April 2002





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A Interpack Guerzè lancia una confezionatrice che realizza un nuovo tipo di sacchetto a fondo quadro per il food, ma non solo, con forti economie di materiale e un’inedita flessibilità. Ma non dimentica di essere leader nel confezionamento di saponette, per il quale ha messo a punto una speciale macchina “bivalente” che avvolge e astuccia saponi per hotel.
Stefano Lavorini

Il tradizionale sacchetto a fondo quadro, ingegnoso sviluppo industriale dell’imbuto di carta rincalzata, cambia faccia.
O, meglio, cambia fondo, da dove sparisce la saldatura (restano solo le due laterali e quella di testa, che chiude la confezione dopo il riempimento), sostituita da una semplice piega dell’incarto che “risale” a comporre l’altezza del sacchetto.
Ne risulta una confezione più semplice e snella, che non rischia perdite dal basso e - questo il plus più rilevante - permette di risparmiare fino al 25% di materiale, conseguendo importanti economie. L’idea è stata sviluppata (ed è in attesa di brevetto) da Vincenzo Borghi, veterano del settore e consulente della Guerzè, e industrializzata dall’azienda emiliana grazie alla messa a punto di un nuovo tipo di confezionatrice che presenta più motivi di interesse.

Il segreto in una stella
“Grazie alla sua struttura semplificata - spiega il progettista - il nuovo sacchetto non solo richiede meno carta, ma in taluni casi permette anche di utilizzare film più sottili, aumentando ulteriormente le economie di materiale.
Possiamo provare a tradurle in cifre considerando, per esempio, una produzione media di 90.000 confezioni al giorno e una conformazione del pacco che permetta di risparmiare anche solo il 10% di materiale, e otterremo una riduzione dei costi equivalente a 9.000 confezioni al giorno”. Ma, anche se questo rappresenta il vantaggio più evidente del nuovo GBB (Guerzè square Bottom Bag, come la macchina Ndr. ), non è l’unico. Infatti, se da un lato riduce ulteriormente le possibilità di fuoriuscita del prodotto dalle saldature, dall’altro permette di stampare il codice a barre sul fondo del sacchetto, agevolando le operazioni alla cassa del supermercato. Esaminandolo invece con gli occhi del marketing, presenta il duplice pregio di non stravolgere la tradizionale concezione di sacchetto, affermata e gradita al pubblico, e al contempo di introdurre delle variazioni che aiutano a differenziare il prodotto. “Se consideriamo, infine, i risvolti ambientali - aggiunge ancora Borghi - è evidente che la nostra nuova confezione, richiedendo meno materiale, limita i rifiuti di imballaggio e i relativi costi di smaltimento”.
Il segreto di un’idea così ben equilibrata risiede nella macchina che la realizza (né poteva essere diversamente, visti gli attori in gioco). La nuova GBB, infatti, forma il sacchetto utilizzando materiale in bobina, che viene svolto, tagliato e avvolto su una stella di grande diametro. A differenza di altri sistemi - tipicamente la “spalla” delle riempitrici verticali o il ciclo convenzionale delle macchine per sacchetti a fondo quadro - questa permette infatti di evitare la saldatura sul fondo, da cui derivano tutte le altre caratteristiche della confezione. Ma la stella conferisce al sistema anche altre caratteristiche che ne fanno una soluzione tecnologicamente avanzata ed economicamente competitiva, a partire dalla flessibilità.

Un sistema versatile e veloce
“Fino ad oggi - afferma il titolare dell’azienda, Wainer Guerzè - le macchine tradizionali presentavano una notevole “rigidità”, che fra l’altro rallenta sensibilmente i cambi formato. Di conseguenza, in fase di progetto, uno dei nostri primi obiettivi è stato di rendere la macchina più flessibile, pur con lo scopo di realizzare un prodotto competitivo anche in termini di costi. Oggi posso dire che abbiamo centrato pienamente l’obiettivo, e ritengo di poter proporre una soluzione competitiva tanto sotto il profilo funzionale quanto del prezzo”.
Grazie all’adozione di una stella di grande diametro, infatti, la GBB permette di raggiungere senza problemi una velocità di 100 cpm e, soprattutto, abbatte i tempi di cambio formato, che finora costituivano un grosso limite all’impiego di questo tipo di sistema. La macchina è stata sviluppata in due modelli rispettivamente dedicati alle capacità da 250 a 2.000 ml (100 cpm), e da 1.000 a 5.000 ml (50 cpm), che fra l’altro - sottolineano in Guerzè - in questo modo estendono la gamma dei formati al 5 litri (fino ad ora non esisteva una macchina in grado di realizzare sacchetti a fondo quadro così grandi). La GBB può inoltre realizzare confezioni con diversi tipi di apertura e lavorare con materiale termosaldabile, compresa la carta con colla a registro, mentre è in via di sviluppo la versione con applicatore di colla.
I vantaggi per l’utilizzatore sono evidenti. «Poter giocare su più formati - sottolinea il direttore vendite della Guerzè, Roberto Campagnini - rende possibile confezionare referenze e prodotti diversi sulla stessa macchina, senza sostenere costi proibitivi di adeguamento. Inoltre, la sua stessa concezione permette di controllarne il prezzo e i costi di gestione, oltre a realizzare più formati senza “cedere” in velocità”.

