.5%. In particular, medicines for injection fell by 4%, those for external use by 3%, while oral preparations maintained their 2002 levels;
• 1,088.5 million items for solid pharmaceuticals (tablets, capsules, powders, etc.) which was an increase of 4.5%; the use of pharmaceutical specialities taken orally grew, those for external use such as powders and creams remained steady, while there was a slight fall in medicines for rectal and vaginal use;
• 134 million items of other types (ointments, gels, sprays, etc.); in this area there was growth of 20% in transdermal medicines, 2.5% in sprays and a fall of 1% for ointments.

Types and materials
The choice of packaging is closely linked to the type of medicine (liquid, solid, spray, etc.), but also to the characteristics of the substances present in the medicine.
First and foremost, the packaging must fulfil the primary functions of protecting the product and ensuring the absence of negative interaction between the container and the medicine; the packaging must also fulfil the need for functionality, make it easy to take the medicine, as well as preventing tampering and improper use, for example by children.
However, the concept of packaging as a marketing tool seems to be gaining ground. The special features of the "medical product" result in slow changes in the packaging mix of various specialities, also due to the fact that every change must be authorised in advance by the Ministry of Health.
The most significant developments in packaging are a direct consequence of the trends in consumption of various types of pharmaceuticals, an area in which there is no shortage of changes.

Multi-materials
• Packaging made from several materials (blisters, polylaminate sachets, strips, etc.), for example, are tending to replace other packaging solutions. In 2003 they achieved a share of 61%, compared with 56% in 2001 and 58% in 2002. They are used for packaging solid types of pharmaceuticals (for oral, external, rectal and vaginal use) and transdermal medicines.
In particular, pharmaceutical products packed in blisters show steady growth.
Blisters are an economical solution for many small products which are difficult to package, and also ensure better conservation of the product, since administration involves only one unit of medicine at a time.
It is estimated that from 1999 to 2003 the number of blister packs of medicines increased by about 15%, and in 2003 may reach about 960 million packs. Strips are also showing steady and substantial growth.

Glass
• Glass containers (vials, small and large bottle, etc.) have a share of 20.5%, which is down: the share was 23% in 2001 and 22% in 2002.
This fall is essentially due to reduced use of medicines for injection, which has led to less demand for vials and small bottles. Glass packaging is mainly used for injectable medicines (vials and small bottles), for medicines for ophthalmic and otological use (small bottles), medicines to be drunk (small and large bottles) and solid oral products (small bottles).
Following the rapid and almost total replacement of glass by plastic bottles for syrups and mouthwashes in recent years, the decline seems to have stabilised.
On the other hand, the barrier properties provided by glass, together with the image it has in the eyes of pharmaceutical companies, must be balanced with its greater fragility. Because of this aspect, it should be pointed out that there is an increase in the use of bottles protected by a plastic shrink sleeve, which increases its resistance to impact.

Plastic
• In recent years, plastic packaging (large and small bottles, flexible and rigid tubes), with a share of 12,7%, has shown the most significant rate of growth. However, where the very recent past is concerned, this share has declined (14% in 2002 and 13.5% in 2001); this contraction can be put down to greater use of blisters for the packaging of solid oral products which, in their turn, have shown growth compared with medicines in liquid form.
There has been a tendency for plastic to replace aluminium in the field of flexible tubes used for the packaging of ointments. It has also now gained a completely dominant position in the area of closures, fitted to all types of container. Metal closures are used almost exclusively on small glass bottles of medicines to be drunk or injected.

Metal
• 5.5% of the packaging used is made up of metal containers, essentially used in the area of medicines in aerosol form and ointments (it plays a marginal role in other types of pharmaceuticals).
The types of packaging used are small canisters (predominantly of aluminium), used for aerosol medicines and flexible aluminium tubes for ointments and gels.
It is conjectured that aerosol products, and consequently canisters, could see interesting developments, due to two emergent phenomena:
- an increase in asthmatic and allergic illnesses in general, for which the best way to administer the medicine is with an aerosol;
- the possibility of administering medicines in spray form.
Mainly replaced by blisters, there has been a steady fall in the use of rigid aluminium tubes intended to contain medicines in solid form.
The flexible aluminium tube used for creams, ointments and gels is in competition with similar tubes in plastic and the flexible polylaminate sachet: at the moment the market shares of these three packaging solutions remain stable.

Paper
Paper-based packaging is mainly used for presentation. Each item is in fact provided with a packet, which in addition to protecting the primary packaging, allows an information leaflet to be included and, if necessary, several primary packagings. Cellulose-based packagings are also used as packaging for transport, in the form of corrugated cardboard cartons.

Other
The other types of packaging (containers in spiral card, various wrappings, etc.) remain substantially unchanged at 0.3%.

Plinio Iascone
Istituto Italiano imballaggio