Dettagli di pregio
La GBB è stata curata in ogni aspetto, in modo da proporre una soluzione completa e up to date, che “giustifica” ogni grammo delle 10 t di peso e ogni centimetro dei 5,60 m di lunghezza.
“L’elettronica - afferma Guerzè - è avanzata e interessa tanto la movimentazione - che fa ricorso ad assi elettrici, motori brushless, ecc. - quanto i controlli. La componentistica, come in tutte le nostre macchine, è General Electric (o di altro fornitore quando richiesto specificamente dall’utilizzatore) e i cablaggi sono conformi alle normative statunitensi e canadesi. Va poi considerato che la meccanica continua a svolgere il ruolo di primo piano, quantomeno nelle funzioni di bobinatura, taglio e formatura dei sacchetti, con dettagli rivisitati per migliorarne i particolari”.
Nel complesso, sottolineano in azienda, la macchina è disegnata seguendo criteri di semplicità che ne agevolano anche la gestione e la manutenzione, oltre a facilitare in modo drastico l’assistenza post vendita, che Guerzè garantisce, perlopiù direttamente dalla sede, in tutto il mondo. La “sapienza” con cui è progettata e realizzata la parte meccanica (con le opportune integrazioni di pneumatica) svolge un ruolo importante, permettendo di ridurre i componenti e contenere i costi, oltre a offrire più garanzie sulla durata e affidabilità dell’impianto, destinato verosimilmente a lavorare su tre turni per 365 giorni all’anno.
Il che, vista la diffusione worldwide delle macchine dell’azienda emiliana, costituisce un ulteriore, importante, vantaggio competitivo.


Launches and relaunches
Interpack will see the launch by Guerzè of a packing machine that creates a new type of square-bottom bag for food. And that’s not all: great savings in material and unprecedented flexibility. Plus Guerzè doesn’t forget its leadership in the packing of bars of soap, with the development of a special “dual purpose” machine that wraps soaps and then boxes them for hotels.
Stefano Lavorini

The conventional square-bottom bag, that ingenious industrial development of the tucked-in paper funnel, changes face.
Or rather it changes its base, getting rid of the seal (leaving just the two side seals and the top one that closes the pack after filling), now replaced by a simple fold that “returns” to create the height of the bag.
The result is a simpler, slim-line bag, without the risk of product loss from the base and - the most important benefit - allowing for savings of up to 25% in material and hence great financial savings.
The idea has been developed (patent pending) by Vincenzo Borghi, a veteran in this sector and Guerzè consultant, and industrialised by this firm from Emilia Romagna thanks to a new concept of packing machine with many interesting features.

The secret lies in a star
«Thanks to its simplified structure - explains the designer - the new bag not only requires less paper, but in some cases also lets one use thinner films, thus increasing even further the savings in material. To put a figure to these savings, if we consider, for instance, average production of 90,000 packs a day and a pack conformation that lets one save even just 10% in material, the resulting savings in cost is equivalent to 9,000 packs a day». However, while this is the most obvious advantage of the new GBB (Ed.: Guerzè square Bottom Bag), it’s by no means the only one. In fact, the GBB further reduces the risk of product loss from the bottom seal, as well as letting one print the barcode on the bottom of the bag, making it easier at supermarket check-out tills. Then if the new bag is looked at in terms of marketing, it offers the dual advantage of not upsetting the traditional idea of a bag, so successful with and welcomed by the public, while at the same time introducing a few variations that help differentiate the product. «Finally, if we consider the environmental impact of the bag - adds Borghi - it’s quite clear that our new pack limits waste packaging and the relevant disposal costs, as it needs less material».
The secret of such a well-balanced idea lies in the machine that produces it (could be any other way, given those involved?). In fact, the new GBB machine forms the bag using spooled material that’s folded, cut and turned on a large diameter star. Unlike other systems - typically the “shoulder” of vertical filling machines or the conventional cycle of square-bottom bag machines - this system lets one avoid making a seal at the bottom, hence the other characteristics of the pack. But this star also gives the system other features making it a technologically advanced and cost-competitive solution, starting with its flexibility.

A versatile, fast system
«Until now - says the company owner, Wainer Guerzè - conventional machines suffered particularly from “rigidity”, which, among other things, significantly slows down changeovers. As a result, one of our main objectives during the design stage was to make the machine more flexible, while also aiming for a competitive product in terms of cost too. Today I can say that we’ve hit the target full on, and I truly believe we can offer a competitive product both in terms of function and price».
Indeed, thanks to the adoption of a large diameter star, the GBB lets one reach speeds of 100 spm without problems and, especially, to cut product change-over times, which until now greatly limited the use of this type of system.
The machine has been developed in two models, one dedicated to 250 - 2,000 ml volumes (100 spm) and another for 1,000 - 5,000 ml (50 spm). Besides - as they stress at Guerzè - this extends the range of sizes to 5 litres (until now, no machine was capable of creating square-bottom bags this big).
The GBB can also be used for packs with different opening systems and handle heat-sealable materials, including pre-glued paper, while another version with a glue applicator is being developed.
The advantages for the user are obvious. «A wider range of sizes - emphasises the Guerzè Sales Director, Roberto Campagnini - makes it possible to pack different products and classes on the same machine, without having to bear huge adjustment costs.
Moreover, its very conception means one can control the price and running costs, as well as getting more formats without “losing” anything in speed».

Valuable details
Great care has been taken over every aspect of the GBB, to offer a complete, up-to-date solution that “justifies” every gram of its 10 t in weight and every centimetre of its 5.60 m in length.
«The electronics - says Guerzè - is advanced and concerns both the movement - using electronic drives, brushless motors, etc. - and the controls.
The components, as is the case with all our machines, are produced by General Electric (or other suppliers when specifically requested by the user) and the cables comply with USA and Canadian standards.
Then the mechanical parts continue to play a prime role, especially in the spooling, cutting and bag-forming stages, with redesigned details to improve the parts».
Overall, the machine is designed in conformity with criteria of simplicity, thus also facilitating the management and maintenance, as well as greatly contributing to the efficiency of the after-sales service, guaranteed by Guerzè directly from its seat, world-wide.
The “know-how” used to design and produce the mechanical parts (with pneumatic parts where appropriate) plays an important role, allowing for far fewer components and lower costs, as well as greater guarantees as to the life and reliability of the system (expected to work 24 hours a day, 365 days a year trouble-free).
Given the world-wide sales of machines from this company, represents a further, important competitive advantage.



Dal food al sapone (e ritorno)

Con la nuova GBB - acronimo di Guerzè square Bottom Bag - l’azienda di Rubiera (RE) si rafforza, dopo più di 30 anni, nel mercato del food, e non solo, dove esordì nel maggio 1960 con un’offerta di dosatori, mescolatori, elevatori e macchine verticali prevalentemente indirizzate al confezionamento del sale. Ma ha qualcosa di nuovo da dire anche in quella che resta la sua specialità, ovvero il confezionamento di sapone, dove ha maturato una riconosciuta eccellenza nello stretch e nel pleat, dove vanta, unica al mondo, una gamma di macchine completa ed altamente specializzata, che oggi viene arricchita di un nuovo modello con una funzione inedita: la possibilità di realizzare sia l’incarto sia l’astucciamento di saponette per hotel.
La nuova macchina di Guerzè si chiama Packsavon PS7 e può lavorare sia con materiale flessibile (carta), alimentato da bobina o da magazzino, sia con fustellato steso, non preincollato. Questa soluzione, che presenta un prezzo e un costo di gestione interessanti, risponde a crescenti esigenze di flessibilità, particolarmente sentite, per esempio, dai terzisti che confezionano saponette per hotel (e che possono così evitare un doppio investimento). Guerzè la esporrà a Düsseldorf, dove non porterà un prototipo ma una macchina “finita” in ogni dettaglio, che a fine manifestazione verrà consegnata al primo cliente. Qualche caratteristica distintiva? La PS7 può confezionare 300 saponi al minuto avvolti con un solo incarto (se consideriamo il formato hotel) oppure 250 con doppio incarto o, ancora, 200 astucci. Il cambio formato si effettua in soli 30 minuti, la movimentazione è controllata da PLC, il sistema di lubrificazione è centralizzato e il pick & place dei sapone si effettua tramite una torretta rotante equipaggiata con 4 ventose con la forma e le dimensioni dei prodotti da confezionare. Le misure delle saponette da hotel sono comprese fra 50 e 85 mm di lunghezza, 30-50 mm di profondità e 12-30 mm di spessore, ma la macchina può confezionare anche saponette “normali”, da 55-95 x 35-60 x 15-30 mm.




From food to soap (and back again)

Its new GBB - the acronym of Guerzè square Bottom Bag - has given this firm from Rubiera (Reggio Emilia) extra standing after more than 30 years on the food market, and others. In fact, it first appeared in May 1960 with an offer of metering units, mixers, elevators and vertical machines, mostly for the packing of salt. But that’s not all: there are novelties in the rest of its range too, i.e., the packing of soap, where it has gained recognised excellence in stretch and pleat, being the only firm in the world to offer a complete range of highly-specialised machines, now enriched with a new model featuring an unprecedented function: the possibility to both wrap and box hotel soaps.
The new Guerzè machine is called the Packsavon PS7 and can work with both flexible material (paper), spool or hopper-fed, and flat die-cuts, without preglueing. This solution is very interestingly priced and has low running costs, as well as satisfying the growing need for flexibility that’s especially felt, for instance, by jobbers packing soaps for hotels (thus avoiding double investment).
Guerzè will be showing this machine at Düsseldorf, taking not a prototype, but a “finished” machine, with all details in place, waiting to be delivered to its first customer at the end of the fair. So what are the salient features? The PS7 can pack 300 soaps a minute, with a single wrapper (hotel format), 250 with a double wrapper or even 200 boxes. The size change takes just 30 minutes, all movement is PLC controlled, centralised lubrication system and the soap pick & place is via a rotating turret equipped with 4 suckers of the shape and size of the product to be packed. Hotel soaps range in size between 50 and 85 mm in length, 30-50 mm in depth and 12-30 mm in thickness, but this machine can also pack “normal” bars of soap, 55-95 x 35-60 x 15-30 mm.






Vittorie di nicchia
Guerzè Srl è nata nel 1960 e si è affermata, come molte altre imprese italiane di settore, in primo luogo per la bravura dei progettisti e dei tecnici (il fondatore, Mario Guerzè, in testa). Anche la politica di mercato ha però svolto qui sin dall’inizio un’importanza riconoscibile: per le proprie macchine Guerzè ha sempre cercato sbocchi di nicchia, dove il confronto con un numero relativamente ristretto di competitor permettesse di valorizzare, in primo luogo, la “bontà” del prodotto.
Così, in origine invece che servire il food in generale si è orientata al confezionamento del sale. E quando lì hanno iniziato ad affermarsi altri tipi di imballo, negli anni ‘70 ha introdotto le prime plissettatrici, allora destinate ai deodoranti solidi tondi. Mutata la concezione del deodorante, a fine anni ‘80 anche queste macchine sono state rivisitate e destinate al confezionamento di sapone, e oggi formano una gamma completa di modelli per pezzi ovali o tondi, con velocità di 30, 50, 75 e 150 cpm).
Le prime avvolgitrici stretch sono state invece lanciate all’inizio degli anni ‘90 e oggi si articolano in 5 versioni differenziate per velocità (15, 25, 35, 50 e 75 cpm), accanto a cui viene a collocarsi la serie delle avvolgitrici a doppio incarto “Packsavon”, fra cui la nuova Packsavon PS7 in fase di lancio.
Dosando sapientemente questi due ingredienti - la competitività sul piano tecnologico e l’originale strategia di mercato - Guerzè si è affermata come leader mondiale nel confezionamento di sapone, che attualmente rappresenta circa l’85% del suo business. Oggi torna con forza al food, e non solo, anche questa volta lo fa con una proposta “diversa”, che offre all’utilizzatore “qualcosa in più” in termini di funzioni e di vantaggi. E il mercato, scommettono in azienda, lo riconoscerà.



Niche successes
Guerzè Srl was set up in 1960 and made a name for itself mainly for the skill of its designers and technicians (the founder, Mario Guerzè, heading the list), as have many other Italian firms. The company’s market policy has been distinctive right from the start: Guerzè has always sought niche outlets for its machines, where comparison with a relatively small number of competitors has meant it can exploit the “worth” of the product.
Thus, in the early days, instead of serving the food sector in general, it directed its efforts to the packing of salt. And when other types of packing started to catch on in this sector, it introduced the first pleat machines in the 1970s, then destined for round, solid deodorants. Once the concept of deodorant changes at the end of the 1980s, these machines were reviewed and adapted to pack soaps. Today there is a complete range of machines for oval and round bars, with output speeds of 30, 50, 75 and 150 ppm).
Meanwhile, the first stretch wrapping machines were launched in the early 1990s and today there are 5 versions offering different speeds (15, 25, 35, 50 and 75 ppm), plus the series of “Packsavon” double-wrapping machines, including the new Packsavon PS7 now being launched.
By cleverly combining these two ingredients - technological competitiveness and an original market strategy - Guerzè has become a world leader in soap packing, currently representing about 85% of its business. Today it makes a strong return to the food sector (and that’s not all), once again with a “different” proposal that offers the user “something extra” in terms of functions and advantages. And the company’s sure that the market will appreciate this.